Don Pierino Gelmini: la vita fatta solo d’amore

“Vorrei che vicino ad un uomo che soffre ci sia un uomo che ama”, questo è una delle molteplici “provocazioni” che ha lasciato nel corso di un weekend passato incontrando praticamente tutte le fasce d’età tra Corato e Spinazzola, dove, in quest’ ultima località, ha ricevuto il premio della Clessidra e il premio di solidarietà sociale “Antonio Cicorella”, ottenuto dai proventi della vendita del volume: ”Antonio – Storia di un uomo”, raccontata da Cosimo Forina, con la prefazione dello stesso don Pierino Gelmini.    Il presbitero lodigiano, famoso in tutto il mondo come fondatore della Comunità Incontro , promotore universale della “Cristoterapia” ovvero  il linguaggio dell’Amore, vissuto concretamente da Cristo.   E’ un linguaggio universale, aperto a tutti gli uomini di buona volontà, che può trovare un sollievo concreto in Cristo. Don Pierino Gelmini parla a ruota libera,  è immediato, và direttamente al cuore dei vari interlocutori, affinché tutti possano avere la possibilità di comprendere il messaggio di speranza per un futuro migliore per tutti. Il mondo di che tipo di pace ha bisogno? Il mondo ha bisogno di una pace che provenga dal cuore e dalla mente, non dalle manifestazioni , striscioni e nuove bandiere. Talvolta, questo modo è una forma che sfrutta politicamente quello che un’esigenza di tutte le persone! Pace che il mondo irride si potrebbe dire ma che rapir non può. Pace significa innanzitutto serenità nel cuore e nella mente delle persone. Chi non ha da mangiare, che vive momenti di grande tensione, per lui la pace è un’utopia , se non c’è qualcuno che non rompe questo cerchio infernale e non apre prospettive di speranza. Quali sono i problemi dei giovani del nuovo Millennio? Tanti e non catalogabili in formule meccaniche o matematiche , però l’aspirazione più grande è quello di sapere di avere un futuro. Molti si perdono nel tunnel della droga, perché pensano di non avere un futuro. La loro vita non ha senso perché non trovano un lavoro , una casa per potersi sposare, vivono tra l’indifferenza della gente che punta contro di loro il dito, ma l’aspirazione di ogni persona è vivere!  Come giudica la politica del governo nazionale a favore dei giovani e delle fasce più deboli in generale? E’ molto facile dire insufficiente, si fa presto  a dirlo! Parlare  è un conto, governare e gestire realtà concrete è molto difficile! Allora, è un tentativo, tutti s’interrogano dal Papa all’ultimo dei sacerdoti, dal sindaco al presidente della provincia su questo problema. Purtroppo, non c’è una ricetta come, per esempio,  per fare il risotto alla milanese o le orecchiette pugliesi con sugo di pomodoro… Ogni uomo è un mondo, quindi, per avere attenzione per l’ascolto dei problemi reali. Di che tipo di sogni hanno bisogno i nostri giovani? Sogni che possano tradursi in realtà. Se sogni come vane speranze o illusioni , non portano a niente, anzi peggiorano una situazione. Quanto può essere utile la fede per superare i momenti di difficoltà? Qualche giorno fa, ad un corso un ragazzo mi ha chiesto quale parte ha contribuito la fede in me per ciò che realizzato e quanto la capacità tecnica ed organizzativa. Ho risposto che l’ottanta per cento la fede e la parte restante la volontà e la capacità organizzativa. La fede è prevalente! Parlo da sempre di Cristoterapia. Non a caso, a Capri mi hanno dato un premio per la Cristoterapia. Erano tutti direttori di giornali importanti che attribuivano a questa teoria una grande importanza. Addirittura, la fede con i suoi anticorpi psicologici e spirituali ,aiuta una persona ad uscire dalle situazioni più difficili come le malattie e la salute in genere. Secondo Lei, che cosa rappresenta la droga? Senza dubbio: la morte!

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