La storia si fa con i piedi

Mauro Armanino –La storia si fa con i piedi-Diario di missione a Genova,Emi ,Bologna 2011 Euro 10.

Abbiamo incontrato Padre Mauro a Corato lo scorso marzo per la presentazione del suo volume.

Il missionario genovese è una figura molto ricca di esperienze di vita. Il circolo di Legambiente ha promosso una manifestazione che poteva aprire nuovi orizzonti in cui l’integrazione,la tolleranza e l’intercultura potevano arricchire il nostro bagaglio esperienziale. Il libro raccoglie testimonianze che ci hanno arricchito ed aperto squarci di un nuovo mondo possibile. Il missionario genovese Mauro Armanino nel suo ultimo volume descrive la sua esperienza nel centro storico di Genova. Nel corso di un triennio dal 2008-2011,ha condiviso la vita sociale e umana, nel porto più importante d’Italia, nei vicoli e nei paesaggi eternati dalle celebri canzoni di Fabrizio De Andrè con i suoi attuali cittadini, e residenti ovvero, in  gran parte, extracomunitari,alcuni clandestini per la legge,e gli ospiti della Casa circondariale di Marassi,ma soprattutto di tanta gente invisibile per necessità. I vari capitoli brevi ed intesi narrano i differenti incontri con le suggestioni,in un uno stile scarno ed essenziale, evidenzia,in modo particolare, la ricchezza che ciascun uomo porta con sé con il proprio bagaglio esperienziale. Il missionario della SMA (Società Missioni Africane) ha vissuto in varie parti del mondo in tre Continenti :Europa, America ed Africa,le contraddizioni della nostra società occidentale luogo apparente dei diritti civili, talvolta, insidiati nei principi e nei valori, di una società dove l’economia, talvolta piega e immola l’uomo all’altare del benessere materiale. Mauro Armanino con le sue esperienze vive nelle strade del centro storico di Genova, ha condiviso da missionario le inquietudini dell’uomo, che mostra le ferite ricercando un approdo non solo come arrivo, ma come una ripartenza di un futuro migliore e sostenibile. La parte centrale del libro è una riflessione personale sugli aspetti fondamentali di un’esistenza che si sta decontestualizzando in modelli di vita che sono altri,ma molto spesso che non corrispondono alla vita reale.  Il messaggio chiaro e sottile è quello che bisogna farsi carico degli altri:dei poveri ,dei carcerati ,degli ultimi,con le loro lacrime e il loro sangue molto spesso si fa la storia,che si fa appunto,con i piedi sulle strade del mondo e della vita.  Il compito  può essere quello di ciascuno di noi, laico o cristiano,credente o neofilantropo,  è quello di essere compagni di strada di chi ci sta accant deve interessarci la vita in ogni forma e dimensione,non per pruderie dell’interesse della notizia di consumo del fatto di cronaca,ma come un interesse autentico del bene dell’altro. Il libro è ricco di episodi e di contesti,  di nomi che hanno volti e storie, di tante persone che anonimamente ci passano accanto. Per i cristiani è il segno di una fede viva ed incarnata, che usa il “potere dei segni “come diceva don Tonino Bello,per dare la speranza,non solo nella liturgia,ma vivendo pienamente sulle strade del mondo. Il libro di padre Mauro ci spinge implicitamente ad essere ad ogni livello ad essere cristiani più impegnati,laici più responsabili dei beni comuni,perché non è il momento di stare alla finestra o davanti ad uno schermo a vedere una fiction o un reality,ma vivere pienamente:per  acquisire una nuova consapevolezza collettiva che superi le piccole pratiche dell’egoismo,dell’ edonismo più smodato,del materialismo più sfrenato che rincorre modelli e stili di vita di soli consumi, che talvolta violano la dignità dell’uomo. Dalle pagine del libro si sente la necessità di nuove forme di cittadinanza attiva che vadano verso i bisogni più profondi ed autentici dell’uomo. Non è possibile tollerare forme marcate di emarginazione,di degrado, di sfruttamento, dove il vulnus è permettere queste  forme di situazioni. Servono nuovi spazi,ambienti, economie sociali condivise dove l’incontro con l’altro,l’alterità siano una prospettiva per tutti. A questo punto,l’etica della responsabilità civile può aiutarci a superare ogni difficoltà sociale, in cui può emergere un rinnovamento della nostra società. E’ un libro, dove la vita si mescola alla riflessione dell’autore,in cui il lettore più distratto può vedere le realtà che si vedono agli angoli di ogni grande città, autostrade o semplicemente di tante porte accanto di un Paese occidentale.Giuseppe Faretra

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