SalvaItalia fa tappa a Bari

 

SalvaItalia fa tappa a Bari

La campagna nazionale di Legambiente per il riscatto sociale e ambientale  e il ritorno della legalità nelle aree marginali del Belpaese  

Avviati i lavori di riqualificazione di un’area degradata in zona STANIC con l’iniziativa “Diverdiamoci” sostenuta da Bialetti, Amgas, Amiu ed dal patrocinio del Comune di Bari    

Questa mattina, Francesco Tarantini, Presidente Legambiente Puglia, Marino Spilotros, Presidente Legambiente Bari, Maria Maugeri, Assessore all’Ambiente del Comune di Bari, Simonetta Lorusso, Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Bari, Giuseppe Savino, Presidente AMIU Bari e i progettisti architetti Bagnato, De Nicolo, e Fiore hanno inaugurato i lavori di riqualificazione, che dureranno presumibilmente circa 120 giorni, di una zona dismessa dal punto di vista ambientale sita nel quartiere San Paolo, vicinanze Stanic. L’iniziativa denominata “Diverdiamoci” ha come finalità quella di rendere fruibile ai cittadini una piazzetta in stato di abbandono e di degrado attraverso la collocazione di elementi di arredo ed attrezzature ludiche, di alcuni percorsi pedonali, di piantumazione di alberi e pali d’illuminazione fotovoltaici. Questo progetto rientra nella campagna nazionale di Legambiente SalvaItalia dedicata alle aree del nostro Paese penalizzate da fenomeni di degrado ambientale e sociale e gode del contributo di Bialetti, AMGAS Spa ed AMIU e del patrocinio del Comune di Bari. Legambiente, attraverso SalvaItalia, vuole coniugare all’idea di rilancio delle aree degradate delle nostre città l’azione concreta che realizza luoghi e strutture in grado di portare nuova qualità urbana e sociale. “Il progetto avviato a Bari –ha spiegato Francesco Tarantini, Presidente Legambiente Puglia– rappresenta un’altra tappa importante del progetto SalvaItalia, un viaggio tra le aree marginali della nostra penisola per promuovere azioni concrete di recupero di luoghi abbandonati in contesti difficili. In questi casi il successo si raggiunge coinvolgendo chi vive e opera sul territorio e attraverso un gioco di squadra tra società civile, istituzioni e imprese che sta alla base della nostra azione ambientalista”. Le iniziative messe a punto dalla campagna nazionale di Legambiente hanno un minimo comune denominatore: aree caratterizzate da forte degrado ambientale e sociale su cui si valuta la fattibilità di progetti di risanamento e riutilizzo attraverso attività di fund raising e di coinvolgimento di soggetti economici e istituzionali presenti sul territorio. Così sono stati realizzati il percorso di birdwatching nell’oasi dei Variconi a Castel Volturno (CE), il centro sportivo intitolato a Filippo Raciti nel quartiere di San Giovanni Galermo a Catania e il bosco didattico a Porto Cesareo (LE); così si sta lavorando ai percorsi didattici per non vedenti nel Parco Nazionale del Circeo, ai giardini della legalità per i ragazzi della scuola del quartiere Zen a Palermo, alla realizzazione di un itinerario alla scoperta della fauna e della flora a Siculiana (AG) in un terreno confiscato alla mafia. “Con la realizzazione di questa piazzetta –commenta Marino Spilotros, Presidente Legambiente di Bari– vogliamo consegnare ai nostri concittadini un luogo di socializzazione, di scambio e di crescita culturale sociale ed umana, valori sempre più fondamentali ed importanti per i nostri giovani ed il nostro futuro”.   Il circolo Legambiente di Corato sostiene la realizzazione di  pozzi in Niger nella zona  Gourmancé (sud-ovest). Puoi sosostenere l'iniziativa attraverso bonifico bancario sul conto di SMA SOLIDALE ONLUS, Cod. IBAN: IT57 A061 7501 4170 0000 1838 280, presso la Banca CARIGE Agenzia 117, via Timavo 92/R GENOVA indicando nella causale "per progetto Pozzi in Niger, cod S010". Info:  www.missioni-africane.org    

Proiezione del docu-film RBMK - Cernobyl vent'anni dopo

             

             Proiezione del docu-film "RBMK - Cernobyl vent'anni dopo"

Il nostro No al Nucleare ricordando il disastro di 23 anni fa  

Per motivare il no al nucleare e rilanciare le ragioni del clima, delle rinnovabili e dell’efficienza energetica   Appuntamento 29 aprile prossimo alle ore 18.30 presso la Biblioteca Comunale di Corato     L’industria del nucleare è  in abbandono in tutto il mondo. Dal 1978 non si costruiscono più centrali negli Stati Uniti, la Germania e la Spagna hanno già annunciato il loro programma di dismissione delle centrali nucleari nei prossimi anni. Il perché questi Paesi non investono più nel nucleare è dovuto principalmente a tre problematiche tutt’ora irrisolte: a) eccessivi costi per la costruzione delle centrali; b) difficoltà nello smaltimento delle scorie e nella dismissione degli impianti; c) conseguenze sulla salute e insicurezza degli impianti.   Tuttavia, il Governo continua a parlare di nucleare mentre ha firmato accordi europei vincolanti per giungere a una quota del 35% di energia elettrica da fonti rinnovabili al 2020. A 23 anni dall’incidente di Cernobyl, il nucleare pone ancora gravi problemi di sicurezza. La centrale di Cernobyl ha cessato la sua attività il 15 dicembre del 2000, ma ancora oggi le conseguenze sono gravissime. Il fall-out radioattivo, infatti, ha interessato oltre 150mila chilometri quadrati di territorio tra Bielorussia, Ucraina e Russia, coinvolgendo più di 3 milioni di persone.   Per ribadire il No dei cittadini e delle comunità locali al nucleare, a 23 anni dal referendum, Legambiente Corato propone la visione del docu-film “RBMK - Cernobyl vent'anni dopo”, perché anche chi non ha vissuto il dramma conosca o riconosca la pericolosità degli impianti nucleari e per ribadire il suo NO a produrre energia nucleare in Italia. Il video ripercorre il dramma che nel 1986 l’esplosione di uno dei reattori della centrale nucleare di Cernobyl ha creato in tutto il continente europeo. Interverrà Giorgio Zampetti, Ufficio Scientifico Nazionale di Legambiente. “Il ritorno al nucleare proposto dal nostro Governo –dichiara Zampetti- appare quanto mai inopportuno ed inattuale. Infatti, mentre tutti i governi del mondo, a partire da quello degli Stati Uniti, stanno investendo in rinnovabili ed efficienza energetica, il nostro Governo ha cancellato l’obbligo della certificazione energetica degli edifici ed ha ostacolato l’approvazione della Direttiva Europea del 20-20-20. La Puglia ha dichiarato il suo NO al nucleare nel suo Piano Energetico Ambientale denunciando l’incompatibilità della fonte nucleare con le scelte che compie in materia di energia.”   Anche il Circolo di Corato ha aderito alla campagna nazionale lanciata in ottobre da Legambiente per promuovere i territori denuclearizzati, protocollando una richiesta di approvazione di un ordine del giorno da parte del consiglio comunale al fine di far dichiarare anche il nostro comune territorio denuclearizzato.    “Legambiente si oppone alla scelta del Governo –conclude Aldo Fusaro, Presidente di Legambiente Corato- perché non è del nucleare che l’Italia ha bisogno per rilanciare l’economia e risolvere la sua dipendenza dal petrolio ma di un mix di efficienza, risparmio energetico e potenziamento delle fonti rinnovabili. Dobbiamo sostenere il diritto delle popolazioni locali a fare valere la loro opinione soprattutto dopo un referendum in cui gli italiani, l’8-9 novembre 1987, votarono contro il nucleare in Italia con una percentuale dell’80%. Per questo chiediamo che sia votata in consiglio comunale la nostra proposta di delibera per dichiarare Corato territorio denuclearizzato”.     L’Ufficio Stampa     Il circolo Legambiente di Corato sostiene la realizzazione di  pozzi in Niger nella zona  Gourmancé (sud-ovest). Puoi sosostenere l'iniziativa attraverso bonifico bancario sul conto di SMA SOLIDALE ONLUS, Cod. IBAN: IT57 A061 7501 4170 0000 1838 280, presso la Banca CARIGE Agenzia 117, via Timavo 92/R GENOVA indicando nella causale "per progetto Pozzi in Niger, cod S010". Info:  www.missioni-africane.org  

Ti ricordi Cernobyl

Corato, 15 aprile 2009                                                                     

Comunicato Stampa  

“Ti ricordi Cernobyl ?”

  Il nostro No al Nucleare ricordando il disastro di 23 anni fa   Un dibattito per discutere sulle ragioni del no al nucleare e rilanciare le ragioni del clima, delle rinnovabili e dell’efficienza energetica per costruire un futuro migliore.    

L'industria del nucleare è  in abbandono in tutto il mondo. Dal 1978 non si costruiscono più centrali negli Stati Uniti, la Germania e la Spagna hanno già annunciato il loro programma di dismissione delle centrali nucleari nei prossimi anni. Il perché questi paesi non investono più nel nucleare è dovuto principalmente a tre problematiche tutt’ora irrisolte: a) eccessivi costi per la costruzione delle centrali; b) lo smaltimento delle scorie e per la dismissione degli impianti; c) insicurezza degli impianti.   Per questo, il ritorno al nucleare proposto dal nostro Governo appare quanto mai inopportuno ed inattuale, infatti, mentre tutti i governi del modo a partire da quello degli Stati Uniti, stanno investendo in rinnovabili ed efficienza energetica, il nostro Governo, ha cancellato l’obbligo della certificazione energetica degli edifici, ed ha ostacolato l’approvazione della Direttiva Europea del 20-20-20. Peraltro, le sanzioni di Kyoto sono alle porte visto l’enorme ritardo dell’Italia nella riduzione delle emissioni di gas clima alterati sono aumentati negli ultimi anni del 6,5%.   In questo contesto, è quanto mai necessario fare chiarezza sui rischi del ritorno al nucleare. Non possiamo aspettare l’individuazione dei siti nucleari per opporci a questa scelta. Dobbiamo sostenere il diritto delle popolazioni locali a fare valere la loro opinione soprattutto dopo un referendum in cui gli italiani l’ 8-9 novembre 1987 votarono sui tre quesiti referendari che sancirono la fine del nucleare in Italia con una percentuale dell’ 80%.  Per ribadire questo No dei cittadini e delle comunità locali, Legambiente ha lanciato nel mese di ottobre la Campagna “Per il Clima contro il Nucleare”, lanciando a livello nazionale la proposta di dichiarazione dei territori denuclearizzati, organizzando centinaia di iniziative in tutta Italia per coinvolgere le popolazioni ed i territori nella mobilitazione antinucleare.   A questi temi è dedicato l’incontro-dibattito del 29 Aprile presso la biblioteca comunale”M.R.Imbriani” alle ore 18:30, organizzato dal circolo Legambiente di Corato al quale interverrà Stefano Ciafani, Responsabile scientifico nazionale di Legambiente.   L’Ufficio Stampa   https://www.legambientecorato.it/index.php/notizie/400-per-il-clima-contro-il-nucleare     Il circolo Legambiente di Corato sostiene la realizzazione di  pozzi in Niger nella zona  Gourmancé (sud-ovest). Puoi sosostenere l'iniziativa attraverso bonifico bancario sul conto di SMA SOLIDALE ONLUS, Cod. IBAN: IT57 A061 7501 4170 0000 1838 280, presso la Banca CARIGE Agenzia 117, via Timavo 92/R GENOVA indicando nella causale "per progetto Pozzi in Niger, cod S010". Info:  www.missioni-africane.org    

Per il clima contro il nucleare

I Annuncio Per il clima contro il nucleare

Una conferenza pubblica con  Giorgio Zampetti – Ufficio Scientifico Nazionale di Legambiente    

La Legambiente propone un pieno coinvolgimento , fatto di tante iniziative e appuntamenti organizzati in tutt'Italia, con l’obiettivo di rispondere alla decisione del governo per un ritorno del nucleare nel nostro Paese e per ristabilire la verità sulla dannosità del nucleare e la sua inutilità. Se l’Italia decidesse veramente di dirigere sul nucleare, a causa delle ingentissime risorse necessarie per sostenere questa avventura, trasferirebbe qualsiasi investimento per lo sviluppo delle fonti e delle tecnologie di energia rinnovabili e per il miglioramento dell’efficienza, che sono invece le soluzioni più immediate ed efficaci per recuperare i ritardi rispetto agli accordi internazionali sulla lotta ai cambiamenti climatici, e rinuncerebbe alla costruzione di quel sistema imprenditoriale innovativo e diffuso in grado di competere sul mercato globale, che ad esempio in Germania occupa ormai 250.000 lavoratori.   Con la nostra mobilitazione non ci limiteremo a spiegare i motivi della nostra opposizione all’atomo, ma rilanceremo la nostra idea di modello energetico, motivato su politiche di risparmio, efficienza e sviluppo delle rinnovabili. Senza queste scelte, l’Italia resterebbe fuori da quel percorso di modernizzazione già intrapreso con successo da altri Paesi, come la Germania e la Spagna, che grazie ad una strategia energetica innovativa usciranno nei prossimi anni dall’era nucleare. Solo con una seria politica nazionale e locale, che promuova l’innovazione e renda più efficiente e sostenibile il modo con cui produciamo l’elettricità e il calore, con cui si muovono le persone e le merci, consumiamo energia negli edifici e produciamo beni, l’Italia riuscirà a dare il suo vero contributo alla lotta ai cambiamenti climatici, rispettando la scadenza del 2020 dell’accordo europeo del “20-20-20”, ovvero il raggiungimento del 20 per cento della produzione energetica da fonti rinnovabili, il miglioramento del 20 per cento dell'efficienza energetica ed un taglio del 20 per cento nelle emissioni di anidride carbonica; traguardi da raggiungere tutti entro la data del 2020. La conferenza è prevista  mercoledì 29 a Corato con Giorgio Zampetti – Ufficio Scientifico Nazionale di Legambiente,per spiegare queste ed altre motivazioni. Nei prossimi giorni daremo  maggiori informazioni sulla manifestazione.     L’ufficio stampa   Il circolo Legambiente di Corato sostiene la realizzazione di  pozzi in Niger nella zona  Gourmancé (sud-ovest). Puoi sosostenere l'iniziativa attraverso bonifico bancario sul conto di SMA SOLIDALE ONLUS, Cod. IBAN: IT57 A061 7501 4170 0000 1838 280, presso la Banca CARIGE Agenzia 117, via Timavo 92/R GENOVA indicando nella causale "per progetto Pozzi in Niger, cod S010". Info:  www.missioni-africane.org    

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