Alla ricerca della giustizia sociale
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- Pubblicato Sabato, 13 Dicembre 2008 00:00
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Alla ricerca della giustizia sociale
Le parole di don Luigi Ciotti per la legalità e per un futuro migliore.
Don Luigi Ciotti è un sacerdote italiano ed è un dinamico operatore nella lotta alla mafia. Il suo impegno pubblico inizia nel 1966 con la creazione del "Gruppo Abele", una organizzazione che porta iniziative all'interno delle carceri minorili ed aiutare le vittime della droga. Nel febbraio 1993 pubblica il primo numero del mensile "Narcomafie" e il 25 marzo1995 fonda "Libera", un network operativo sul territorio nazionale di organizzazioni impegnate nella lotta alla mafia. La Legambiente fa parte di questa rete, affiancando le attività nei confronti della promozione della legalità a trecentosessanta gradi. E’ stato suggestivo intervistare don Luigi,perché mi sono reso conto della passione civile,sociale e della fede di questo sacerdote. Lui vive ed opera per un futuro migliore partendo dalle varie forme di marginalità sociale. Per questo, credo che sia un grande comunicatore sociale,promuovendo iniziative concrete perché la solidarietà, la pace sociale,si opera nei piccoli gesti quotidiani, nelle scelte che ciascun cittadino può promuovere concretamente la legalità. D. Liberarsi da chi e da che cosa? Don Ciotti: La libertà va liberata, la libertà non si baratta, abbiamo tante situazioni di persone che non sono libere : la tratta degli esseri umani,l’usura, il pizzo , il lavoro nero e il caporalato, l’usura e la prostituzione non rendono liberi… Dobbiamo liberare la libertà , a condizioni che le persone diventino libere. La nostra costituzione che ha compiuto sessant’anni , la dichiarazione dei diritti umani ed universali hanno nella libertà dell’uomo, il punto centrale. La centralità di questo diritto è nella persona umana. E’ contribuendo con il proprio ruolo, con le proprie responsabilità e le propri competenze a creare le condizioni di libertà. La nostra costituzione parla di uguaglianza e,quindi,in questo modo si da dignità alla persona. D. Secondo Lei, che cosa significa la parola mafia ? Don Ciotti: La mafia è un crimine organizzato che raggiunge i propri obiettivi e vive di compiacenze,altrimenti sarebbe crimine organizzato. Le compiacenze sono nell’ambito della finanza economica ,in segmenti della politica , penetra nel corpo sociale. La mafia è questo “pesce” ,ma dipende da come si “alimenta” e,quindi, da forme di collaborazione dirette ed indirette. Solo nel 1982 Pio La Torre definisce che cos’è la mafia con un abissale ritardo. In quella legge si parla di reati di mafia e della confisca dei beni ai mafiosi…. Ciò che noi nel 1996 raccogliemmo un milione di firme per fare in modo che questa operazione fosse più veloce e con meno inghippi burocratici , in modo più efficace e più efficiente per un uso sociale di questi beni. Oggi queste sono attività per cooperative che operano e producono ,creando occasioni di lavoro ,che vuol dire più libertà e più dignità alle persone . Dai beni confiscati alla mafia è il frutto di questo percorso. D. Qual’è il ruolo del volontariato nella crescita civile ? Don Ciotti: Il volontariato è dono e gratuità… E’ anche mettersi in gioco…Credo che tutti dobbiamo essere dei volontari e ci vogliono anche delle persone che con un ruolo più specifico si possono far carico delle incombenze. Mi auguro che si allarghi sempre più la schiera delle persone che vivono questa dimensione. Il mio sogno è che il volontariato sparisca ,nel senso che la solidarietà non sia una virtù eccezionale, ma che sia una regola di tutti :che non sia un cristiano se non una persona solidale ,che non sia un cittadino , se non sia una persona volontaria. Vorrei che ciascuno di noi sentisse questa corresponsabilità per dare questo contributo al cambiamento. D. Che cosa può rappresentare la liberazione dalle varie forme di mafie: da quelle contro l’uomo a quelle contro la natura e l’ambiente ? Don Ciotti: Bisogna liberare questa libertà,bisogna cambiare pagina. Bisogna creare le condizioni affinché la gente si riappropri della propria dignità . Noi dobbiamo prenderci cura del mistero della vita. Dobbiamo alimentare la speranza ,dobbiamo creare le condizioni di libertà della persona. Le mafie non ti permettono questo: creano disorientamento , creano paura, creano fatica, creano ostaggio , controllano i territori. .. Falcone diceva che sono fenomeni umani e ,quindi, possono avere un inizio e ,quindi, possono avere una fine. Volevo ricordare il giudice Livatino,ucciso da Cosa Nostra, annotava sul suo diario: “ .. non ci sarà chiesto se siamo stati credenti , ma se siamo stati credibili…”Vorrei citare anche don Bosco ,il quale diceva ai suoi ragazzi che :” Bisognava essere dei buoni cristiani e degli onesti cittadini”. Quindi, per un cristiano non è solamente importante la dimensione più interiore come : il silenzio,la preghiera, la riflessione ,i sacramenti,l’eucarestia,ma anche collaborare nel tuo territorio ,metterti in gioco ,cominciando dalle piccole cose. D.Quante possibilità ha chi è sottoposto a pressioni della malavita a liberarsi da questo giogo ? Don Ciotti: Tocca a noi, dobbiamo scegliere non l’io, ma il noi, nei nostri gruppi,nelle nostre associazioni. Questo lavorare insieme,questo costruire insieme .Per esempio oggi la Fuci, ha organizzato un momento di riflessione insieme con altri gruppi. Libera nasce mettendo insieme tante realtà del nostro Paese,con l’obiettivo di essere uniti per costruire fame e sete di giustizia. Noi,non io, il cambiamento ha bisogno del nostro contributo partendo dalle piccole cose :dalle proposte culturali,l’etica, la politica in senso lato. Solo unendo le forze! La frammentazione fa il gioco del crimine ,di chi ha interesse che tutto questo avvenga. Queste reti di associazioni, questo lavorare insieme creano un fermento sociale ed etico nuovo nei nostri territori. Giuseppe Faretra Per saperne di più: LINKS http://it.youtube.com/watch?v=uRNOAbWehDc http://it.youtube.com/watch?v=UH3-dMVJxA8&feature=related http://it.youtube.com/watch?v=suKPKfSetp0&feature=related http://it.youtube.com/watch?v=dhRjKk2ceaY&feature=related http://www.radioradicale.it/modules/archivio/playmedia.php?IdIntervento=2138977&m=47