- Dettagli
-
Pubblicato Giovedì, 03 Maggio 2012 00:00
-
Visite: 4944
In una partecipata conferenza stampa si è tenuta la presentazione del documento che "PUG ne pensi". http://www.legambientecorato.it/index.php/notizie/628-legambiente-ed-arci-presentano-il-primo-documento-elaborato- Nei prossimi giorni, il documento sarà formalmente presentato alla civica amministrazione con l'auspicio che le osservazioni formulate vengano recepite. Prossimamente saranno attivati nuovi incontri tematici sulle diverse problematiche legate al PUG. Invitiamo i cittadini e le realtà sociali a partecipare. Alleghiamo il discorso introduttivo del presidente di Legambiente Beppe De Leo e il documento in versione stampabile. Chi fosse interessato nella versione in pdf può richiederlo via mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. . L'intervento introduttivo di Beppe De Leo: Buonasera ! Sono lieto di essere qui a presentare il documento sulle osservazioni al PUG della nostra città. Questo prodotto è il frutto di un processo di partecipazione di tecnici e di cittadini che hanno messo insieme le esigenze della nostra città. L’incontro, il dibattito, la discussione , i gruppi di lavoro tematici, la condivisione delle azioni sono stati gli strumenti di questo processo. Vorrei ringraziare i nostri compagni di strada: gli amici dell’Arci nelle persone di Rosalba e Francesco Marcone,i tecnici l’architetto Antonella Varesano e l’ingegnere Vincenzo Petrone, i cittadini che hanno prodotto le loro osservazioni e scusatemi se non farò i nomi di tutti coloro che hanno fornito il contributo culturale e di idee per questo documento. Questa esperienza esprime una situazione molto importante: la storia recente dimostra che i progetti importanti quando vengono calati dall’alto come, in questi ultimi tempi è successo, per esempio,per citare solo alcune:l'eletrodotto della 167, le piste ciclabili,la centrale a biomasse, le antenne della telefonia mobile nello stadio comunale, il rischio potrebbe essere per la prossima attivazione della ZTL(Zona a Traffico limitato) nel centro storico, creano sempre problemi, si formano di comitati che si oppongono a questo o quel progetto. L’incontro, la partecipazione e la condivisione sono un viatico fondamentale per gestire,organizzare tutte le questioni,sono a costo zero e superano i conflitti con il contributo degli stessi cittadini,eliminano le varie forme di personalismo e di individualismo. Pertanto,colgo l’occasione per riaffermare con decisione e determinazione che è fondamentale la creazione della consulta ambientale,per una migliore governance ,partendo dal basso delle varie situazioni ambientali della nostra città. Il PUG è un piano urbanistico che deve pensare al futuro dello sviluppo e delle esigenze che la cittadinanza potrà avere una prospettiva sostenibile e deve avere nella sua lungimiranza l’aderenza alla realtà con le sue problematiche e le varie criticità. Lo sforzo è stato nell’interpretazione delle varie problematiche e nel dare una lettura alla luce della realtà. Molto può essere fatto sull’efficienza energetica delle nostre case,sulla prevenzione dei rischi, sensibilizzare verso scelte più verdi. Questo è un progetto che vuole interpretare il futuro nella Corato del futuro, pertanto l’auspicio è questo : la condivisione delle idee e dei bisogni per avere uno spazio urbano vivibile per tutti. Non voglio rubare altro tempo e, quindi, passo la parola. Il documento del gruppo di lavoro sul PUG della città di Corato: Che P.U.G. ne pensi? INDICE PRESENTAZIONE DEL GRUPPO DI LAVORO E DELLE ATTIVITA’ INTRODUZIONE IDEE E PROPOSTE AGRICOLTURA EDILIZIA E RISPARMIO ENERGETICO MOBILITA’ RIFIUTI RISCHIO IDROGEOLOGICO E GESTIONE DELLE ACQUE SERVIZI, SPAZI DI AGREGAZIONE E SPORT TURISMO VERDE URBANO ZONA INDUSTRIALE ALLEGATO TECNICO Hanno collaborato alla stesura delle Osservazioni: Giuseppe Maldera, Aldo Addario, Teresa Caputo, Beppe De Leo, Vito De Leo, Giacomo De Lillo,Giuseppe Faretra, Aldo Fusaro, Francesco Marcone, Rosalba Marcone, Vincenzo Petrone, Giulia Piccareta, Antonio Piccolomo, Giovanni Strippoli, Antonella Varesano. 1 che P.U.G. ne pensi? PRESENTAZIONE DEL GRUPPO DI LAVORO E DELLE ATTIVITÀ Le associazioni "ARCI LA LOCOMOTIVA" e "LEGAMBIENTE circolo Angelo Vassallo" di Corato,consapevoli che il Piano Urbanistico Generale è una grande occasione per rilanciare il ruolo attivo dei cittadini nella definizione del futuro della nostra città, hanno creato un gruppo di lavoro, attivo a partire dagli inizi di Marzo 2012, avente l'obiettivo di formulare proposte, osservazioni e contributi alla stesura del Pug cittadino. La prima attività svolta dal gruppo di lavoro è stata la raccolta e lo studio di tutto il materiale e le osservazioni prodotte in occasione di momenti partecipativi avvenuti negli anni passati con lo scopo di dare una continuità e una effettiva utilità agli stessi. Il gruppo di lavoro ha alternato a degli incontri fisici di discussione, una continua attività di pubblicizzazione e coinvolgimento della cittadinanza attraverso internet. Per questo scopo è stata creata una pagina facebook, intitolata “CHE PUG NE PENSI?” .Il gruppo di lavoro si propone di continuare nel tempo le proprie attività proponendo degli incontri tematici in cui si approfondiscano aspetti legati a singoli quartieri o zone della città, o a singoli aspetti della pianificazione (mobilità, verde pubblico, edilizia sostenibile, ecc…). che P.U.G. ne pensi? INTRODUZIONE Il procedimento di elaborazione e approvazione di un nuovo strumento urbanistico generale deve essere inteso come processo di grande importanza per la crescita civile e culturale di una società locale. Il Pug è uno strumento nuovo, profondamente diverso dal PRG di tradizione e rappresenta un procedimento particolarmente impegnativo per le amministrazioni, sia dal punto di vista politico che amministrativo. E’ necessario un cambiamento delle consolidate abitudini a una pianificazione esclusivamente regolativa e l’assunzione di un approccio nuovo che veda il piano come tassello significativo della costruzione della comunità e dello sviluppo locale. Nel Drag regionale si fa spesso riferimento al termine “strategico” per richiamare un modo di pianificare che includa, tra le caratteristiche fondamentali dello strumento, la costruzione di una visione condivisa del futuro del territorio. Per questi motivi, gli obiettivi che il piano persegue e per i quali la giunta ha deciso di avviare il PUG devono essere chiari, seppure in forma non dettagliata, sin dall’atto deliberativo della Giunta Comunale che assume la forma di “Atto di indirizzo”. Tali obiettivi, espressione della volontà politica dell’Amministrazione, devono essere fondati sulla conoscenza della situazione locale, dei suoi punti di forza e di debolezza, delle opportunità e dei rischi. Il Pug di Corato è risultato essere carente, sin dai suoi esordi, di una visione strategica e di alcune linee guida che indirizzino il futuro della città. Tale carenza è stata riscontrata già a partire dall’Atto di indirizzo dell’Amministrazione Comunale ed è stata confermata dai contenuti del D.P.P. .Come si legge nel DRAG regionale infatti, un D.P.P. completo dovrebbe contenere e esplicitare in maniera chiara “obiettivi e criteri di impostazione” e la consultazione pubblica non dovrebbe fondarsi su una analisi di larga massima della situazione locale e mirare alla condivisione di obiettivi generici, cosa che in realtà è avvenuta con il D.P.P. di Corato. Nel PUG la conoscenza dovrebbe essere costruita con la principale finalità di comprendere il territorio nei suoi elementi costitutivi, nelle sue caratteristiche identitarie, nei suoi valori e nelle sue problematicità. Una conoscenza dunque attenta agli aspetti qualitativi,oltre che a quelli quantitativi. In questa logica il pianificatore diventa una guida tecnica che traduce le esigenze della collettività. Il DPP di Corato nonostante sia stato adottato dal C.C. con delibera n.19 del 26.02.08, ossia dopo l’entrata in vigore del DRAG, non segue i relativi “Indirizzi” ma è scarno e privo di quadri di conoscenze ricchi ed articolati e per questo non rispecchia la complessità della realtà urbana di Corato. Per rimediare a queste mancanze, sempre nella relazione di accompagnamento agli elaborati grafici, si ritengono sufficienti delle Tavole che vanno intese quali “integrazioni” al sistema di conoscenze già delineato nel DPP. Il sistema delle conoscenze non racconta la realtà di Corato. Non risulta attuata un’analisi dei bisogni e delle tendenze in atto, tutti elementi che risultano indispensabili per attuare le strategie per il raggiungimento degli obiettivi di uno sviluppo sostenibile del territorio sia dal punto di vista ambientale, che da quello strutturale, funzionale e sociale. Queste carenze rendono difficile la realizzazione della sintesi interpretativa e valutativa degli aspetti problematici, delle questioni emergenti e delle opportunità, necessaria per poter dare corpo allo schema strutturale/strategico con un’idea della città e del territorio che si vuole, degli obiettivi e delle relative strategie da porre in atto per il relativo raggiungimento. Consapevole di quanto affermato sin ora, il gruppo di lavoro propone: Che il sistema delle conoscenze sia adeguatamente integrato nelle parti mancanti; Che sia eseguita un’attenta analisi di queste conoscenze con conseguente estrapolazione delle carenze e delle potenzialità; Che emerga in maniera chiara quindi l’idea di sviluppo che si intende perseguire e che si pongano le basi e gli strumenti per creare un’idea condivisa del futuro della città di Corato. E’importante sottolineare, in questa breve introduzione, altri importanti aspetti del processo di pianificazione che risultano carenti o non sufficientemente considerati, sinora, nell’iter di approvazione del Pug di Corato: la valutazione ambientale strategica V.A.S.; la partecipazione; Come affermato dal DRAG regionale la Valutazione Ambientale Strategica è parte integrante del processo di elaborazione ed approvazione del PUG ed ha la finalità di verificare in modo esplicito la coerenza delle scelte di piano con gli obiettivi di sostenibilità dello sviluppo del territorio, che la regione Puglia ha definito prioritari nella L.R.. 20/2001, art.1. La VAS dovrebbe configurarsi come un supporto alla definizione delle scelte di piano e dovrebbe essere orientata a fornire specifici elementi valutativi da condividere con il più vasto pubblico possibile. Il Drag sottolinea inoltre che l’efficacia della VAS dipende in misura cruciale dalla sua integrazione nell’intero processo di elaborazione del piano. Per il Comune di Corato è stato, ad oggi, prodotto solo un documento di scoping e le indicazioni del DRAG risultano totalmente disattese. Quando si parla di urbanistica, di città o meglio di sviluppo urbano si deve sempre partire da chi vive la città, ossia dalla popolazione. Questo è una cambio di prospettiva nettamente sottolineato dalla L.R.20/2001 e dal DRAG regionale che considerano la cittadinanza la principale protagonista dei processi di sviluppo urbano riconoscendole il compito di partecipare al progetto di città e alla redazione del PUG con una impostazione di vera e propria co-pianificazione e in un ottica di consultazione continua.Detto questo, nel corso di questi anni a Corato dietro la spinta di varie associazioni e protagonisti della società civile sono stati portati avanti alcuni incontri di partecipazione con la cittadinanza, con le categorie produttive, con i tecnici e con il mondo associativo e scolastico. Pur avendo rappresentato degli episodi positivi, tali incontri risultano, ad oggi, svuotati del loro significato e privi di un effettiva utilità perché non è chiaro il modo in cui le osservazioni, i suggerimenti e le proposte dei cittadini e delle varie categorie sociali siano stati assimilati nell’elaborazione del piano. Ulteriori criticità derivano dal metodo con cui gli incontri sono stati gestiti. In verità non si è trattato di un vero e proprio dibattito ma solo della raccolta di opinioni e di valutazioni senza che si sia realizzato una vera e propria discussione intorno al PUG. Da queste semplici considerazioni il dato che emerge è che la partecipazione richiesta dalla Legge Regionale sia stata intesa dall’Amministrazione semplicemente sia stata intesa dall’Amministrazione semplicemente come un mero esercizio di stile, e vale a dire come qualcosa che attiene al piano esclusivamente formale e non sostanziale del PUG. Se da un lato gli incontri organizzati hanno sicuramente avuto il merito di consentire un primo livello di confronto tra città ed amministrazione dall’altro lato hanno avuto il difetto di essersi limitati ad un vuoto processo di consultazione senza la creazione di un vero e proprio dibattito circa gli obiettivi, le scelte, e le necessità di cui si deve fare carico il PUG. Il gruppo di lavoro si auspica che il processo di consultazione della cittadinanza prosegua in maniera continua per tutto il corso di approvazione del PUG e che sia il progettista che l’amministrazione comunale si impegnino nel proporre e degli incontri di partecipazione costruiti e gestiti con la metodologia più proficua e in modo che i risultati della consultazione diventino effettivamente costruttivi per il piano. IDEE E PROPOSTE In accordo con quanto detto nell’introduzione, il gruppo di lavoro ha ritenuto utile inserire in questo primo documento una sintesi delle osservazioni e delle proposte elaborate durante gli incontri pubblici sul PUG tenutisi nel corso di questi anni. A queste osservazioni sono state aggiunte ulteriori idee elaborate nel corso degli incontri del gruppo di lavoro. L’auspicio è che queste brevi considerazioni siano utili e motivo di riflessioni più approfondite sia del progettista che della cittadinanza tutta. Le osservazioni sono state suddivise secondo questi temi: agricoltura; edilizia e risparmio energetico; mobilità; rifiuti; rischio idrogeologico e gestione delle acque; servizi, spazi di aggregazione, sport; turismo; verde urbano; zona industriale. AGRICOLTURA L’agricoltura è un settore fondamentale per l’economia del Comune di Corato e svolge un ruolo fondamentale per la salvaguardia del territorio. Il Pug dovrebbe immaginare uno sviluppo della città compatibile con la vocazione del territorio coratino, limitando il più possibile il consumo di territorio agricolo. Per la verità è sotto gli occhi di tutti come, oggi, parlare di zona agricola sia abbastanza difficile visto l’eccessiva urbanizzazione diffusa registrata soprattutto negli ultimi vent’anni, con annesse problematiche che vanno dalla mobilità alla raccolta dei rifiuti. Occorre che sia costruita una strategia di sviluppo della zona agricola che sappia unire le legittime esigenze di chi decide di trascorre alcuni mesi dell’anno in campagna alle esigenze dei coltivatori e delle aziende agricole. Il piano dovrebbe proporre delle soluzioni per il traffico diretto dal centro urbano verso la campagna (in particolare il traffico su via Castel del Monte, via San Magno, via Trani, via Ruvo, ecc…). Ulteriori soluzioni dovrebbero essere proposte per il problema della raccolta dei rifiuti nelle zone extraurbane, in molte delle quali risulta assente qualsiasi sistema di raccolta. Ulterioriori spunti e suggerimenti che il PUG potrebbe considerare sono:definire forme di governo del territorio agricolo volte ad innescare economie di tipo integrato e dare spazio a processi virtuosi di cooperazione, come previsti dal Piano europeo di Sviluppo rurale, per la tipizzazione e la valorizzazione dei prodotti tipici locali, oltre che la diversificazione produttiva, con la tutela dei manufatti in pietra (casette, trulli e muretti in pietra) e la riscoperta della funzione essenziale delle masserie intese sia come presidi insostituibili per il rilancio della zootecnia e dei prodotti lattiero-caseari, sia come possibili mete di turismo sostenibile; Dare applicazione alla Legge Regionale n. 14/2007, per la tutela e la valorizzazione degli alberi di ulivo monumentali, anche “isolati”, in virtù –come recita l’art. 1 – della loro “funzione produttiva, di difesa idrogeologica ed ecologica, nonché quali elementi peculiari e caratterizzanti della storia, della cultura e del paesaggio regionale”, disciplinandone il reimpianto in aree di pubblica utilità; Destinare parte delle aree potenzialmente adibite a verde pubblico o ad attività collettive e/o luoghi ed aree abbandonati alla realizzazione di orti sociali e collettivi, cioè spazi condivisi trasformati dai cittadini o dalle associazioni in orti o in giardini. (molti esempidi questi tipo si riscontrano nella cultura anglosassone con i Community Gardens e in quella francese con i Jardins Partagés). EDILIZIA E RISPARMIO ENERGETICO Quanto sin ora prodotto per il PUG di Corato appare carente nella considerazione della questione energetica che dovrebbe essere assolutamente affrontata in questa fase di definizione dello sviluppo della nostra città. A tal proposito occorrerebbe pensare ad uno sviluppo edilizio che tenga in considerazione le effettiva necessità abitative degli abitanti di Corato e ad un regolamento per l’edilizia sostenibile con al centro questioni quali: orientamento e solarizzazione degli edifici; politiche di efficienza energetica per gli edifici pubblici e privati (pannelli solari illuminazione a risparmio energetico). Da una analisi delle tavole del Pug appare evidente la maggiore presenza di aree da sottoporre a manutenzione e riqualificazione rispetto a quelle da completare e consolidare. La riqualificazione di tali aree dovrebbe puntare al miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici esistenti, incentivando l’utilizzo di materiali isolanti e coibentanti. In questo modo, si avrebbero degli effetti positivi sui bilanci delle famiglie agevolate dai minori “costi in bolletta” e dagli incentivi previsti, evitando un’ulteriore erosione del territorio per le costruzioni “ex novo”. Nelle tavole non vi è nessun riferimento all’efficientamento energetico e questo appare in contrasto, nel parere degli scriventi, rispetto al decantato intendimento di massima della “sostenibilità” degli interventi proposti. La riqualificazione proposta appare anche funzionale al miglioramento dell’estetica degli edifici, speciequelli posti tra l’anello del Corso e quello dell’Extramurale. Si potrebbe ridurre l’impatto visivo(e di inquinamento atmosferico) derivante dall’utilizzo di unità esterne di condizionatori e caldaie agevolando il ricorso ad impianti centralizzati e/o di quartiere. Le ristrutturazioni, unitamente ad una strategia complessiva per l’utilizzo di immobili ormai non abitati nè concessi in locazione, potrebbero contribuire alla riduzione del numero delle nuove costruzioni senza arrecare danno all’indotto edilizio. In questo modo si otterrebbero benefici per l’ambiente e l’economia delle famiglie. MOBILITA’ l tema della mobilità sostenibile sta divenendo negli ultimi anni uno degli argomenti di maggiore dibattito nell’ambito delle politiche nazionali e internazionali che possiamo identificare con l’insieme di azioni volte a ridurre l’impatto ambientale derivante dalla mobilità delle persone e delle merci. Il miglioramento del sistema dei trasporti, in particolare in ambito urbano, rappresenta una delle priorità per i paesi che vogliono favorire una migliore qualità della vita dei cittadini, in termini di relazioni sociali e culturali, in ambito locale, nazionale e internazionale e nel creare nuove opportunità economiche. Il traffico urbano è senza dubbio uno dei principali problemi della nostra epoca e le sue conseguenze si ripercuotono su molteplici aspetti della vita degli individui. Il traffico delle nostre città è un problema economico, perché distrugge risorse non reintegrabili, come il carburante e, soprattutto, come il tempo. E’ un problema ambientale, perché genera effetti negativi in termini di emissioni inquinanti con ripercussioni sulla salute della popolazione. E’ un problema sociale perché incide gravemente sulla qualità della vita e sulla sicurezza dei cittadini. La situazione della mobilità a Corato potrebbe essere ampiamente migliorata favorendo l’utilizzo di mezzi di trasporto sostenibili come la bicicletta o i mezzi pubblici. Il PUG dovrebbe considerare la realizzazione di una RETE CICLABILE estesa e capillarmente ramificata sul territorio in modo da rendere quello della mobilità su due ruote un vero e proprio “sistema ciclabile integrato” in grado di fornire una valida, efficace e completa alternativa all’automobile (non sono sufficienti delle piste ciclabili isolate, non connesse e non capillarmente distribuite sul territorio). A questo proposito si ricorda che tra gli indirizzi forniti ai Comuni impegnati nella redazione dei PUG, il DRAG ha stabilito che nell’ambito della identificazione del nuovo assetto della mobilità sia inclusa anche la identificazione della rete ciclabile e pedonale. Nel DRAG si aggiunge inoltre che i PUG dovranno individuare in appositi elaborati la rete ciclabile di supporto o alternativa a quella veicolare o pedonale e dettare indirizzi e criteri di elaborazione per le pianificazione specialistiche comunali, tra cui il Piano per la Mobilità Ciclistica. Le possibili azioni a livello locale possono svilupparsi lungo due direttrici: lo sviluppo di reti ciclabili interconnesse con altre reti trasportistiche (stazioni ferroviarie, fermate del servizio di trasporto pubblico su gomma urbano ed extraurbano, porti e aeroporti) per favorire forme di domanda sostenibili a supporto delle domanda pendolare metropolitana e di Area Vasta; lo sviluppo di azioni locali per garantire un uso quotidiano delle reti ciclabili per gli spostamenti interni ai centri urbani e per lo sviluppo del turismo in bicicletta, tra le forme di turismo emergenti anche in Puglia. Altre esigenze che il PUG dovrebbe considerare e/o approfondire sono: confermare o modificare il Piano infrastrutturale della mobilità, assegnando una funzione di snodo primario all’extramurale e prevedendo, ove possibile, percorsi ciclo-pedonali; riconsiderare la viabilità dei sensi unici, in particolare nelle zone di via Castel del Monte via Sant’Elia; decongestionare dal traffico la zona della stazione ferroviaria; migliorare il collegamento tra la 167 e il centro storico con corsie preferenziali riservate a soggetti sensibili (mamme, bambini, disabili, anziani); migliorare la mobilità pedonale e la fruibilità degli spazi nella zona 167; abbattere le barriere architettoniche e migliorare la fruibilità degli spazi urbani per i disabili, coinvolgendo nella progettazione le associazioni di volontariato che si occupano di disabili; redigere il Piano Urbano del Traffico, ed affidare a quella sede tutte le modifiche e le proposte da fare in tema di mobilità ciclabile e pubblica. RIFIUTI La situazione dello smaltimento dei rifiuti in zona agricola appare oggi ai limiti dell’emergenza. Nel quadro conoscitivo proposto per il PUG il problema pare affrontato superficialmente o, meglio, inglobato nella macro categoria dei servizi da fornire alla residenza nel contesto definito CPR.RA. Il problema del conferimento dei rifiuti in queste zone, sia sotto forma di raccolta c.d. “porta a porta” che di conferimento nei tradizionali cassonetti appare un fattore d’incidenza importante per la qualità della vita dei residenti. Ad oggi troppo spesso, specie nei periodi estivi, i punti di raccolta dei rifiuti appaiono assolutamente insufficienti oltre che allocati in aree spesso inidonee alla deambulazione di alcuni soggetti con ridotte capacità motorie. Questo contribuisce ad originare il fenomeno dell’abbandono abusivo dei rifiuti nei terreni e nelle aree immediatamente adiacenti ai cassonetti con un conseguente peggioramento delle condizioni igieniche delle aree interessate. RISCHIO IDROGEOLOGICO E GESTIONE DELLE ACQUE La città di Corato, come ben noto, presenta delle caratteristiche peculiari dal punto di vista geologico e geomorfologico. La città, infatti, è situata ai margini di una depressione carsica del Calcare cretacico, colmata nel Pliocene e Pleistocene da sedimenti di tipo argilloso e sabbioso. Tali sedimenti sono sede di una falda sospesa molto superficiale, poco distante dal piano di posa delle fondazione degli edifici. Sono tristemente noti alla cronaca locale i frequenti episodi di allagamento di cantine e piani interrati di alcuni edifici, per non parlare dei drammatici crolli avvenuti nel centro storico, nei primi anni ’20 del secolo scorso, direttamente collegati all’innalzamento straordinario della superficie piezometrica della falda in seguito alle precipitazioni straordinarie e alla drastica riduzione di prelievi dell’acqua sotterranea in conseguenza dell’entrata in esercizio dell’acquedotto pugliese. Il territorio di Corato è inoltre attraversato, sia in ambito urbano che extraurbano da numerose “Lame”, solchi torrentizi di origine carsica, tipici del versante orientale delle Murge che dal gradone murgiano sfociano verso l’adriatico. Nelle lame,solitamente asciutte, scorre acqua solo in corrispondenza di eventi piovosi molto abbondanti per questo rappresentano per il territorio un elemento di pericolosità idraulica (probabilità di eventi alluvionali) e di rischio (in presenza di manufatti artificiali, strade, abitazioni e/o edifici di altro tipo). Il PUG deve tenere conto di queste peculiarità geologiche e geomorfologiche e analizzare quali sono le aree del territorio coratino più sensibili e più bisognose di interventi volti a ridurre la vulnerabilità idraulica, a migliorare il drenaggio delle acque superficiali e a implementare o migliorare il sistema fognario per il deflusso delle acque pluviali. Nel corso degli incontri pubblici avvenuti negli anni passati e nel corso delle riunioni del gruppo di lavoro sono state evidenziate varie problematiche e osservazioni relative a questi temi che si ritiene utili riportare perché necessitano di particolari attenzioni ed auspicabili approfondimenti: In molte zone di Corato, l’edificazione non è andata di pari passo con il potenziamento della fogna bianca. A causa di questa carenza infrastrutturale non è assicurato un sufficiente drenaggio delle acque di pioggia e molte strade si allagano in occasione di eventi piovosi (si pensi ad esempio a via S.Magno, a via Castel del Monte, a via Aldo Moro, gran parte della zona Cr); La localizzazione prevista nel PUG per il 3° anello viario della città appare non ottimale dato la particolare morfologia della zona individuata; In futuro dovrebbe essere favorito e incentivato il recupero e lo stoccaggio delle acque meteoriche da destinare ad usi igienici, di irrigazione, ecc., soprattutto per le nuove lottizzazione e le aree destinate a verde urbano pubblico e privato. SERVIZI, SPAZI DI AGGREGAZIONE,SPORT Il territorio va visto nell’ottica di un miglioramento della qualità della vita dei suoi abitanti, in particolare degli anziani, dei giovani, e dei bambini. A Corato manca una sala concerto come pure uno spazio espositivo per mostre, che non può essere il Museo Cittadino del tutto inidoneo. Manca uno spazio per eventi di larga portata, quali grandi convegni, raduni e conferenze. L'attuale sala conferenza della Biblioteca e il chiostro del Palazzo Comunale sono insufficienti. Il PUG rappresenta un momento importante per la città di Città di Corato e un’occasione per individuare degli ambienti e degli spazi adeguatamente strutturati per la promozione delle attività socio-culturali. Alcune idee che potrebbero essere considerate sono: l’utilizzo di Palazzo Gioia quale contenitore culturale e centro diurno per anziani; il completamento della riqualificazione del Palazzo dell'ex Liceo classico con destinazione culturale; la riqualificazione delle seguenti piazze: Piazza dei Bambini, Di Vagno, piazza Grenoble largo Abbazia; la destinazione dei terreni confiscati alla camorra come spazi polivalenti; la creazione di strutture ed infrastrutture per lo sviluppo e la conoscenza dell’artigianato e la tradizione enogastronomica locale; la definizione di un Piano Comunale delle Ludoteche, un marchio di qualità per città sostenibili per l’infanzia. TURISMO Negli ultimi anni il turismo in Puglia ha vissuto un notevole sviluppo. Il PIL del settore risulta in crescita nonostante il generale periodo di crisi dell’economia. Come ha recentemente dichiarato l’assessore al Mediterraneo, Cultura e Turismo della Regione Puglia, Silvia Godelli il turismo Pugliese può guadagnare nei prossimi anni ulteriori fette di Pil attraverso un ulteriore miglioramento della professionalizzazione degli operatori, un miglioramento dell’offerta in tutti i mesi dell’anno e una valorizzazione dell’ospitalità di charme e di qualità che scaturisca anche dal recupero e la ristrutturazione di strutture di pregio esistenti (masserie, castelli, centri storici, casali, ecc…) e dalla valorizzazione delle risorse naturalistico-ambientali e storico-culturali. La Città di Corato non ha mai avuto una forte vocazione turistica e, ad oggi, l’impatto di questo settore sull’economia cittadina è minimo. Il territorio di Corato dispone però di numerose risorse che potrebbero essere valorizzate con un’attenta politica e strategia di sviluppo turistico, di cui il PUG in fase di realizzazione può porre le basi. Sviluppo turistico significa individuare dei punti di forza del territorio, costruire delle modalità semplici e accessibili di fruizione e mettere in campo le giuste strategie di comunicazione e promozione. Corato potrebbe sfruttare la vicinanza di centri turistici estivi come Trani e Bisceglie e le bellezze naturalistiche e storico-archeologiche del Parco Nazionale dell’Alta Murgia. Importante per il turismo sono i collegamenti e le infrastrutture, per questo Corato potrebbe essere avvantaggiata per gli ottimi collegamenti con la rete autostradale nazionale, ferroviaria e le principali arterie di comunicazione. Avere le risorse però non basta, bisogna trovare dei modi intelligenti e magari innovativi di renderle fruibili. Nel PUG, ad esempio, potrebbero essere considerata la creazione di percorsi ciclabili extraurbani a scopo turistico che sfruttino strade di campagna a bassa percorrenza veicolare ed alta valenza ambientale. Questi percorsi potrebbero, ad esempio, collegare Corato ai centri balneari e al territorio del Parco Nazionale della Murgia passando per i siti più significativi del territorio e connettendosi, in fine, a delle reti urbane ciclabili che passino anche dalle stazioni ferroviarie. Si potrebbe sfruttare la presenza di quattro tratturi, del percorso dell’Acquedotto Pugliese, le strade di campagna che portano a Bisceglie e Trani, via S.Lucia, ecc… Per poter attirare turisti stranieri e di altre regioni italiane, è importante proporre attività culturali (rassegne, mostre, concerti, ecc...) di qualità. Nel Pug dovrebbe essere individuate delle aree, degli spazi e delle strutture da poter utilizzare per la realizzazione di eventi, quali rassegne e fiere e degli spazi pubblici da adibire a contenitori culturali e officine della creatività ad utilizzo di tutti i cittadini di Corato. Alcuni possibili spazi da recuperare potrebbero essere: l’ex cantina di via Giappone e il palazzo Gioia. Un’altra idea potrebbe essere quella di incentivare e favorire la presenza di artisti e artigiani locali per le vie del Corso e del centro storico, magari attraverso dei canoni di affitto ridotti. VERDE URBANO Il verde urbano è una risorsa fondamentale di ogni città per vari motivi: è una insostituibile fonte di ossigeno, migliora il decoro e il microclima urbano, aumenta la permeabilità delle superfici urbane permettendo una riduzione delle portate smaltite dalla fogna bianca. Ad oggi, la quota del verde pubblico per abitante a Corato, secondo le attuali normative, è del tutto insufficiente. Per questo bisogna invertire l'attuale politica del verde cittadino unicamente incentrata sulla riqualificazione delle piazze cittadine attraverso la sola ripavimentazione e l' arredo urbano. Il verde è ridotto a piccoli spazi di aiuole striminzite. Questa del Pug è l’occasione giusta per gestire uno stravolgimento in positivo di questa tendenza. Nel PUG dovrebbero essere individuate delle aree delle città da rinverdire. Si potrebbero recuperare tutti gli spazi e le aree di dismesse che sono disponibili come, ad esempio, l'ex cantina della riforma sociale, l'area oltre il passaggio a livello su via Ruvo, via Andria, via Lama di Grazia, ecc. In queste zone si potrebbe pensare alla creazione di parchi e zone di verde con manto erboso e alberi autoctoni. All’interno del PUG potrebbe, inoltre, essere previsto un piano di sviluppo del verde a partire dal censimento del patrimonio esistente. In questo percorso diprogettazione e sviluppo del verde pubblico potrebbe essere coinvolta la costituenda Consulta per l’Ambiente. ZONA INDUSTRIALE Il PUG deve rappresentare per la città di Corato un occasione favorevole per risolvere o, almeno, porre la basi per un miglioramento e una riqualificazione della zona destinate alle attività produttive. L’attuale zona industriale risulta del tutto carente di servizi adeguati e afflitta da numerosi problemi di carattere infrastrutturale e della mobilità. Secondo l’opinione di questo gruppo di lavoro il PUG dovrebbe abbandonare le ipotesi “delocalizzative” dei futuri insediamenti industriali nella zona ubicata a Nord-Est dell’abitato, (via Vecchia Bisceglie) dato che quella zona (già in gran parte tipizzata come zona industriale – D/3) è stata di fatto bocciata dal tessuto imprenditoriale locale. L’allocazione di una zona PIP in allargamento e continuità rispetto all’attuale zona industriale, sia verso il Comune di Andria sia verso il limite dell’agro di Corato a confine con l’agro di Ruvo di Puglia sembrerebbe la scelta urbanistica più razionale, oltre che la più economica, con vantaggi di: minori costi di esproprio per realizzare la zona PIP; presenza di un sistema viario già esistente; controllo più agevole del territorio; possibilità di implementazione di servizi alle imprese. ALLEGATO TECNICO L’attuale sistema delle conoscenze nonostante sia stato adottato dal C.C. con delibera n.19 del 26.02.08, ossia dopo l’entrata in vigore del DRAG, risulta non sufficientemente approfondito e carente dei contenuti necessari per l’analisi di un territorio e di una realtà socio-economica complessi come quelli della Città di Corato. Non sono state rispettate in pieno le direttive del DRAG e quelle della L.R. 20/01. Per rimediare a queste carenze, come affermato nella relazione di accompagnamento agli elaborati grafici, si ritengono sufficienti delle Tavole che vanno intese quali “integrazioni” al sistema di conoscenze già delineato nel DPP. Ancora una volta si vuol far credere che nel DPP le conoscenze ci siano e che sia sufficiente la produzione di alcune tavole come integrazione grafica. La realtà è diversa. Le conoscenze derivanti dagli elaborati grafici prodotti sono solo parziali e certamente non esaustive, soprattutto con riferimento al bilancio della pianificazione vigente (Piano Regolatore Generale dell’arch. Pane). Nella tabella 1 vengono schematizzati i contenuti del sistema delle conoscenze, così come previsti dal DPP, e vengono evidenziate le principali carenze. L’evoluzione del processo di costruzione del PUG appare, a causa di queste carenze, fragile ed incerta in quanto la mancanza/insufficienza delle conoscenze rende difficoltosa la costruzione dei quadri interpretativi caratterizzati da : Quadri interpretativi Individuazione delle invarianti strutturali Lettura e percezione dei paesaggi Articolazione del territorio comunale in contesti territoriali contesti rurali e relative articolazioni contesti urbani e relative articolazioni Sintetizzando, si potrebbe affermare che: il sistema delle conoscenze pur presentando un’ analisi sufficientemente approfondita del sistema territoriale di area vasta e del livello di pianificazione sovraordinata, presenta numerose carenze relative all’analisi e alla conoscenza del sistema territoriale locale della città di Corato. In particolare appare non sufficientemente sviluppata la conoscenza delle dinamiche socioeconomiche della città e assolutamente nullo il bilancio della pianificazione vigente : rispetto al dimensionamento delle aree residenziali, rispetto al dimensionamento delle aree produttive, rispetto al sistema dei servizi per la residenza e per le attività produttive sia nella disponibilità delle aree che nella qualità dei servizi, rispetto al sistema delle infrastrutture. Quadri interpretativi Individuazione delle invarianti strutturali Lettura e percezione dei paesaggi Articolazione del territorio comunale in contesti territoriali - contesti rurali e relative articolazioni - contesti urbani e relative articolazioni Tab. 2 ALLEGATO TECNICO Non risultano evidenziate le criticità ed i punti di forza del territorio. Non risulta attuata un’analisi dei bisogni e delle tendenze in atto. Queste carenze rendono impossibile : la realizzazione della Sintesi valutativa con la definizione sintetica dei problemi, delle questioni emergenti e delle opportunità; la realizzazione di uno schema strutturale/strategico che fissi degli obiettivi e delle strategie da mettere in atto. ALLEGATO TECNICO Sistema delle conoscenze Sistema territoriale e quadro programmatico di area vasta Sistema territoriale locale ossia di Corato Realtà socioeconomica Bilancio della pianificazione Vigente Sistema territoriale di area vasta. Quadro della p i a n i f i c a z i o n e sovraordinata Risorse naturalistico-ambientali Risorse paesagistiche Risorse rurali e relative forme insediative Risorse insediative urbane e relative attività produttive Risorse infrastrutturali delle dotazioni territoriali Carenze Carenze Carenze Carenze • La Tav a.1.7 carta d e g l i s t r u m e n t i urbanistici generali è errata per quanto concerne i l P R G (mancano: la zona D1/A-B, Dinsalubri; Cr non estesa fini alla via Maglio-ferro) • Manca riferimento al Patto Territoriale per l’Occupazione Nord barese Ofantino e relativo PRUSST • Riportare il PUTT/p su CTR 1/25000 è poco accettabile • Il riferimento alle forme insediative presenti in zona rurale è incompleto se si considera l’enorme patrimonio di case rurali presenti su Corato con intere zone edificate, come le c.de Difesa, Bosco Comunale, mentre è sicuramente eccessiva se riferita alla c.da Bracco che viene estesa fino al confine del comune di Ruvo. • Per i vincoli puntuali manca un qualunque riferimento ad immobili anche fuori del centro storico che hanno pregio e valenza storica; si pensi ai diversi palazzotti che caratterizzano le zone B1 • Manca il rifermento e la rappresentazione,dove presenti, de: Piano commerciale, Piano Urbano del traffico (mancante), Piano di risanamento acustico (mancante), Piano di risparmio energetico e di riduzione dell’inquinamento luminoso, Piano Urbano Generale dei Servizi nel Sottosuolo, Piano dei Rifiuti Solidi Urbani, Piano di protezione civile • Risulta molto limitato il sistema infrastrutturale (è tanto difficile accedere alle banche dati di Enel, AQP, Telecom, Italgas ecc.? considerando che scopo della 1^conferenza di copianificazione è che ciascuno di questi Enti metta a disposizione dei Comune il proprio patrimonio di dati e conoscenze per la elaborazione del PUG e del Rapporto Ambientale della VAS. Nel D.P.P. come evidenziato nei diversi incontri è insufficiente se non errata ed è basata su dati ormai obsoleti ASSENTE : risulta tale nella misura in cui mancano gli elaborati grafici che permettono un raffronto tra quanto effettivamente realizzato e quanto programmato nel PRG e relativi strumenti attuativi (PP, PdL ..)