La posizione di Legambiente è stata chiara sin dall’inizio
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- Pubblicato Lunedì, 30 Maggio 2011 00:00
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La posizione di Legambiente è stata chiara sin dall’inizio
Lo spostamento della linea solo se ripristina e garantisce tutti in caso contrario non resta che l’interramento
Torniamo a ribadire con forza che non c’è stata e mai ci sarà alcuna mancanza di chiarezza e connivenza con Amministrazione cittadina e meno che mai con la società Terna per avvallare la scelta di procedere con lo spostamento della Linea ad Alta tensione di Corato. In questi mesi abbiamo voluto evitare facili semplificazioni e soprattutto non cadere nel gioco della sterile contrapposizione tra favorevoli e contrari allo spostamento, cercando di evitare spaccature nel gruppo che negli anni si è battuto proprio per proporre l’interramento. Ci preme ricordare che sin dal 2003 solo e soltanto Legambiente era a fianco del comitato di Via Massarenti, che solo e soltanto Legambiente ha sostenuto e lavorato per ottenere a Corato il monitoraggio dell’ ISPELS e che solo grazie a Legambiente si è riusciti ad ottener il primo progetto di interramento, e che solo Legambiente contestò la scelta dell’Amministrazione di destinare ben 900.000 € per l’acquisto di Palazzo Gioia, chiedendo che quei fondi fossero invece destinati all’interramento (vedi nostro comunicato del 07.03.2007 https://www.legambientecorato.it/index.php/notizie/188-900-mila-euro-per-palazzo-gioia). Questi sono i fatti, e non le parole, dell’azione concreta compiuta da Legambiente mentre tutti gli altri erano dormienti dinanzi alla questione e che solo ora, in parte animati da interessi privati, in parte giustamente preoccupati per una situazione che continua a protrarsi nel tempo, si sono risvegliati. Giusto per ribadire per l’ennesima volta la nostra posizione, noi abbiamo sempre detto che lo spostamento può essere una soluzione solo e soltanto se garantisce tutti indistintamente, in caso contrario e chiaro che bisogna tornare a parlare di interramento. Tuttavia, occorre tenere ben chiaro che a decidere se il progetto di spostamento presentato da Terna sia idoneo e rispetti la normativa vigente, non siamo noi, il Comune di Corato, Terna o i comitati cittadini, ma la Commissione VIA e l’ARPA, per cui riteniamo che, finché questi due organi non si esprimono in maniera definitiva e puntuale, ogni presa di posizione è inutile, e poco opportuna nell’ottica di una vertenza che deve sempre rimanere nel quadro del rispetto della legalità e delle istituzioni. Per questo abbiamo assunto una posizione responsabile affermando che bisognava aspettare e che se il parere al progetto fosse stato negativo, bisognava tornare all’ipotesi dell’interramento, se invece, il parere fosse stato positivo, allora è chiaro che lo spostamento era una soluzione. In questi mesi, non siamo rimasti fermi, ma, secondo un ottica di collaborazione con le istituzioni preposte ed in attesa del parere della Commissione, abbiamo lavorato proprio a difesa di quei cittadini interessati dallo spostamento, affinché l’eventuale spostamento della linea fosse il meno impattante possibile e più accettabile anche sotto il profilo estetico avendo chiesto che fossero sostituiti vecchi tralicci con quelli di nuova generazione, convinti che l’obiettivo principale fosse quello di togliere l’elettrodotto dalle vie Massarenti e Prenestina nel più breve tempo possibile, senza però che nessuno ne venisse danneggiato. Fermo restando che se tale opzione fosse ritenuta non praticabile dalla Commissione VIA, allora non resta che l’interramento. Ora, alla luce di quanto avvenuto negli scorsi giorni, è cioè della richiesta da parte della commissione di chiarimenti al fine di ottenere delle delucidazioni soprattutto in riferimento ai rischi idrogeologici che insistono nell’area, conferma l’ottimo lavoro svolto dalla Commissione VIA che si è davvero dimostrato un organi di garanzia per tutti i cittadini senza scivolare in decisioni affrettate ed approssimative. Questo esito della vicenda non indebolisce la nostra posizione ma la rafforza, proprio perché, l’attendere la chiusura della procedura amministrativa preposte a garanzia dei cittadini, significa affidarsi ad evidenze scientifiche sulla base delle quali costruire una posizione efficace che possa poi tradursi in una azione di pressione politica, sgombra da posizioni ideologiche e strumentali. Infatti, il rilascio del parere è l’atto fondamentale da cui partire per rilanciare la vertenza basandola sui dati concreti ed effettivi e non sulle “emozioni” sicuramente poco opportune e che certamente non producono nessun risultato se non quello di creare allarmismi. Peraltro, ed in risposta alla Rete Nazionale No Elettrosmog che solo adesso propone una tavolo di concertazione tra Regione Puglia, Comune di Corato e Terna, ci permettiamo di ricordare che già il 27 aprile 2010 (vedi nostro comunicato https://www.legambientecorato.it/index.php/notizie/492-una-conferenza-di-servizi) avevamo proposto proprio la convocazione di una conferenza di servizi sul tema per riuscire, alla presenza di tutti i soggetti interessati, a dirimere una volta per sempre la vicenda, senza che nessuno si fosse mai schierato a sostegno di questa nostra iniziativa. In conclusione, ricordiamo che chi ha voluto rompere il fronte di protesta non siamo certamente stati noi, che invece abbiamo sempre avuto grande rispetto per le posizioni altrui, cosa che non è mai avvenuta in nessuna occasione nei nostri confronti. Abbiamo dovuto subire accuse infondate ed attacchi ingiustificabili che dimostrano il basso profilo di tanti personaggi che, in questi mesi, hanno preferito esercitarsi nella critica a Legambiente più che occuparsi davvero di risolvere il problema.