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La sfida energetica in Puglia

 

È questo il titolo del convegno organizzato dal Comitato regionale Pugliese di Legambiente tenutosi a Bari il 12 giugno presso l’Hotel Exelsior.

Con questo convegno Legambiente dimostra la sua attenzione verso la questione energetica passando attraverso l’elaborazione del Piano Energetico Regionale attualmente in fase di realizzazione, ad opera dell’Istituto di Ricerche Ambiente Italia, fortemente voluto dal Presidente della Giunta Vendola e dall’Assessore all’Ecologia Losappio. Con il P.E.A.R. (Piano energetico Ambientale Regionale) la Regione Puglia ha avviato un’importante stagione di programmazione degli interventi sul tema energia abbandonando le politiche precedenti finalizzate a favorire degli interessi privati più che ha definire una vera e propria strategia di sviluppo e innovazione.   Il P.E.A.R. indubbiamente rappresenta la volontà di cambiare politica e di investire sulle rinnovabili e su fonti meno inquinanti quali il gas. Il convegno inoltre sarà l’occasione per presentare la futura realizzazione della centrale fotovoltaica più grande del mondo che verrà realizzata a Brindisi su di un sito in cui avrebbe dovuto sorgere un inceneritore. Questo è un limpido esempio di come quando la politica è in grado di indicare la strada da seguire e l’impresa ha la capacità di cogliere le sfide del futuro è possibile invertire la rotta e rendere concrete le proposte per un modello di sviluppo energetico eco-compatibile.

CACCIA AGLI ECOMOSTRI

Dopo la decisione del Comune di Bari di procedere all’abbattimento di Punta Perotti (sito web), la Legambiente Comitato Regionale Pugliese promuove, in collaborazione con il quotidiano La Repubblica Bari, una raccolta di segnalazioni di abusi edilizi e brutture varie che deturpano il territorio della nostra Regione. Una sorta di censimento degli ecomostri pugliesi sui quali si potrebbe esercitare l’attività di demolizione in un prossimo futuro.   La campagna di Legambiente si rivolge ai cittadini e ai lettori di Repubblica in particolare, il quotidiano che si è offerto di collaborare con l’iniziativa. Si tratta allora di inviare la propria segnalazione (una foto, meglio se in formato digitale) corredata del maggior numero di indicazioni che è possibile recuperare per poter risalire al manufatto e al suo status giuridico (precisa ubicazione, situazione attuale, eventuali informazioni sull’iter autorizzativo dell’immobile, informazioni su eventuali procedimenti amministrativi o penali in corso, ecc.).   Il censimento di Legambiente prevede inoltre due sezioni, la prima (ecomostri abbattibili) dedicata agli immobili abusivi e insanabili per i quali si auspica un’opera di demolizione, la seconda invece (ecomostri inguardabili) dedicata a tutte quelle brutture che, pur rientrando nei limiti della legislazione urbanistica, deturpano orribilmente il paesaggio pugliese.   Le foto devono essere spedite a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Il materiale spedito non sarà restituito e potrà essere utilizzato da Legambiente e da Repubblica per l’eventuale pubblicazione. Si accetta materiale anche in forma anonima.   La LiveCam di Puntaperottivagiu.com   La Redazione

Festa dell’Albero 2005: il resoconto

Il 21 novembre si è svolto l'appuntamento nazionale con la Festa dell'Albero, una delle più antiche e gloriose cerimonie forestali (nata circa un secolo fa) che Legambiente organizza, da oltre un decennio, in moltissime città. In Italia la prima "Festa dell'Albero" fu celebrata nel 1898 per iniziativa dello statista Guido Baccelli quando ricopriva la carica di Ministro della Pubblica Istruzione.   Nella legge forestale del 1923, fu istituzionalizzata nell'art. 104 che recita : "e' istituita la festa degli alberi, essa sarà celebrata ogni anno nelle forme che saranno stabilite di accordo fra i ministri dell'economia nazionale e dell'istruzione pubblica" con lo scopo di infondere nei giovani il rispetto e l'amore per la natura e per la difesa degli alberi.   Nel 1951 una circolare del Ministero dell'Agricoltura e delle Foreste stabiliva che la "Festa dell'Albero" si dovesse realizzare il 21 novembre di ogni anno, con possibilità di variare tale data al 21 marzo nei comuni di alta montagna; la festa si è regolata  con diligenza e con rilevanza nazionale fino al 1979, successivamente è stata delegata alle Regioni che hanno provveduto e provvedono tuttora localmente, con maggiore o minore efficacia, secondo la propria sensibilità ad organizzare gli eventi celebrativi.   Infine, la legge n. 113 del 29.01.92 obbliga ogni Comune alla messa a dimora di un albero per ogni neonato a seguito della registrazione anagrafica. Legge civilissima che ,però, non ha trovato, per la cronica mancanza di fondi, purtroppo un'adeguata applicazione nel nostro Paese.L'albero oggi non è più sentito dal cittadino moderno come elemento fondamentale per la vita, in quanto fonte di energia calorica o elemento strutturale indispensabile per le abitazioni e la formazione degli attrezzi; e non è nemmeno più sentito come un elemento decorativo, edonistico, capace di valorizzare lo status sociale legato ad una gratificazione data dal piacere di possedere un oggetto “vivente”. Gli alberi e le foreste oggi si pongono al centro di campagna epocale, per ridurre i gas serra e, quindi, per salvaguardare della vita nel pianeta.   Partendo da queste motivazioni, ripropone l’esigenza di far conoscere ai cittadini la valenza e l'importanza dell' protocollo di Kyoto, partendo da una festa ormai rituale. Scegliendo e adottando un albero per amico, da tenere nel terrazzo o da piantare nei luoghi idonei , essi compiranno un gesto semplice ma dai forti contenuti etici. . Il 2005, infatti, ha visto finalmente l'entrata in vigore del Protocollo di Kyoto , il trattato internazionale con il quale i Governi di molti Paesi, tra cui l'Italia, si sono occupati a ridurre le emissioni di CO2 e dei gas responsabili dell'effetto serra.   Come noto, però, il nostro Paese è in drammatico ritardo: a fronte di un impegno a ridurre del 6,5 % le emissione di CO2 entro il 2008-2012, le abbiamo invece aumentate di oltre il 13 %.  Un paio di mesi fa, sul sito www.legambientecorato.it era stato lanciato il sondaggio sulle aree verdi in città. Il risultato è stato un plebiscito che ha ritenuto inadeguate e carenti le zone destinate al verde pubblico.A Corato l’evento della Festa dell’albero, si è tenuto in Piazza Cesare Battisti, nei pressi del palazzo di città, il circolo cittadino di Legambiente ha distribuito gli alberi di alloro ai cittadini. Si sono avvicinati nel corso della manifestazione, l’assessore all’ambiente del comune di Corato Alduccio Tarricone ed altri amministratori ,ma soprattutto i cittadini che hanno favorevolmente apprezzato lo scopo e le finalità dell’evento.   Quest'anno la Festa dell'Albero ha avuto uno scopo umanitario a favore delle popolazioni dell'Indonesia colpite ormai un anno fa dallo tsunami, ma che ancor oggi stentano a tornare ad una condizione di normalità.   Il ricavato andrà a riedificare nuovi edifici scolastici di quel Paese martoriato da quella tremenda sciagura naturale. All'indomani dell'entrata in vigore del protocollo di Kyoto, i vegetali e gli alberi, in quanto contribuiscono a ridurre i gas serra, tornano nuovamente ad essere gli alleati strategici dell'uomo per garantirgli la sopravvivenza sul pianeta Terra.   Si spera che   la “Festa dell'Albero”, mantenga il valore delle sue finalità, oggi sempre più attuali, per creare una coscienza ambientalista ,sia nella società che nelle generazioni future,per migliorare il nostro ecosistema urbano fortemente povero di alberi, di spazi verdi, fruibili da parte dei cittadini,dei uomini,delle donne,degli anziani e dei bambini.   Tale evento, infatti, rappresenta sovente l'unica opportunità per molti cittadini e giovani studenti di compiere un'azione concreta per la difesa, l'incremento e la valorizzazione della funzione essenziale del patrimonio arboreo e boschivo nazionale per la collettività.

Corato gira meglio

Molto spesso le nostre città sono intasate da colonne di autovetture fumanti di gas scarico, dai rumori dei motori e dei clacson usati, talvolta, in modo inopportuno.  

Il comune di Corato aderendo ad un programma dell'Unione Europea - Fondo Europeo di sviluppo regionale, con la regione Puglia, con l'Aforis di Foggia in collaborazione con il circolo locale di Legambiente hanno organizzato una serie di attività per favorire anche l'utilizzo di mezzi alternativi all'autovettura. Una manifestazione è stata "Strade in festa".   Trecento alunni di scuole elementari e medie della città si sono cimentati in una successione di giochi in Piazza Cesare Battisti, trasformata per l'occasione in un luna park dagli animatori di Legambiente di Corato. Naturalmente la manifestazione ludica ha avuto una finalità ricre - attiva per coinvolgere le famiglie ad una migliore fruizione, a riappropriarsi dei vari luoghi della città. Il divertimento è stato assicurato per tutti anche per i genitori che assistevano compiaciuti alle attività ludiche dei propri figli. La campagna di informazione e di educazione ambientale per la riduzione del traffico urbano, l 'uso dei mezzi pubblici e lo sviluppo della mobilità ciclistica si sta ampliando in una serie di azioni mirate a coinvolgere tutte le componenti sociali della città. Innanzitutto, le attività stanno coinvolgendo il mondo della scuola, luogo privilegiato di formazione culturale e sociale, mediante seminari a docenti di istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado.   L'animazione territoriale è stata articolata per completare i diversi processi previsti dai progetti educativi dalle scuole con attività di divulgazione esterna, mediante giornate ed eventi di animazione, la realizzazione di attività didattiche tese ad eseguire con gli studenti la predisposizione di materiali didattici e l'animazione ambientale.Quest'ultime sono scandite dai seguenti eventi: "Domeniche in bici", articolate in tre domeniche, con passeggiate nel centro urbano, con soste ad alcuni monumenti, tesa alla scoperta della città; " Strade in festa"; " Bus day" , giornata di sensibilizzazione del trasporto pubblico urbano per la diminuzione del traffico veicolare privato.   Inoltre, sono previsti quattro incontri cittadini sulla mobilità sostenibile e sulla qualità urbana, rivolti a persone aperte alla città. Infine, si terrà una mostra sul traffico urbano per informare i cittadini e tutta la città sulla tematica. Tutte queste iniziative potranno dare un buon contributo per la realizzazione del P.U.T. (Piano Urbano del Traffico), strumento contemplato dalla Legge, indispensabile per le città che superano trenta mila abitanti. Corato con questo progetto intende migliorare l'ecosistema urbano e la qualità della vita.

L’ecomafia: un mostro dalle tante teste

La nostra regione deve stare molto attenta sulla questione ambientali. A tinte fosche esce la situazione ambientale della Puglia, secondo il dossier: “Ecomafia 2003” di Legambiente. Nella presentazione di questo documento a livello regionale sono intervenuti l’onorevole Paolo Russo, presidente della commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti ed Enrico Fontana, giornalista, direttore della “Nuova ecologia”, responsabile dell’Osservatorio Nazionale Ambiente e Legalità di Legambiente.   Spesso gli organi d’informazione riempiono le pagine di scoperte di danni perpetrati all’ambiente da abusi edilizi, scempi del paesaggio, scarico illecito di rifiuti e liquami, quando ormai l’atto commesso ha già arrecato un danno all’ecosistema, gli equilibri sono stati già violentemente sconvolti.   I rappresentanti delle forze dell’ordine della guardia di Finanza Francesco Saverio Guarini, del Reparto Operativo dei carabinieri di Tutela Ambiente Antonio Menga, hanno evidenziato il ruolo dei propri reparti nella tutela del territorio e dei risultati finora conseguiti. Massimiliano Schiralli, presidente regionale della Legambiente Puglia, ha posto l’accento come il clima di “deregulation” a livello regionale e di norme di salvaguardia sostanziale rischiano di favorire e di pregiudicare un sempre precario sistema ambientale.   I magistrati della procura di Bari e Trani Roberto Rossi hanno parlato di quanto sia importante la tutela dell’ambiente e di come la giurisprudenza tende sempre più a depenalizzare . Si ha l’impressione di combattere con la fionda e la clava contro il sistema dell’illegalità sempre più sofisticato, più articolato.La criminalità organizzata, dei clan hanno “fiutato” l’affare dei rifiuti, la potenzialità lucrosa delle discariche abusive, per esempio, 599 in Puglia di cui 440 ancora attive. La caratteristica morfologica della Puglia la rendono particolarmente interessante: piana, ricca di cavità, con zone scarsamente antropizzate, come la Murgia. Inoltre, c’è un incremento del cemento che immerge la nostra regione con un incremento di oltre il venti percento.   Il dottor Michele Nardi, G.I.P. presso il tribunale di Trani, ha fatto riflettere come queste forme di criminalità ambientali hanno una forte ripercussione sull’uomo con varie forme di malattie. E’ fondamentale un’attenta vigilanza del territorio non solo da parte dei tutori dell’ordine e della sicurezza, o da inquirenti, ma soprattutto da parte di tutti i cittadini e dagli organi d’informazione, perché chi perpetra danni nei confronti dell’ambiente, non deve farla franca, non solo per ciò che ha compiuto.   Spesso i danni consumati si riverberano nell’ecosistema, possono entrare anche nei nostri piatti d’ignari ed incolpevoli consumatori. Giovanni Falcone e Giovanni Borsellino ci hanno detto che la mafia è nata con l’uomo e finirà con l’uomo, ma è compito della comunità democratica sorvegliare e sovrintendere gli interessi comuni e diffusi com’è, per eccellenza, l’ambiente.Crescono anche i maltrattamenti degli animali tramite le lotte clandestine dei cani, utili per un giro clandestino di scommesse, gli espianti abusivi degli ulivi secolari richiestissimi, insieme alle nostre famose “chianche” e la nostra pietra locale, in alcune zone del nord Italia.   Le cifre del rapporto “condannano” le nostre abitudini e i nostri stili di vita. Bisogna fare molto per l’ambiente, occorrono sì le leggi, è necessario che gli amministratori locali abbiano una particolare attenzione al territorio che gestiscono, ma un’attenta coscienza democratica dei cittadini ed una consapevolezza del bene comune, del patrimonio, non solo visto in un’ottica di patrimonio personale, ma come un interesse a cui tutti siamo legati potranno limitare i danni e le avarie forme d’attentati nei confronti dell’ambiente.

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