Linee guida della comunicazione ambientale
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- Pubblicato Venerdì, 01 Luglio 2016 22:38
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Linee guida della comunicazione ambientale
Il nostro decalogo per la scrittura dei nostri comunicati stampa e del nostro sito web www.legambientecorato.it
"Occorre una informazione capace di alimentare una lettura civile e non solo di sommare le diverse faziosità, capace di comunicare e non solo di informare, cioè di scambiare idee e parole, soprattutto con i giovani, per sottrarli all'estraneità, alla irrilevanza sociale in cui li abbiamo colpevolmente tenuti" (Sergio Zavoli 5 aprile 2015)
In questi ultimi anni la comunicazione ambientale sta assumendo un ruolo importante e fondamentale nella nostra società. La parola ambiente, proviene dal latino ambire, è ciò che circonda, ma è ciò che ci circonda è semplicemente tutto. L’ambiente non umano sia lì, in sé direbbe Sartre, esso è a anche “per noi”, prodotto dalle nostre rappresentazioni sociali che, come sostiene appunto Serge Moscovici, sono per lo più inconsce. Capire le rappresentazioni sociali dell’ambiente non umano significa allora poter individuare la prospettiva del ricevente della comunicazione ambientale, cogliere le differenze da quella dell’emittente ed avviare quella complessa dialettica che è poi la comunicazione. In ciò la proposta di Serge Moscovici è integrabile con quella di Donald Winnocott: l’uso che facciamo e i significati che diamo all’ambiente non umano sono il frutto della nostra interazione, nell’infanzia, con l’ambiente umano. La nostra relazione con l’ambiente è cioè dentro di noi, profondamente radicata nella nostra storia ed inconsciamente operante al di là della consapevolezza. Le rappresentazioni sociali trovano la loro origine e la loro forza da questo profondo radicamento. I cambiamenti climatici e le pressioni migratorie, in modo particolare, stanno modificando la presenza la distribuzione dell’uomo nel Pianeta. Le attività di alcune aziende e di certi poteri politici stanno negando alcuni processi ambientali in atto o screditano il ruolo di coloro che portano queste istanze per creare una consapevolezza diffusa. Purtroppo, la comunicazione ambientale generalmente ha un livello estremamente basso: poco spazio sui Media e non sempre giornalisti qualificati e/o con competenze specifiche, e talvolta, su alcuni temi ambientali si punta su aspetti emotivi e conoscenze dei problemi approssimativi. Scientificità della notizia e/o del comunicato: il fatto ambientale è vero al quadrato. Coinvolge l’ambiente e i cittadini. Visibilità sulle buone pratiche e stili di vita. Ruolo dell’associazione all’interno dei contesti sociali: che cosa si è fatto, come, dove e perché. Linguaggio oggettivo, con semplicità e chiarezza. Ma non a lunghi elenchi di nomi, mansioni, funzioni e ruoli. NON fomentare la visibilità o protagonismi, o ad autocelebrazioni, o al green washing,* le istituzioni se fanno qualcosa per l’ambiente non fanno nulla di eccezionale, compiono semplicemente il loro dovere istituzionale. Spesso fanno qualcosa per l’ambiente o per i beni comuni perché favorisce una maggiore visibilità negli occhi dei cittadini e dei Media, cercando di maturare un credito sociale e morale, che ,talvolta, non hanno. I beni comuni come priorità e l’accesso deve essere assicurato a tutti, ma i cittadini hanno il diritto dovere di rispettarli. Rispetto delle persone, dell’ambiente e degli spazi, con l’uso di un linguaggio semplice e chiaro. Tutti sono stakeholders nella comunicazione ambientale, purché sia fatto con rigore scientifico e senza interessi economici contrari all’ambiente, in genere, alla natura, alla persona. Creare interesse e sensibilizzazione sui temi ambientali e la salvaguardia di beni comuni. Valorizzazione del territorio con le risorse sostenibili di ogni tipo. Le diversità sono ricchezze, l’incontro una possibilità di arricchimento e di conoscenza, l’ambiente come uno spazio ed un’opportunità condivisa. Mediante la comunicazione ambientale vogliamo promuovere una forma di educazione ambientale ad ampio raggio all’interno di ambito specifico all'interno del quale Legambiente ha sviluppato la propria pratica educativa, condividendo esperienze e percorsi di ricerca all'interno della propria rete associativa e con altri soggetti del mondo dell'associazionismo ambientalista, delle istituzioni e del mondo scientifico.
* Greenwashing è un neologismo indicante la strategia di comunicazione di certe imprese, organizzazioni o istituzioni politiche finalizzata a costruire un'immagine di sé ingannevolmente positiva sotto il profilo dell'impatto ambientale, allo scopo di distogliere l'attenzione dell'opinione pubblica dagli effetti negativi per l'ambiente dovuti alle proprie attività o ai propri prodotti.(fonte Wikipedia)