Un banchetto per chiedere la consulta ambientale

Un banchetto per chiedere la costituzione della consulta ambientale e per parlare di energie rinnovabili e no al nucleare.    

Ritorniamo dopo un anno sullo stesso argomento …… Facciamo una rapidissima cronistoria: nel gennaio 2009 il Consiglio Comunale ha istituito la Consulta ambientale (vedi delibera del C.C. del 26 Gennaio 2009), ma nonostante i nostri appelli ripetuti nel febbraio dello scorso anno, il silenzio regna assordante senza nessun apparente motivo. Legambiente da sempre propone e promuove la partecipazione come uno strumento utile ed in certi casi necessario per la soluzione dei problemi ambientali. La Consulta per l’Ambiente, infatti, assolverebbe alla prioritaria funzione di creare una sorta di "Forum tematico", ossia un luogo aperto al confronto democratico tra istituzioni, associazioni, gruppi e singoli cittadini al fine di gestire i numerosi ed in certi casi inevitabili “conflitti ambientali” che insistono sul nostro territorio. Del resto, per noi, lo scopo principale di questo organo di consultazione è quello di promuovere iniziative capaci di diffondere la cultura della difesa del territorio e delle risorse naturali della città e, allo stesso tempo, accompagnare da vicino gli atti burocratici inerenti l’ambiente adottati dall’Amministrazione per esprimere pareri, dare suggerimenti e proporre eventuali modifiche. Si tratta, senza dubbio, di uno strumento che, da una parte riconosce il valore dell’azione civica della cittadinanza, dall’altra si propone di promuovere ulteriormente la partecipazione attiva delle associazioni dei cittadini nei processi decisionali dell’Amministrazione Comunale. Temi quali la realizzazione delle piste ciclabili, le vicende legate all’elettrodotto con la Consulta avrebbero trovato un luogo di discussione e confronto istituzionale in grado di rendere davvero partecipe e consapevole tutta la cittadinanza su questioni estremamente importanti per le quali non è più possibile pensare di far cadere dall’alto le decisioni, giuste o sbagliate che siano, ma è sempre di più fondamentale ed importante creare strumenti governance in grado di garantire decisioni condivise , efficaci ed efficienti. Dopo il sesto anniversario del Protocollo di Kyoto (il 16 febbraio scorso) non possiamo esimerci da fare un riferimento alle problematiche energetiche soprattutto in prospettiva della battaglia referendaria ormai alle porti per scongiurare il ritorno all’atomo dell’Italia. Restiamo convinti che oggi più che mai bisogna rilanciare il tema dell’efficienza energetica e delle forni rinnovabili quali vere alternative ai costi esagerati dell’energia e per evitare un ritorno al passato che non lascia presagire niente di buono ed i cui effetti si scaricheranno inevitabilmente sulle generazioni future.      

Nucleare, Consulta: su impianti necessario parere preventivo delle Regioni

Nucleare, Consulta: su impianti necessario parere preventivo delle Regioni  

Legambiente Puglia: “Stop alla campagna denigratoria contro le fonti rinnovabili in Puglia.

Ora mobilitazione per vincere il referendum contro il nucleare”       “Per realizzare qualsiasi infrastruttura è necessaria la condivisione con il territorio, a maggior ragione per impianti che compromettono l’area che li ospita. Questo vale ancor di più per le centrali nucleari che hanno un fortissimo impatto in termini d’inquinamento locale e che sono molto discutibili dal punto di vista della sicurezza”. Così commenta Francesco Tarantini, Presidente di Legambiente Puglia, la sentenza della Consulta che stabilisce il parere preventivo delle Regioni sulla possibilità di costruire una centrale atomica sul loro territorio. “Una notizia che ci rallegra perchè ristabilisce il diritto dei territori a partecipare al processo decisionale delle grandi opere che hanno grandissime ricadute ambientali e sociali L’Italia –conclude Tarantini– ha bisogno di una politica energetica che disegni un sistema energetico sicuro, competitivo e sostenibile, in linea con quanto stanno facendo le grandi potenze economiche mondiali. In Puglia, invece, da mesi stiamo assistendo ad una campagna denigratoria contro le fonti rinnovabili. Non si può fare di tutta l’erba un fascio. Bisogna bloccare gli impianti che deturpano il paesaggio ma anche puntare alla riduzione delle fonti fossili, cosa non attuata del PEAR e soprattutto iniziare a mobilitare i cittadini per vincere il referendum contro il nucleare”.

Iniziative del Comitato Acqua Bene Comune di Corato

Iniziative del Comitato Acqua Bene Comune di Corato

Per continuare a sensibilizzare la cittadinanza e le istituzioni  

Nel corso dei precedenti mesi in Puglia sono state raccolte 105.000 firme per difendere l’acqua pubblica,la  Regione Puglia e  i Movimenti per l'Acqua Bene Comune avevano scritto, dopo un tavolo tecnico, una legge che permettesse la ripubblicizzazione dell'AqP a beneficio di tutti i pugliesi. Il disegno di legge era pronto già nel dicembre 2009 ed era evidente a tutti, che si andava in direzione opposta rispetto all'impianto “privatizzatorio” della legislazione nazionale .La scorsa Giunta Regionale votò all’unanimità in favore del disegno di legge, facendo una precisa scelta politica. In un primo momento, fu promesso che il disegno di legge sarebbe stato approvato in Consiglio regionale entro la fine della passata legislatura, ma così non è stato. In seguito, fu promesso, che il disegno di legge sarebbe stato approvato in Consiglio regionale entro i primi cento giorni dell’attuale legislatura, ma così non è stato. Oggi, assistiamo all’ennesima beffa: il disegno di legge pugliese non è stato ancora approvato. Inoltre, in commissione consiliare è stato proposto un ordine del giorno con il quale congelare gli effetti della Legge Regionale di trasformazione in Ente di Diritto Pubblico dell’Acquedotto  Pugliese. Una Legge che se approvata non verrà applicata. Pertanto, è previsto un presidio a Bari sabato 4 dicembre in Piazza Umberto alle ore 16 in cui saranno presenti tutti i comitati civici e i cittadini per promuovere la Giornata contro la privatizzazione dell’acqua! Il comitato cittadino di Corato si riunirà giovedì 9 alle ore 20,30 presso la sede del circolo Legambiente, in via Santorno,11,per organizzare nuove iniziative locali di sensibilizzazione. Sono invitati tutti i cittadini,i gruppi e le associazioni sensibili a difendere l’Acqua come Bene Comune.       Il comitato Acqua Bene Comune di Corato                                    

Settimana europea per la riduzione dei rifiuti

 

Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti  

Domenica 28 novembre ore 10,00 in Via Duomo banchetto informativo dedicato a due importanti iniziative :   “Libera il Campo” il progetto dedicato al tema dei rifiuti in agricoltura e “Ridurre si può” la campagna nazionale dedicata alla riduzione dei rifiuti  

In occasione della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti, il circolo Legambiente di Corato organizza per domenica 28 novembre un banchetto informativo sui temi della gestione integrata dei rifiuti. In particolare, sarà presentata la campagna di Legambiente “Ridurre si può”, dedicata alla riduzione dei rifiuti e finalizzata a sensibilizzare istituzioni e cittadini al Principio delle 4 R : riduzione, riciclo, riuso e recupero di energia. Il banchetto sarà l'occasione per rilanciare la petizione “Stop ai sacchetti di plastica”, con cui è stato chiesto al ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare di impegnarsi a non prorogare ulteriormente, oltre il 31 dicembre 2010, il divieto di commercializzazione di sacchi non biodegradabili. Infatti, i sacchetti di plastica utilizzati nei negozi e nei supermercati costituiscono un grave problema d’inquinamento ambientale diffuso in tutto il mondo. Consumiamo in Italia circa 20 miliardi di buste all’anno, assicurando così al nostro paese la maglia nera europea. Al banchetto sarà possibile partecipare a “Vota il sacco” l’inedito referendum attraverso il quale i consumatori potranno scegliere quale soluzione, alternativa al sacchetto di plastica, preferiscono tra la borsa riutilizzabile, il sacchetto di carta e lo schopper biodegradabile. La giornata sarà dedicata anche al tema dei rifiuti in agricoltura e verrà presentato a Corato il  progetto “Libera il Campo” promosso da Ifoa e Legambiente. Scopo principale del progetto  è quello di sensibilizzare ed informare gli operatori del settore sui contenuti del Protocollo di Intesa per la gestione dei rifiuti agricoli promosso nel febbraio 2009 dalla Provincia di Bari. La finalità principale del progetto è favorire la riduzione in entrata e la diffusione della raccolta differenziata dei rifiuti agricoli, in particolare di  natura plastica, al fine di immetterli nei corretti circuiti di smaltimento e riciclaggio. Inoltre, si vuole anche  diffondere l’istituzione del SISTRI (Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti) nato nel 2009 su iniziativa del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare per permettere l’informatizzazione dell’intera filiera dei rifiuti speciali a livello nazionale, semplificare le procedure e gli adempimenti riducendo i costi per le imprese e gestisce in modo innovativo ed efficiente un processo complesso garantendo maggiore trasparenza, conoscenza e prevenzione dell’illegalità. A partecipare all’iniziativa sono stati invitati Franco Caputo - Assessore all’Agricoltura della Provincia di Bari e Ignazio Salerno - Assessore all’Ambiente ed all’Agricoltura del Comune di Corato. L’Ufficio Stampa di Legambiente circolo di Corato         Il circolo Legambiente di Corato sostiene la realizzazione di  pozzi in Niger nella zona  Gourmancé (sud-ovest). Puoi sostenere l'iniziativa attraverso bonifico bancario sul conto di SMA SOLIDALE ONLUS, Cod. IBAN: IT57 A061 7501 4170 0000 1838 280, presso la Banca CARIGE Agenzia 117, via Timavo 92/R GENOVA o effettuare il versamento sul CCP (conto corrente postale) n° 944 445 93, intestato a: SMA Solidale Onlus, Via Romana di Quarto, 179 - 16148 Genova indicando nella causale "per progetto Pozzi in Niger, cod S010". Per info :   www.missioni-africane.org  o www.legambientecorato.it  

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