Le altre iniziative del comitato civico “Acqua bene comune”

  Le altre iniziative del comitato civico “Acqua bene comune”   

  Il Comitato civico del Referendum Acqua Pubblica di Corato, a cui in Italia aderiscono oltre un centinaio tra comitati, associazioni, sindacati depositerà i tre quesiti referendari presso la Corte di Cassazione.

 Il Comitato organizza settimanalmente due raccolte firme, i banchetti si terranno sabato mattina 8 maggio al mercato dalle 10.00 alle 12.00, domenica 9 maggio mattina di fronte al comune dalle ore 10.00 alle 12.30 e la stessa domenica sera a p.zza Pozzo di Candido-piazza dei bambini dalle ore 19.00 alle 22.00. In queste occasioni, i componenti del comitato sono anche disponibili ,non solo a raccogliere le firme,ma anche a fornire informazioni sulle finalità del referendum. I cittadini sono invitati a firmare i tre quesiti referendari i quali chiedono l’abrogazione di tutte le norme che hanno reso possibile la privatizzazione dell’acqua potabile in Italia. Comincia così il percorso per la ripubblicizzazione di questo bene comune, patrimonio dell’umanità e dei cittadini. Ogni giovedì il comitato si riunisce presso la sede dell’ARCI in Largo Plebiscito,42 alle ore 20 per organizzare le prossime attività ed iniziative.

Continua la campagna referendaria

Continua la campagna referendaria

I nuovi appuntamenti e le iniziative in atto.    

Il comitato civico “Acqua bene comune” prosegue la propria campagna di raccolta delle firme per la proposizione dei quesiti referendari. Il calendario va avanti con le seguenti date: domenica 2 maggio nel corso della mattinata dalle 10.30 alle 12.30, di fronte al comune in piazza Cesare Battisti, sotto la grande  palma , e domenica sera dalle 19.00 alle 21.00 su via Duomo accanto alla chiesa Matrice. Intanto , il comitato ha chiesto la disponibilità di tutti i gruppi consiliari di maggioranza e di opposizione per l’autenticazione delle firme dei cittadini. Si invitano i cittadini,i gruppi,le associazioni e i partiti a partecipare numerosi. Presto comunicheremo un nuovo calendario con le prossime attività ed iniziative. 

Una conferenza di servizi

  Una conferenza di servizi per chiarire il destino dell’elettrodotto di via Masserenti/via Prenestina 

Mancano pochi mesi all’arrivo del primo luglio 2010 la data indicata nel Protocollo d’Intesa sottoscritto da Terna con il Comune di Corato nel dicembre del 2008, per l’avvio dei lavori di spostamento della linea al alta tensione che attraversa la zona 167. Tuttavia, ad oggi il destino della linea sembra quanto mai incerto. Infatti, su questo fronte, gli ultimi mesi sono stati piuttosto turbolenti visto la nascita di un nuovo comitato di cittadini residenti lungo il nuovo tracciato i quali hanno contestato la scelta fatta allora dall’Amministrazione.   Innanzitutto, ci preme ribadire definitivamente qual è sempre stata la nostra posizione a riguardo. Abbiamo sempre proposto l’interramento della linea o lungo la complanare o in seconda battuta lungo via Massarenti, convinti che solo l’interramento potesse garantire tutti evitando di spostare il problema da un'altra parte. Per questo, infatti, ci siamo battuti, finche non è intervenuta la novità del Protocollo d’Intesa tra Terna e Comune di Corato. Infatti, a fronte di una situazione di stallo in cui si trovava la vicenda dell’elettrodotto, il Protocollo d’intesa proponeva una precisa soluzione in tempi certi e sopratutto, cosa fondamentale, garantiva sul fatto che nessuno, residenti o attività produttive, sarebbero state interessate dal nuovo tracciato della linea. Quindi, sulla base di queste rassicurazioni abbiamo manifestato il nostro favore al Protocollo ed alla soluzione proposta. Oggi, tuttavia ci troviamo in una situazione completamente diversa e se vogliamo più complicata. Infatti, successivamente alla firma del Protocollo con Terna è stato vinto ed approvato il PIRP, il quale, lo ricordiamo prevede l’interramento dell’elettrodotto, per cui ora non è ben chiaro il destino della linea ad alta tensione sul cui futuro pendono due progetti l’uno di interramento (il PIRP), e l’altro di spostamento (il Protocollo d’Intesa). “Con l’approvazione del PIRP – dichiara Aldo Fusaro, Presidente Legambiente Corato – si è aperto una scenario nuovo, che ci consente di considerare l’interramento delle linea una possibilità concreta. Per questo oggi, crediamo sia necessario dare risposte concrete ai nostri cittadini e soprattutto tempi certi per porre fine ad una vertenza che ormai da troppi anni ha pesato sulle spalle di un quartiere e, possiamo anche dire, di un intera città”.   Occorre quindi,  trovare un veloce via d’uscita, che a nostro parere può venire solo dalla immediata convocazione di una conferenza di servizi che metta tutte le parti intorno ad un tavolo e sia in grado in tempi rapidi di definire ogni possibile divergenza e soprattutto scrivere la parola fine su una vicenda, quella dell’elettrodotto che dura ormai da troppo tempo. Crediamo che i nostri concittadini abbiamo bisogno di chiarezza e non di altro. “L’immediata convocazione di una conferenza di servizi – dichiara Francesco Tarantini, Presidente Legambiente Puglia – costituisce certamente una via di uscita chiara alla difficile situazione che si è venuta a creare. Siamo convinti che solo l’avvio di una serena trattativa che coinvolga istituzioni, imprese e cittadini, sia la garanzia più efficace per i nostri concittadini che certamente non meritano di subire l’ennesimo ritardo”.   Del resto, recentemente l’Assessore Regionale Angela Barbanente, in occasione di una manifestazione elettorale, ha mostrato la sua disponibilità a procedere con un conferenza di servizi al fine di definire un percorso condiviso che superi le incertezze attuali e chiarisca in modo definitivo il futuro dell’elettrodotto. Noi, per quanto ci riguarda e compete, cercheremo di fare la nostra parte così come abbiamo sempre fatto nel corso di questi vent’anni cercando di stare sempre vicino ai problemi di tutti i cittadini, in ogni caso anche quando nessuno ci ha sostenuto e appoggiato, o più semplicemente detto grazie.   L’Ufficio Stampa   Il circolo Legambiente di Corato sostiene la realizzazione di  pozzi in Niger nella zona  Gourmancé (sud-ovest). Puoi sostenere l'iniziativa attraverso bonifico bancario sul conto di SMA SOLIDALE ONLUS, Cod. IBAN: IT57 A061 7501 4170 0000 1838 280, presso la Banca CARIGE Agenzia 117, via Timavo 92/R GENOVA o effettuare il versamento sul CCP (conto corrente postale) n° 944 445 93, intestato a: SMA Solidale Onlus, Via Romana di Quarto, 179 - 16148 Genova indicando nella causale "per progetto Pozzi in Niger, cod S010". Per info :   www.missioni-africane.org  o www.legambientecorato.it  

Liberiamo l’Italia dal nucleare

“Liberiamo l’Italia dal nucleare!”  

Incontro pubblico 26 Aprile 2010 ore 19,00 presso il salone della Parrocchia Sacra Famiglia  

In occasione del 24esimo anniversario dell’incidente di Cernobyl, il 26 aprile, Legambiente Circolo di Corato, aderisce alla mobilitazione nazionale Liberiamo l’Italia dal nucleare!, con l’obiettivo di raccontare in modo esplicito i rischi reali che i cittadini corrono nel caso di un’installazione di una nuova centrale atomica sul proprio territorio. Il nucleare è una tecnologia costosa e vecchia, è una scelta in controtendenza rispetto a quanto sta facendo un Paese leader della green economy come la Germania e con gli impegni presi nel 20-20-20 europeo per contrastare i cambiamenti climatici. Tornare al nucleare - con una legge che centralizza le decisioni a Palazzo Chigi, nel totale disprezzo del parere delle Regioni e del consenso dei cittadini, militarizzando il territorio - significherebbe perdere almeno 10-15 anni per ritrovarsi poi con centrali nucleari obsolete e pericolose, e sprecare l’opportunità di investire nelle vere soluzioni per l’indipendenza energetica italiana e per salvaguardare il clima: le rinnovabili e l’efficienza energetica. Con questa iniziativa, vogliamo ribadire con forza che il nucleare non garantirà all’Italia il rispetto degli accordi internazionali sui cambiamenti climatici, non ridurrà la bolletta energetica e le importazioni di combustibili fossili, non diversificherà le fonti energetiche. Peraltro, il nucleare, oltre a non essere una scelta economica e risolutiva, è anche e soprattutto pericoloso e che nessun territorio della nostra Penisola è al sicuro da una possibile installazione di una nuova centrale. Del resto, nonostante le tante rassicurazioni che giungono da più parti il nucleare non ha ancora risolto il problema dello smaltimento delle scorie, e la costruzione di nuovi reattori implica rischi non solo in caso di incidente ma anche nell’ordinaria attività delle centrali che rilasciano piccole dosi di radioattività in acqua e in atmosfera. Come dimostra un recente studio governativo tedesco più si vive vicini alle centrali nucleari e maggiore è il rischio di contrarre malattie gravi. E a proposito del reattore francese EPR - che il governo italiano vuole importare nel nostro Paese -, nel novembre 2009 le Autorità per la sicurezza nucleare francese, finlandese e britannica hanno evidenziato delle gravi lacune nel sistema di sicurezza dell’EPR.. Questa iniziativa rientra nell’ambito del Cernobyl day promosso in tutto il mondo dall’associazione francese Sortir du nucleaire.  L’appuntamento è per lunedì 26 aprile 2010 ore 19.00 presso il salone della Sacra Famiglia dove verranno proiettati video relativi alle problematiche ambientali e non solo legate al nucleare. All’incontro interverranno Aldo Fusaro – Presidente Legambiente Corato e Raffaele Di Franco  - project manager per l'Italia di Windtest Iberica.   L’Ufficio Stampa    Il circolo Legambiente di Corato sostiene la realizzazione di  pozzi in Niger nella zona  Gourmancé (sud-ovest). Puoi sostenere l'iniziativa attraverso bonifico bancario sul conto di SMA SOLIDALE ONLUS, Cod. IBAN: IT57 A061 7501 4170 0000 1838 280, presso la Banca CARIGE Agenzia 117, via Timavo 92/R GENOVA o effettuare il versamento sul CCP (conto corrente postale) n° 944 445 93, intestato a: SMA Solidale Onlus, Via Romana di Quarto, 179 - 16148 Genova indicando nella causale "per progetto Pozzi in Niger, cod S010". Per info :   www.missioni-africane.org  o www.legambientecorato.it

Sottocategorie

Informazioni aggiuntive