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Una presa di posizione

Ad un attento esame delle deliberazioni del Consiglio Comunale del 14-15 maggio u.s. e dei protocolli d’intesa si evince infatti che il Comune di Corato ha intenzione di portare avanti l’opera di riqualificazione di questa periferia ed in particolare l’interramento dell’elettrodotto anche quando non dovesse godere dei fondi regionali per il P.I.R.P. Questa decisione però non solo non sminuisce,  ma rafforza la nostra posizione di fronte al problema dell’ELETTRODOTTO da comprendere come intervento di minimizzazione dell’inquinamento ambientale e in vista della salute dei cittadini, mettendo in opera il principio di precauzione come esige la Comunità europea.  Ciò che – purtroppo -  non è avvenuto nel Convegno sul problema dei tumori. La “Lega Italiana per la lotta contro i tumori”– di cui il Prof. Schittulli è Presidente - ha pubblicato nel 2004 uno studio sul rischio cancerogeno connesso con gli elettrodotti dal titolo “Campi elettrici e magnetici statici e a frequenze estremamente basse (ELF). Rischio cancerogeno. Negli interventi di singoli cittadini e dei Comitati è stato chiesto al Prof. Schittulli se quanto affermato in questo volume di studi sugli effetti dell’inquinamento elettromagnetico sulla salute dei cittadini fosse ancora attuale e condiviso. Il prof. Schittulli non solo ha confermato le conclusioni e le valutazioni in esso espresse, ma ha dichiarato e sottolineato che queste  continuavano ad essere per lui “UN VANGELO”.Ed in particolare: che  laddove il livello di esposizione alle linee elettriche  supera lo 0,5 Microtesla – come è per es. nel nostro caso di Corato, dove l’elettrodotto da 150.000 Volt supera del doppio se non del triplo questo livello - si deve applicare il principio di precauzione soprattutto nei riguardi di soggetti maggiormente esposti; che il campo magnetico  a frequenze estremamente basse (ELF) -  e cioè quello creato dagli elettrodotti -, è  stato classificato come “possibile cancerogeno per l’uomo” (pag. 119); che si deve evitare  in futuro di costruire elettrodotti che attraversino insediamenti urbani e nuove abitazioni in stretta vicinanza di linee elettriche ad alta e media tensione” (pag. 124). Il prof. Schittulli come pure Il prof. Assennato hanno confermato queste valutazioni senza sminuirne in alcun modo la portata ed il valore di orientamento per la comunità civile.  In questo senso essi danno ragione ai COMITATI che -  partendo dal fatto che il monitoraggio ha messo in rilievo che il livello di esposizione, a cui è sottoposta la popolazione della 167,  è superiore a quello suggerito dalle “Organizzazioni Internazionali e nazionali per la salute” e dalla Comunità Europea (0,2/0,5 Microtesla) – chiedono al Comune di intervenire sulla base del principio di precauzione e di attivarsi in vista della salute dei cittadini. Noi non riusciamo a comprendere come il Sindaco Perrone e l’Amministrazione continuino ad affermare che non ci sia nessun rischio, nessun pericolo per  la presenza dell’elettrodotto nella 167.  In questa maniera essi fanno capire che la presa di posizione dei Comitati e di tanti altri Gruppi cittadini che ci appoggiano sia “campata in aria” e – come egli stesso ha affermato – essa sia “strumentale” e “strumentalizzata”.  Al contrario:  essa è incentrata su un principio di libera partecipazione dei cittadini alla vita della città ed in una attenta valutazione delle problematiche ambientali del territorio. Nonostante che i relatori abbiano  ripetuto più volte la necessità di essere “scientifici”,  in realtà non sono state presentate né risposte tecniche né dati significativi veramente aggiornati riguardanti il “problema-tumori” a Corato.  Al contrario sono stati additati - con toni moraleggianti -  come veri responsabili delle malattie semplicemente gli stili di vita dei cittadini! Giacché l’Amministrazione si rifà ora continuamente ai “Luminari” consultati, essa dovrebbe essere però in grado di decifrare il sottile, ma chiaro  messaggio, contenuto nella risposta che il Prof. Assennato diede ad una domanda di un cittadino: “[…] È un’operazione di serietà civile ridurre i rischi per la salute dei cittadini,  applicando il principio di precauzione  come vuole la Comunità europea,  analizzando i fattori specifici del territorio e  rispettando le preoccupazioni dei cittadini”. Non è soltanto un problema di urbanistica o di cosmetica ambientale ma di precauzione e di cautela per la salute dei cittadini, che si trovano a vivere in un quartiere in cui si riscontrano diverse fonti di inquinamento ambientale. E, per rispondere ad un’altra accusa del Sindaco (“Chi ha detto ai cittadini di comprarsi una casa in quel quartiere?”), bisogna osservare che trenta anni or sono le linee ad alta tensione che attraversavano questo quartiere non avevano la potenza di oggi, che i tralicci non erano affatto così alti, e che inoltre la sensibilità per il rischio di vivere sotto un elettrodotto da 150.000 Volt  si è sviluppata solo negli ultimi venti anni. Molte di queste famiglie furono allora felici di acquistare con i loro sacrifici un appartamento in questa zona nuova di Corato. Per cui fare oggi a queste famiglie l’accusa di non aver calcolato il rischio, è piuttosto di cattivo gusto.  Il P.I.R.P., che è stato approvato il 15 maggio, riguardante la riqualificazione del centro storico e della 167 non è frutto di una scelta dell’Amministrazione come la stessa vuol far credere, ma è il risultato della ferma opposizione dei Comitati, delle Associazioni e dei cittadini che hanno partecipato alle fasi preliminari della redazione del Progetto. I Per cui il P.I.R.P. sulla 167 è una nostra vittoria e non dell’amministrazione. Corato, 16 maggio 2007Comitati per la lotta contro l’ìnquinamento elettromagnetico.Circolo LEGAMBIENTE Corato

Quale contributo dal magistero

Martedì, 12 giugno 2007 Ore 19.30 BIBLIOTECA

Quale contributo dal Magistero della Chiesa C/O Biblioteca COMUNALE  

Interverranno:   Don Luigi Renna Responsabile dell’Archivio Vescovile di Andria Giuseppe Saccotelli Psichiatra Paolo Farina Dottore in Teologia e Docente presso       Siamo un “Forum per il cambiamento solidale” – e questo dice subito che non miriamo ad una struttura di compattezza organizzativa, ad una incisività politica sulla base di interventi tempestivi, di documenti organici, di obiettivi da imporre coerentemente nell’arena formale della politica locale. Questo va sinceramente al di là delle nostre possibilità e forze.     Con tutto il rispetto per chi fa però questo lavoro, noi sentiamo di voler cercare un cambiamento solidale, e cioè immettendoci nei circuiti di un cambiamento che è in atto, appoggiandoci a persone e a gruppi che già lavorano in questo senso, ad iniziative che mirano a questo e che non aspettano altro che la solidarietà nostra e noi la loro.     Questa solidarietà si esprime in una forma concreta di “attenzione e d’inquietudine che la realtà politica attuale solleva e su cui come credenti e laici vogliamo prendere posizione” .     I nostri orientamenti: Sono quelli della prima Enciclica di Benedetto XVI “Deus caritas est”: il principio della “caritas” in tutta la sua ricchezza, il principio di tolleranza nei confronti di chi pensa e agisce partendo da un diverso sentire etico e morale, ed, infine, il principio di un rapporto di tensione, ma fruttuoso, tra ragione e fede. Il nostro contributo di credenti alla politica si riferisce in primo luogo a questo compito di “chiarimento” in noi stessi ed in vista di un dialogo sincero con chi pensa diversamente da noi.   Perchè questo incontro sulla famiglia?   *** Questo incontro ha la finalità di partire dal Magistero della Chiesa mettendo in dialogo diversi modi di rappresentarsi la famiglia allo scopo di identificarne una visione più condivisa e più realistica nella società contemporanea. La famiglia come tutte le istituzioni è soggetta oggi ad una crisi di valori e di comportamenti, è disorientata, in balia della turbolenza dei continui Cambiamenti socio-economici-culturali.   I momenti di crisi, se non sono compresi e non riflettuti, possono portare alla chiusura verso il nuovo, al ripiegamento difensivo su se stessi ed all’attaccamento rassi-curante a modelli familiari tanto idealizzati quanto lontani dalle difficoltà e contraddizioni reali che attraversano le famiglie. Se invece resistiamo alla facile tentazione di rassicurarci tramite la semplificazione della complessità che viviamo, se ci interroghiamo e ragioniamo insieme su quello che ci sta accadendo, possiamo far sì che la crisi possa diventare anche u     Alcune fonti del Magistero della Chiesa sulla famiglia: 1. Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace: Compendio della Dottrina Sociale della Chiesa, Libreria Editrice Vaticana, 20043 2. CONCILIO VATICANO II: “La Chiesa nel mondo contemporaneo” (Gaudium et spes), 7 dicembre 19653. Giovanni Paolo II: « Familiaris consortio » La Chiesa al servizio della famiglia, 22 novembre 1982.     La famiglia nel disegno di Dio - “L’uomo […] per la intima natura è un essere sociale, e senza i rapporti con gli altri non può vivere né esplicare le sue doti”. (Gaudium et spes n. 12 e Compendio: I. La famiglia prima società naturale).       - Gesù […] “volle essere partecipe della convivenza umana. Fu presente alle nozze di Cana, entrò nella casa di Zaccheo, mangiò con i pubblicani e i peccatori. […] Santificò le relazioni umane, innanzitutto quelle familiari…” (Gaudium et spes n. 32).       …ma la famiglia è TUTTO? Il Vangelo “contiene certamente parole di forte valorizzazione dei legami familiari… Ma sono messi in forte rilievo anche i limiti dell'istituto familiare e il bisogno di trascenderli per il regno di Dio…Una rigida cultura dei legami familiari e di clan viene dunque messa in questione dalla dottrina evangelica. Gesù e gli apostoli invitano a rivolgere lo sguardo alle cose ultime, quando anche l'istituto familiare sarà superato (Card. Martini, Omelia per la festa di Sant’Ambrogio, 6. 12. 2000)           "Credo che la Chiesa italiana debba dire cose che la gente capisce, non tanto come un comando ricevuto dall'alto, al quale bisogna obbedire perché si è comandati. Ma cose che si capiscono perché hanno una ragione, un senso. .Bisogna continuare a credere nel dialogo fra chi è religioso e chi è non religioso, fra credenti e non credenti. Preghiamo perché si raggiunga quel livello di verità delle parole per cui tutti si sentano coinvolti… .(Card. Martini, 16 marzo 2007, Gerusalemme)       Quali le sfide alla famiglia oggi? Dov’è la crisi, di cui tanto si parla?     - … le tensioni che nascono “sia per la pesantezza delle condizioni demografiche, economiche e sociali, sia per il conflitto tra le generazioni che si susseguono, sia per il nuovo tipo di rapporti sociali tra uomo e donna” (Gaudium et spes n. 8).       - …le profonde mutazioni dell’odierna società … molto spesso rendono manifesta in maniere diverse la vera natura e dignità della istituzione familiare (Gaudium et spes n. 47). n momento di crescita e di maturazione La famiglia in una società aperta... crocevia di fatti di natura e di cultura…     - …perché non riusciamo più a testimoniare i valori (cristiani) della famiglia nella società? “I cristiani […] si adoperino per sviluppare diligentemente i valori del matrimonio e della famiglia, tanto con la testimonianza della propria vita quanto con una azione concorde con gli uomini di buona volontà: così, superando le difficoltà presenti, essi provvederanno ai bisogni ed agli interessi della famiglia, in accordo con i tempi nuovi. (Gaudium et spes n. 52).     - I cristiani in una società aperta “Tutti i cristiani devono prendere coscienza della propria speciale vocazione nella comunità politica: […] Devono ammettere la legittima molteplicità e diversità delle opzioni temporali e rispettare i cittadini, che, anche in gruppo, difendono in maniera onesta il loro punto di vista” (Gaudium et spes n. 75).     _____________________________________________________   … la famiglia tradizionale non ha più dalla sua la forza di un'evidenza etica condivisa che le permetta di imporsi come d'autorità. Ha bisogno di far emergere i suoi valori in forma comunicativa e accessibile, di fronte al proliferare di nuove forme di legame, che forse sono anche reazioni parziali e polemiche a promesse mancate. In ogni caso la famiglia deve "dirsi" e "giocarsi" senza appoggiarsi unicamente alla forza della sua tradizione. (Card. Martini, Omelia per la festa di Sant’Ambrogio, 6. 12. 2000 .  

Lettere al sindaco

Salve! L’attività didattica della scuola è anche un percorso di esplorazione del tempo e dello spazio.  

I bambini della II E anno scolastico 2006/2007 della scuola primaria “Giuseppe Arbore” di Corato,III circolo didattico, partendo da una semplice lettura hanno ampliato il loro tragitto didattico avanzando semplici ipotesi,richieste e proposte per un incremento delle aree verdi nel quartiere di Via Andria.   Le lettere sono indirizzate al sindaco, come rappresentante più eminente dell’intera amministrazione locale.  I contributi dei bambini sono un momento importante per vedere come la città è vista dai più piccoli. Possono fare riflettere tutti su una città possibile e sostenibile. Vi auguriamo una buona lettura ed invitiamo scuole ed insegnanti ad utilizzare il nostro sito per far conoscere le attività svolte in classe.     Corato 18 maggio 2007 Caro sindaco, noi bambini della 2 e della scuola primaria “Giuseppe Arbore” del terzo didattico di Corato, siamo contenti di scriverti una lettera.. Noi vorremmo che tutte le famiglie avessero uno spazio verde in cui potremmo stare nel tempo libero per giocare, mangiare e bere  . Tanti saluti da  Giovanni M. Mauro     Corato, 18 maggio ’07 Caro signor sindaco, siamo della  classe 2 e  della scuola primaria.” G .Arbore”. Noi  abbiamo fatto un disegno molto bello in classe sugli  spazi  verdi nel nostro quartiere. Noi vorremmo chiedere che la gente sia sensibilizzata a non buttare le carte a terra, e invece di buttare i sacchi a terra, vorremmo che facessero la raccolta differenziata  e tutti quanti possano trovare un lavoro  .  Ti ringraziamo da parte di  Leonardo, Lucy , Terensia  .     Corato, 18 05 07 Caro signor sindaco Luigi Perrone, mi chiamo Guseppe S., faccio la 2e della Scuola Primaria “Giuseppe Arbore” e vorrei avere tanti spazi verdi con tante giostre, dove posso andare a giocare e sarebbero bello tenerli belli e puliti e mettere . Tanti saluti da Guseppe S.     Corato , 18 Maggio 2007      Caro signor sindaco di Corato , siamo i bambini della 2°  e del 3° circolo della scuola G. Arbore , ci chiamiamo Alessia , Adriana , Giuseppe e Elena , abbiamo 7 e 8 anni. Ti scriviamo per dirti che  vorremmo a Corato  ci fossero più parchi giochi e che tutti i cittadini fossero puliti dentro e fuori . Non ci fossero ospedali pieni di persone malate.                                                     Tanti saluti da Alessia T . , Adriana T . , Giuseppe P . , Elena T . ,                                         Corato 18 maggio 2007 Caro  sindaco,         siamo  due bambine  della   2e  della scuola primaria“ Giuseppe Arbore “. Ci chiamiamo  Luana, e Antonella . Nel  nostro  quartiere  vorremo tante giostre  e spazi  verdi  con tanti  animali  e  tante  amiche per giocare  a pallone. Luana ed Antonella     Sindaco Corato ,18  maggio ’07 Caro sindaco di Corato, noi  bambini della scuola Giuseppe Arbore, classe 2 e del terzo circolo, poi vorremmo il nostro quartiere in Via Andria con spazi verdi e con tante giostre. Vorremmo tanti alberi e piante e un edicola . Infine , vorremmo uno spazio dove giocare a calcio Mario e Savino.     Corato 18 maggio 2007 Caro signor sindaco, questa lettera la scriviamo noi bambini di Corato che frequentiamo la 2e della scuola “Giuseppe Arbore”. Oggi il maestro ci ha insegnato come è un quartiere,e ci ha dato da fare un disegno come piacerebbe avere un ‘area verde . Io vorrei un area verde con le giostre , le fontane ,un prato arricchito da fiori colorati. Ti salutiamo  Luigi  Perrone da noi bambini ! Antonella       Corato 18 maggio 2007 Caro Luigi  Perrone  sindaco  di Corato Siamo i  bambini  del 3 circolo   di Corato. Noi siamo della scuola Giuseppe Arbore Siamo Raffaella Umberto d. ed Antonio. Noi vorremmo più  spazi verdi: parchi, giardini ,tante giostre  per giocare e  stare con le nostre famiglie ed anche in compagnia del nostro sindaco. Saluti da Umberto, Antonio e Raffaella.     Corato 1857  Caro sindaco Luigi Perrone  , noi siamo due bambini del 3°  circolo di Corato; andiamo nella 2° E  della scuola “G.Arbore”,e ci chiamiamo Giuseppe e Stefano .Noi vorremmo tanti spazi verdi per i bambini di tutto Corato con tante giostre.        Ma vorremmo più alberi e più  cespugli. Saluti da : Giuseppe T.e Stefano B.

Monte Ripanno nell'ultimo conflitto

CHI  OGGI FOSSE ANCORA IN GRADO DI ADDURRE TESTIMONIANZE CIRCOSTANZIATE CONCERNENTI L’EPISODIO DESCRITTO DAL CO.S.AM  NELLA LETTERA INVIATA AL BUNDESARCHIV, (ALL’ARCHIVIO FEDERALE) DELLA GERMANIA IL 25 / 03 / 2004,  E’ PREGATO  CALOROSAMENTE DI METTERSI IN CONTATTO CON IL COMITATO! GRAZIE!  

Mittente: CO.S.AM. Comitato di Salvaguardia Ambientale delle contrade Monte Ripanno e Murgetta Via G. Asproni, 28 – Tel. 080/8984207 I – 70033 CORATO /BA / ITALIA)   Destinatario: BUNDESARCHIV Wiesentalstr. 10 D – 79115 FREIBURG Germania       Questo Comitato (CO.S.AM.) costituito per la Salvaguardia Ambientale delle contrade Monte Ripanno e Murgetta di Corato (provincia di Bari), promotore di diverse iniziative interessate alle citate zone, è venuto a conoscenza di un episodio bellico che ha visto protagonista la vicina collina di Monte Ripanno situata a 450 metri di altitudine e tutta prospiciente verso la città di Corato.   Dal punto di vista panoramico detta collina gode di una bella vista su una ampia fascia delle località bagnate dal mare Adriatico.   Il fatto. Tra gli anziani del luogo si racconta che durante il secondo conflitto mondiale e presumibilmente nell’estate del 1943, quando l’Esercito Alleato avanzava, le UNITÀ Germaniche, forse reparti della 1a Divisione paracadutisti operanti in Puglia, tentarono un attacco alla nostra città dove invece sostavano le Forze Alleate.   Le UNITÀ Germaniche nell’eseguire l’operazione di attacco si pensa abbiano trasferito l’Artiglieria pesante sulla ben nota collina del Castel del Monte puntandola su Corato, certi di bombardare la città ed eliminare in tal modo le forze nemiche.   Ma non fu così. Le bombe dell’Artiglieria germanica non colpirono la città di Corato bensì la deserta collina di Monte Ripanno che è posizionata davanti alla nostra Città, facendo da scudo, proteggendola e salvandola così dal bombardamento, tanto da indurre le Forze Germaniche a rinunciare all’impresa.   Di questo episodio gli anziani di oggi ricordano pure che all’epoca si diffuse un detto popolare: “Grazie a Monte Ripanno Corato non andò in panne” (traduzione dal dialetto).   A questo punto il Comitato rivolge un sentito invito alla Onorevole Autorità Militare , alla quale la presente è diretta, affinché possa, dopo una accurata ricerca all’Archivio Militare o altro Ufficio di notizie belliche, confermare l’attendibilità dell’episodio.   Se l’episodio bellico dovesse risultare vero, codesto Comitato, confortato dal generoso supporto dell’Esercito Tedesco, intenderebbe onorare una pagina di storia del nostro territorio. Informerebbe così l’Amministrazione Comunale di Corato coinvolgendola e provvedendo insieme in tal modo al riconoscimento del valore storico del luogo, ergendo così un segno da ricordare, come “Le Montagne, anche in modi diversi, restano sempre una difesa dell’Umanità”.   Ringraziamo sin da ora del sicuro contributo e restando in attesa di un gentile riscontro, devotamente salutiamo.   I DELEGATI Sig. Mintrone Michele Sig. Mazzilli Cataldo  

INTERVISTA al nuovo presidente

Scheda Biografica  

Nome: ALDO

Cognome: FUSARO

Anni: 26

Titolo di Studio: Laurea in Giurisprudenza

Professione: Praticante Avvocato

In Legambiente da: 6 anni  

Incarichi in Legambiente: Presidente del Circolo Legambiente Corato; componente segreteria Regionale Legambiente; Responsabile regionale Campagne di Legambiente.    

L’intervista    

Il nuovo presidente di Legambiente di Corato, dopo l’elezione del nuovo direttivo, ha rilasciato una breve intervista per spiegare su quali canali l’azione ambientalista si articolerà a Corato.   Come ti sei avvicinato a Legambiente?   Fusaro: Mi sono avvicinato circa sei anni fa quando parlando con Francesco, mi invitò a partecipare all’edizione di Puliamo il Mondo di quell’anno. Io per la verità conoscevo Legambiente solo di nome un po’ come capita a tutti, ma ero totalmente al di fuori dall’associazione e dall’ambientalismo in generale.   Come mai hai deciso di impegnarti in questa associazione?   Fusaro: Da quando ho cominciato a frequentare il circolo, ne ho condiviso subito non solo gli scopi e le finalità delle attività di Legambiente, ma soprattutto il metodo. Mi riferisco all’ambientalismo scientifico che costituisce proprio il carattere dell’azione di Legambiente a tutti i livelli, all’attenzione che rivolge alle scuole all’attività formativa più in generale ed infine al suo modo di stare e di agire nella società. Poi devo riconoscere che in questa fase un ruolo importante l’ha avuta proprio Francesco il quale mi ha coinvolto ed appassionato alla vita ed all’impegno in Legambiente e poi poco alla volta mi ha formato facendomi collaborare con Lui portandomi via via ad assumere sempre più responsabilità all’interno del circolo fino a diventarne il Presidente.   Ma non solo a Corato, visto che hai degli incarichi anche a livello regionale…   Fusaro: Si da l’anno scorso e cioè subito dopo l’elezione di Francesco a Presidente Regionale mi è stata offerta la possibilità di far parte della Segreteria regionale e da poche settimane sono stato nominato Responsabile Regionale Campagne. Questa è per me un’esperienza molto importante poiché mi ha permesso di acquisire una visione più generale delle problematiche il che si traduce in un’attenzione al contesto generale in cui si opera senza richiudersi nel localismo particolare di ogni singola vertenza, ed inoltre di fare esperienza dell’associazione in maniera più ampia dati i contatti ed i confronti che si hanno con gli altri dirigenti regionali oltre che con quelli nazionali. Credo che questa mia esperienza rappresenti una risorsa importante per Corato proprio nell’ottica di non limitare mai il nostro sguardo al contesto generale il che ci servirà senz’altro ad essere più efficaci e efficienti in abito locale.   Quali saranno le linee guida dell’azione di Legambiente nei prossimi mesi?   Fusaro: Le linee le ha date il congresso sia sotto il profilo metodologica che contenutistico. Sul piano del metodo continuare sulla stessa strada di Francesco ribadendo due concetti importanti autonomia e competenza; sotto il profilo contenutismo, una visione a tutto tondo delle problematiche ambientali cercano di strare sui problemi con la necessaria incisività e preparazione.   Ecco, sul piano dei contenuti il documento prevede tutta una serie di questioni, ma in sintesi, quali sono le priorità?   Fusaro: Le priorità sono principalmente tre: la prima: l’inquinamento elettromagnetico nelle due vertenze delle antenne di Monte Ripanno e l’elettrodotto di via Massarenti; la seconda l’urbanistica che ci vedrà particolarmente impegnati per la discussione intorno all’elaborazione ed approvazione del nuovo Piano Urbanistico Generale; La terza insistere con maggior forza e determinazione sotto il profilo della tutela e salvaguardia del territorio attraverso il rilancio di due questioni: Parco dell’Alta Murgia e dissesto Idrogeologico; infine, l’energia attivando campagne di informazione e di educazione al risparmio energetico nonché incentivando l’utilizzo di energia pulita coinvolgendo anche le realtà produttive che operano nel settore presenti a Corato.   Se dovessi definire con un aggettivo la tua Legambiente, come la definiresti?   Fusaro: Io la definirei partecipata e se posso aggiungere anche dialogante. Partecipata perché vorrei coinvolgere tutti i cittadini che vogliono partecipare alla costruzione di una Corato diversa più sostenibile e dall’alta qualità ambientale; dialogante perché vorrei che Legambiente sia strumento e luogo di dialogo e confronto per tutti sui problemi ambientali che ci riguardano.         Iniziative realizzate   per la Direzione Regionale Coordinatore del progetto Regionale di educazione ambientale «Energino e Lucentina – viaggio lungo le meravigliose correnti dell’energia» organizzato da Legambiente Puglia con la collaborazione di Carsa S.p.a., con il Patrocinio della Regione Puglia Assessorati all’Ecologia e Diritto allo Studio, con il contributo di Energia S.p.a. e con la partecipazione della Gazzetta del Mezzogiorno     per il Circolo di Corato Collaboratore nell’ambito della Campagna promossa dal Comune di    Corato «Campagna di informazione e di educazione ambientale per la riduzione del traffico, l’uso dei messi pubblici e lo sviluppo della mobilità ciclistica» finanziato dalla misura 5.2 ex P.O.R. Puglia e finalizzato alla redazione del «Piano della qualità e della mobilità Urbana nel Comune di Corato», in collaborazione con alcune scuole Medie e Superiori.

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