IL GLOSSARIO di Legambiente

IL GLOSSARIO di Legambiente.

Per cercare di capire qualcosa di più dell’ecologia….  

ABITANTI EQUIVALENTI: rispetto agli scarichi fognari, esprimono, oltre agli scarichi civili, anche quelli di origine industriale o zootecnica.   ACQUE BIANCHE: acque meteoriche raccolte in fognatura dalle caditoie stradali e dalle grondaie.   ACQUE METEORICHE: acque piovane.   ACQUE NERE: acque che vengono convogliate in fognatura dopo il loro uso in abitazioni private,edifici pubblici, servizi igienici industriali, ecc.   ACQUIFERO: corpo roccioso o sedimentario poroso in grado di contenere acqua libera (acqua in grado di muoversi con la sola azione della forza di gravità).   AGENDA21 LOCALE: è un processo di miglioramento volontario promosso a livello locale. Agenda, in quanto si annotano le cose da fare; Locale, in quanto viene definita in un contesto definito, agli attori che vi operano; 21 è il secolo che si apre e nel quale il documento, le azioni che lo hanno generato e che ne deriveranno, produrranno i loro effetti. Il Processo di A21L prevede sette passi fondamentali: l'attivazione del Forum, la consultazione permanente, la definizione degli obiettivi, la redazione del Rapporto sullo Stato dell'Ambiente, il Piano d'Azione Ambientale, l’attuazione e il monitoraggio.   AGRICOLTURA BIOLOGICA: è un metodo di produzione agricola che sviluppa l’approccio sistemico all’azienda agricola, vista come un essere vivente dove i vari apparati (suolo, colture, ciclo della sostanza organica, allevamenti, ambiente naturale, flora e fauna) sono funzionalmente legati ed interagenti. L’Agricoltura biologica è un sistema sostenibile che si basa sull’utilizzo di prodotti e processi presenti in natura, riducendo drasticamente l'impiego di inputs esterni attraverso l'esclusione di fertilizzanti, pesticidi e medicinali chimici di sintesi.   APPELLO DI HANNOVER: Le autorità locali riunite alla 3° Conferenza Europea sulle Città e Comuni Sostenibili di Hannover nel 2000, hanno sviluppato "l'Appello di Hannover". La sottoscrizione dell'appello lega le amministrazioni locali a riconoscersi nei principi di sviluppo sostenibile, di giustizia ed equità economico- sociale, di rispetto delle diversità e di integrazione sociale. L'appello si rivolge alla comunità internazionale, alle istituzioni europee, alle amministrazioni locali ed a tutti i possibili attori dei processi economici e decisionali di ciascuna comunità, affinché tutti si impegnino a realizzare i principi sottoscritti ed a promuovere i processi di Agenda 21 Locale.   ASSE PRIORITARIO: Ciascuna delle priorità strategiche inserite in un quadro comunitario di sostegno o in un intervento, cui si accompagnano una partecipazione dei fondi e degli altri strumenti finanziari e le corrispondenti risorse finanziarie dello Stato membro, nonché una serie di obiettivi specifici.   BACINO E SOTTOBACINO (IMBRIFERO): territorio all'interno del quale le acque meteoriche vengono allontanate da un determinato corso d'acqua (naturale o artificiale) o da un suo affluente.   BIOGAS: è il prodotto gassoso della fermentazione anaerobica dei rifiuti, costituito da metano e moltissime altre impurità, che gli assegnano il tipico odore disgustoso.   CARATTERISTICHE IDROLOGICHE: insieme degli elementi che caratterizzano il regime idraulico di un corso d'acqua, ad esempio: portata, piene, livelli idrometrici, ecc.   CARTA DI AALBORG: La Carta di Aalborg è stata approvata dai partecipanti alla conferenza europea sulle città sostenibili, che si è svolta ad Aalborg, Danimarca, dal 24 al 27 maggio 1994. Con la firma della Carta le città e le regioni europee si impegnano ad attuare l'Agenda 21 a livello locale e ad realizzare piani d'azione a lungo termine per uno sviluppo durevole e sostenibile.   CARTA DI FERRARA: La Carta di Ferrara, sottoscritta dalle amministrazioni pubbliche italiane riunite a Ferrara il 29 aprile 1999, rappresenta l'atto costitutivo del Coordinamento Agende 21 Locali Italiane, con lo scopo di promuovere i processi di Agenda 21 Locale in Italia e di dare un contributo italiano al movimento internazionale di Agenda 21.   C.E.A. (CENTRO DI EDUCAZIONE AMBIENTALE): struttura che svolge prevalentemente attività di informazione, formazione ed educazione ambientale sui temi propri della tutela e della salvaguardia ambientale mediante personale qualificato e, più in generale,promuove percorsi di  sviluppo sostenibile.   COMPLEMENTO DI PROGRAMMAZIONE: documento di attuazione della strategia e degli assi prioritari d’intervento del Programma Operativo, contenente gli elementi dettagliati a livello di misure.   COMPOSTAGGIO: ciclo di trattamento delle sostanze organiche attraverso le funzioni metaboliche di opportuni microrganismi in grado di semplificarne la struttura molecolare aiutandone l’assimilazione da parte di organismi vegetali.   CONCENTRAZIONE: entità di una sostanza contenuta in una miscela.   CONTABILITÁ AMBIENTALE: materia adottata sia a livello macroeconomico (con riferimento ad un livello territoriale sia nazionale che sub - nazionale), che aziendale, sviluppata sia in termini fisici che monetari. Essa specifica innanzitutto gli elementi che descrivono l’influenza reciproca tra economia ed ambiente ed le relazioni causa effetto tra questi; in secondo luogo, definisce i sistemi di classificazione delle relative informazioni significative.   CONTO ENERGIA: forma di finanziamento per coloro (sia privati che aziende) investono una parte dei propri capitali per la produzione energetica da fonti rinnovabili. Il surplus viene pagato secondo delle tabelle prestabilite. E’ un buon incentivo per chi vuole cercare l’efficienza energetica.   CONTRATTI D’AREA: sono programmi, insieme ai Patti Territoriali, finalizzati ad accelerare lo sviluppo e la creazione di attività produttive, in territori interessati da gravi crisi industriali ed occupazionali. L’impulso del contratto d’area, avviene d’intesa con le rappresentanze dei lavoratori e dei datori di lavoro ed è comunicata alle regioni. Per la conduzione di questo strumento di programmazione negoziata si individua il responsabile del coordinamento e della verifica dell’attività.   CORRIDOIO ECOLOGICO: fascia o porzione di zona con forti caratteri di naturalità che consente la migrazione, lo spostamento o la diffusione delle specie animali e vegetali criterio cronologico: parametro che utilizza i tempi di arrivo alla captazione di un inquinante e con il quale si definiscono le fasce di rispetto e tutela dei pozzi per il prelievo dell'acqua destinata al consumo umano.   DIRETTIVA HABITAT: la Direttiva 92/43/CE del Consiglio del 21 maggio 1992 cosiddetta Direttiva Habitat, pertinente alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche; norma le procedure per la realizzazione del progetto di rete ecologica Natura 2000. La Direttiva 92/43/CE è stata afferrata nel 1997 con il D.P.R. 8 settembre  1997 n. 357 (pubblicato sulla G.U. serie generale n. 248 del 23 ottobre 1997. La Direttiva, ammessa nel 1992, anno del vertice di Rio de Janeiro sull'ambiente e lo sviluppo, ritrae il principale atto legislativo comunitario a favore della conservazione della biodiversità sul territorio europeo.   DIRETTIVA UCCELLI: è del 1979 infatti un'altra importante direttiva, che rimane in vigore e si integra all'interno delle previsioni della direttiva Habitat, la cosiddetta direttiva "Uccelli" (79/409/CE, concernente la conservazione degli uccelli selvatici). Anche questa avverte da una parte una serie di azioni per la conservazione di numerose specie di uccelli, indicate negli allegati della direttiva stessa, e dall'altra l'individuazione da parte degli Stati membri dell'Unione di aree da destinarsi alla loro conservazione, le cosiddette Zone di Protezione Speciale (ZPS).   DPSIR (DRIVING FORCES PRESSURE STATE IMPACT RESPONSE): Modello di contabilità ambientale utilizzato per la prima volta dall’OCSE nel 1995; basato su Determinanti, Pressioni, Stati, Impatti, Reazioni, mette in evidenza la sequenza causale esistente tra azioni antropiche (Pressioni), gli effetti sulle condizioni ambientali (Stato) individuati dal consumo e  depauperamento delle risorse e le risposte della società per mitigare gli impatti ambientali (Risposte).   EDUCAZIONE: il complesso dei processi e degli effetti della formazione umana,in sintesi, fondato nel proporre e nell’apprendere complessi di conoscenze, attitudini, comportamenti e pratiche.   EDUCAZIONE AMBIENTALE: processo educativo orientato ad approfondire le conoscenze delle interazioni uomo – ambiente utilizzando una prospettiva interdisciplinare e un approccio problematico e nella ricerca di soluzioni degli aspetti rilevanti e critici che derivano da tali interazioni,visti in chiave della sostenibilità ambientale.   EMISSIONE: emanazione da parte di una sorgente di materiale (inquinante) o, a seconda dei casi, la sorgente stessa di inquinamento.   ENERGIE RINNOVABILI: energie il cui sfruttamento non influenza la capacità dell'ecosistema di renderle nuovamente disponibili all'utilizzo (nella fattispecie: eolica, solare, da biomasse, dai movimenti di marea, dal risparmio energetico etc.).   EOLICO: tecnologia in grado di sfruttare l’energia posseduta dal vento per produrrà energia elettrica, tramite l’utilizzo di aereogeneratori, le cd. pale eoliche.   FORUM: gli attori locali (soggetti pubblici, privati e associativi) informano tra loro all'interno di un Forum che ha il compito di orientare il processo di elaborazione dell'Agenda 21 e monitorarne l'applicazione. Il Forum presume sempre un assemblea plenaria (generalmente annuale o semestrale) che ha il compito di ampliare al massimo la comunicazione l’evoluzione degli indirizzi generali dell’Agenda 21. Il Forum può decidere la costituzione di tavoli di lavoro più ristretti, che hanno il compito di discutere tematiche specifiche per dare maggiore concretezza alle linee generali indicate dalle assemblee plenarie.   FALDA ACQUIFERA: acqua contenuta all'interno di una determinata porzione di sottosuolo (acquifero).   FORZA LAVORO: contengono le persone occupate e le persone in cerca di occupazione dai 15 anni. ai 60 anni.   FOTOVOLTAICO: tecnologia in grado di captare e convertire l'energia solare incidente su di una superficie direttamente in energia elettrica.   GREEN PUBLIC PROCUREMENT (GPP): acquisto,da parte della Pubblica Amministrazione di prodotti a ridotto impatto ambientale con il duplice scopo di: persuadere le imprese a produrre beni con migliori prestazioni ambientali ed essere di esempio per tutti i cittadini consumatori indirizzandoli verso produzioni ambientalmente sostenibili   HABITAT: dimora di una specie vegetale o animale,considerata particolarmente in relazione a tutti i fattori ambientali che la influenzano ornitofauna:l'insieme degli uccelli di un determinato territorio.   INDICATORI AMBIENTALI: gli indicatori sono ormai strumenti sempre più utilizzati nelle relazioni ambientali a carattere internazionale e nazionale. L’indicatore si attribuisce ad un principio o una specie (chimica, fisica o biologica) avente una stretta relazione con un elemento ambientale, in grado di fornire informazioni sulle caratteristiche dell’evento nella sua globalità, nonostante ne riproduci solo una parte. Funzione principale dell’indicatore è la riproduzione sintetica dei problemi indagati in modo, però, da conservare il contenuto informativo dell’analisi.  La generale tendenza a livello internazionale è quella di ordinare gli indicatori in base allo schema Pressione Stato Risposta (PSR), che si basa sul concetto di causa/effetto e prevede lo sviluppo di una serie di indicatori ambientali suddivisi in: - indicatori di pressione ambientale: le diverse attività umane che costituiscono fonti di pressione sui vari comparti ambientali; - indicatori di stato: la qualità dell’ambiente attuale e le sue trasformazioni; - indicatori di risposta: si riferiscono alle misure prese dalla società per migliorare lo stato dell’ambiente. Nella pubblicazione si è fatto riferimento alla variazione al modello PSR introdotta nel 1995 dall’Agenzia Europea per l’Ambiente (EEA), denominata DPSIR (Driving force-Pressure- State-Impact-Response). Il modello DPSIR ha ampliato lo schema degli indicatori aggiungendo: - indicatori di cause primarie (driving force): i settori economici e le attività umane che inducono le pressioni ambientali; - indicatori di impatto (impact), che descrivono gli effetti sull’ecosistema e sulla salute umana derivanti dai fattori di pressione ambientale.   INDICE DI DIPENDENZA: rapporto percentuale avente a numeratore la somma tra la popolazione con meno di 14 anni e quella di 65 anni e più e a denominatore la popolazione in età da 14 a 64 anni.   INDICE DI VECCHIAIA: rapporto percentuale tra la popolazione di 65 anni e più e quella con meno di 14 anni.   IDROGEOLOGIA: studio degli elementi che caratterizzano le acque sotterranee.   IMPATTO AMBIENTALE: conseguenze positive o negative sull’ambiente che possono determinare modifiche nello Stato dell’ambiente.   INDICATORE ED INDICE: un indicatore fornisce una misurazione quantitativa di un elemento ritenuto significativo nel monitoraggio e valutazione di un intervento. Un indicatore può essere: - semplice, se fornisce informazioni basiche; - indicatore derivato o indice, ottenuto da un rapporto tra due indicatori semplici; - composto, ottenuto dalla somma ponderata di un numero di indicatori semplici o derivati.   INFORMAZIONE: contenuto di un messaggio. Con tale significato il termine viene utilizzato nella scienza che studia i canali di trasmissione dei messaggi. Su questo concetto si è rapidamente sviluppata la teoria dell’informazione, secondo la quale il concetto viene esteso anche al contenuto culturale, tecnico, energetico, progettuale di un dato oggetto sia esso un manufatto, un combustibile o prodotto dell’intelletto umano. I concetti di ENTROPIA e di informazione vengono così messi in relazione in base alla loro analogia: come un messaggio degradato ha un minore contenuto informativo, così un’energia degradata ha un minore capacità di trasformarsi in lavoro utile.   L.E.A. (LABORATORIO PER L’EDUCAZIONE AMBIENTALE): struttura che svolge attività di promozione, organizzazione, realizzazione di iniziative, campagne di informazione, educazione e formazione d’interesse ambientale.   LIVELLO DI ALLARME: concentrazione di inquinante atmosferico che determina lo stato di allarme.   LIVELLO DI ATTENZIONE: concentrazione di inquinante atmosferico che determina lo stato di attenzione. Questa situazione determina l’ inquinamento atmosferico che, se permane determina il rischio che si raggiunga lo stato di allarme.   MORFOLOGIA: in geologia, lo studio delle forme del terreno e la loro origine.   MISURA: l’unità base per la gestione di un programma, che consiste in un insieme di progetti simili e in un budget predefinito”. Nell’ambito del regolamento comunitario 1260/99 recante disposizioni generali sui fondi strutturali comunitari: “Lo strumento tramite il quale un asse prioritario trova attuazione su un arco di tempo pluriennale e che consente il finanziamento delle operazioni. Ogni regime d’aiuto ai sensi dell’art. 87 del trattato e ogni concessione di aiuti da parte di organismi designati dagli Stati membri, oppure qualsiasi categoria dei suddetti aiuti o concessioni o una loro combinazione che abbia la stessa finalità sono definiti come misura.   NATURA 2000: è il progetto che l'Unione Europea sta realizzando per "contribuire a salvaguardare la biodiversità mediante la conservazione di habitat naturali, nonché  della flora e della fauna selvatiche nel territorio europeo degli Stati membri" al quale si applica il trattato U.E. La rete ecologica Natura 2000 è la rete europea di aree contenenti habitat naturali e seminaturali, habitat di specie e specie di particolare valore biologico ed a rischio di estinzione. La Direttiva Comunitaria 92/43/CE, relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche (cosiddetta “Direttiva Habitat”), disciplina le procedure per la costituzione di tale rete. Entro il 2004, l’Italia, come la maggior parte degli Stati membri, dovrà designare le Zone Speciali di Conservazione (Z.S.C.) che costituiranno la Rete Natura 2000, individuandole tra i pS.I.C. la cui importanza sia stata riconosciuta e validata dalla Commissione e dagli stessi Stati membri mediante l'inserimento in un elenco definitivo. Fanno già parte della rete ecologica Natura 2000 le Zone di Protezione Speciale (Z.P.S.), designate dagli Stati membri ai sensi della Direttiva Comunitaria 79/409/CE concernente la conservazione degli uccelli selvatici, cosiddetta "Direttiva Uccelli".   NITRATI: forma ossidata dell'Azoto.   OCCUPATI: sono le persone che  hanno dichiarato di possedere un’occupazione o coloro che hanno indicato una condizione diversa da quella di occupato ma che hanno effettuato almeno un’ora di lavoro nella settimana in cui è avvenuta l’intervista.   PAESAGGIO: nozione intuitiva risultato di un particolare ambiente fisico più o meno diversificato sul quale si adatta la vegetazione ed eventualmente anche una moderata presenza umana; scenario naturale visto in uno spazio aperto; il paesaggio agrario per Sereni (1961) viene concepito come una realtà in continuo divenire, determinata dalle condizioni sociali, economiche e culturali della popolazione.   PARCHI NATURALI NAZIONALI: sono costituiti da aree terrestri, fluviali, lacuali o marine che contengono uno o più ecosistemi intatti o anche parzialmente alterati da interventi antropici, una o più formazioni fisiche, geologiche, geomorfologiche, biologiche, di rilievo internazionale o nazionale per valori naturalistici, scientifici, estetici, culturali, educativi e ricreativi tali da richiedere l'intervento dello Stato ai fini della loro conservazione per le generazioni presenti e future.   PARCHI NATURALI REGIONALI E INTERREGIONALI: sono costituiti da aree terrestri, fluviali, lacuali ed eventualmente da tratti di mare prospicienti la costa, di valore naturalistico e ambientale, che costituiscono, nell'ambito di una o più regioni limitrofe, un sistema omogeneo, individuato dagli assetti naturalistici dei luoghi, dai valori paesaggistici e artistici e dalle tradizioni culturali delle popolazioni locali.   PARTECIPAZIONE: Si può parlare, a nostro avviso, di partecipazione in riferimento a tutti quei processi in cui il coinvolgimento dei soggetti protagonisti non si gioca su un piano formale e mediato (si pensi, ad es., a sessioni informative, consultive o concertative a cui partecipano attori collettivi in rappresentanza di platee anche assai vaste di soggetti individuali), quanto su un piano di attivazione personale profonda (nel processo ciascuno cambia, apprende). Sistema IN.F.E.A. – Sistema Nazionale di Informazione, Formazione ed Educazione Ambientale – sistema che promuove, attraverso l’apporto di diversi soggetti, una serie di iniziative coordinate in una strategia unitaria volta a rafforzare le conoscenze specifiche sulle tematiche ambientali.   PATTO TERRITORIALE: Pacchetto di progetti finalizzati allo sviluppo di un’area depressa del territorio nazionale che essendo promosso dai soggetti che operano in ambito locale, realizzano lo strumento di concertazione locale dello sviluppo. Fra i soggetti sottoscrittori, intervengono: gli enti locali ed altri soggetti operanti a livello locale; le rappresentanze locali delle categorie imprenditoriali e dei lavoratori, interessate; i soggetti privati. Sottoscrivono i Patti i promotori, ma anche: la regione o la provincia autonoma nel cui territorio devono attuarsi gli interventi; le banche e le finanziarie regionali; i consorzi di sviluppo industriale.   PERSONE IN CERCA DI OCCUPAZIONE (DISOCCUPATI): coloro che non si dichiarano occupate, hanno effettuato almeno un’azione di ricerca di lavoro nei 30 giorni precedenti l’intervista e sono disponibili ad accettare un lavoro che venga proposto entro due settimane (definizione ISTAT)   PIANO D’AZIONE: individuati in modo consensuale gli obiettivi, il Forum approva un Piano d’Azione, che include le scadenze temporali e gli impegni che ciascun attore si obbliga a garantire al fine di realizzare politiche ambientali integrate e concertate.   PIANO D'AZIONE DI LISBONA: “Dalla Carta all'Azione" è il documento prodotto dalla Seconda Conferenza Europea sulle Città Sostenibili del 6-8 Ottobre 1996 a Lisbona. E’ un aggiornamento della Carta di Aalborg a partire dalle prime esperienze di Agenda 21 Locale realizzate e dai primi risultati concreti ottenuti. P.I.T. (Progetti Integrati Territoriali): Progetti finalizzati al raggiungimento – in una limitata porzione di territorio che presenta problemi e potenzialità omogenei – di un comune obiettivo specifico, attraverso la realizzazione di una pluralità di interventi finanziabili nell’ambito di diverse misure contenute nel P.O.R. e con risorse provenienti dai vari fondi comunitari, ad esclusione del Turismo e dei Beni Culturali. P.I.S. (Progetti Integrati Settoriali): Progetti finalizzati al conseguimento di un comune obiettivo specifico, attraverso la realizzazione di interventi che permettano di valorizzare e potenziare le sinergie e le interdipendenze tra settori del Turismo e dei Beni Culturali con le risorse immateriali (ambiente, cultura, risorse umane). P.O.R. (Programmi Operativi Regionali): Il documento approvato dalla Commissione Europea ai fini dell'attuazione del quadro comunitario di sostegno, composto di un insieme coerente di assi prioritari articolati in misure pluriennali, per la realizzazione del quale è possibile far ricorso ad uno o più fondi e ad uno o più degli altri strumenti finanziari esistenti, nonché alla BEI; si definisce programma operativo integrato un programma operativo il cui finanziamento è assicurato da più fondi. Il P.O.R. Puglia 2000-2006 è stato approvato dalla Commissione Europea con Decisione C(2000) n. 2349 dell’8.8.2000.   PRESSIONE: Il risultato dell’esercizio di attività antropiche sull’ambiente. Viene riferita attraverso specifici indicatori di pressione, classificati sulla base dei temi ambientali proposti dalla UE nell’ambito del Progetto ESEPI (vedere voce Tema ambientale).   PROGETTAZIONE PARTECIPATA: È un processo volto a costruire significati partecipati e realizzati, che procede se tutti diventano attori attivi, partecipando alla definizione di tutte le parti del progetto: dalla messa a punto di linguaggi e criteri di lettura della realtà e dalla definizione di ciò che costituisce la situazione-problema, alla messa a punto di strategie per risolverlo o per trovare un modo comune per gestirlo; dall’applicazione delle decisioni alla valutazione dei risultati ottenuti.   P.R.G. (Piano Regolatore Generale) – oggi P.U.G. (Piano Urbanistico Generale): è lo strumento fondamentale per la pianificazione del territorio e delle sue trasformazioni da parte delle Amministrazioni Comunali. Deve rispettare le leggi urbanistiche nazionali e regionali e recepire indirizzi e direttive degli strumenti urbanistici sovraordinati, quali i Piani regionali e provinciali.   P.T.C.P. (Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale): Assume l’efficacia di piano di settore nell’ambito delle materie inerenti la protezione della natura, la tutela dell’ambiente, delle acque, della difesa del suolo, delle bellezze naturali, a condizione che la definizione delle relative disposizioni avvenga nella forma di intese fra la Provincia e le Amministrazioni, anche statali, competenti. In mancanza dell’intesa di cui prima, i piani di settore conservano il valore e gli effetti a essi assegnati dalla rispettiva normativa nazionale e regionale. Viene adottato dal Consiglio Provinciale, in conformità ed in attuazione del DRAG (Documento regionale di assetto generale) del territorio.   P.S.S.E. (Piano di Sviluppo Socio-Economico): costituisce l’asse portante dell’attività istituzionale delle Comunità Montane e definisce gli obiettivi principali che si pone l’ente montano per perseguire correttamente le proprie finalità strutturali.   QCS (“Quadro Comunitario di Sostegno): per le Regioni Italiane dell’obiettivo 1 2000- 2006”): documento approvato il 1° agosto 2000 dalla Commissione Europea, d’intesa con lo Stato membro interessato, sulla base della valutazione del piano presentato dallo Stato membro e contenente la strategia e le priorità d’azione dei fondi e dello Stato membro, i relativi obiettivi specifici, la partecipazione dei fondi e le altre risorse finanziarie. Tale documento è articolato in assi prioritari ed è attuato tramite uno o più programmi operativi.   RECAPITO: indirizzo finale di un corso d'acqua o di un collettore fognario.   RELAZIONE SULLO STATO DELL'AMBIENTE: è uno strumento di informazione e di sensibilizzazione ambientale - soprattutto se integrato nelle componenti sociali e economiche - rappresenta la base di riferimento per la pianificazione sostenibile del territorio e per la necessaria attività di monitoraggio dei risultati.   REPORTING AMBIENTALE: conoscenza dello stato dell'ambiente locale, delle cause del suo deterioramento e delle azioni correttive da intraprendere   RISPOSTA: Politiche ambientali che la società mette in atto per ridurre o riparare il danno ambientale. Ai fini progettuali esse possono essere lette utilizzando cinque chiavi di lettura: fonte di finanziamento, motivazione, finalità, obiettivo, natura.   RSU (Rifiuti Solidi Urbani): Si tratta di rifiuti prodotti dalle utenze domestiche e dalle altre attività industriali, artigianali, commerciali, e di servizio che, in relazione alle caratteristiche di qualità e quantità dei rifiuti prodotti, sono state assimilate ai rifiuti domestici attraverso l'apposito Regolamento Comunale dei servizi di gestione dei rifiuti urbani, nonché dei rifiuti vegetali prodotti in aree di verde pubblico e privato e dei rifiuti derivanti dalla spazzamento delle strade e dalla pulizia delle aree pubbliche o aperte all' uso pubblico.   S.A.T.: superficie agricola totale equivale alla superficie coltivabile di un'azienda o di un territorio.   S.A.U.: superficie agricola utile corrisponde alla superficie effettivamente coltivata di un territorio.   SIC (Siti di Importanza Comunitaria): designate ai sensi della direttiva 92/43/CE, sono costituite da aree naturali, geograficamente definite e con superficie delimitata, che: contengono zone terrestri o acquatiche che si distinguono grazie alle loro caratteristiche geografiche, abiotiche e biotiche, naturali o seminaturali (habitat naturali) e che contribuiscono in modo significativo a conservare, o ripristinare, un tipo di habitat naturale o una specie della flora e della fauna selvatiche di cui all'allegato I e II della direttiva 92/43/CE, relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche in uno stato soddisfacente a tutelare la diversità biologica nella regione paleartica mediante la  protezione degli ambienti alpino, appenninico e mediterraneo. I SIC sono designati dallo Stato mediante un atto regolamentare, amministrativo e/o contrattuale e nelle quali siano applicate le misure di conservazione necessarie al mantenimento o al ripristino, in uno stato di conservazione soddisfacente, degli habitat naturali e/o delle popolazioni delle specie per cui l'area naturale è designata.   S.I.T. (Sistema Informativo Territoriale): si associano correntemente a questo termine molte fattispecie. In generale si tratta di un insieme di archivi, sia geometrici che descrittivi, il  più esteso possibile, che comprende informazioni descrittive di fenomeni territoriali o comunque riferibili al territorio. La stragrande maggioranza del patrimonio informativo di un Comune (anagrafe, autorizzazioni, licenze, utenze, ecc.) è potenzialmente parte di un Sistema Informativo Territoriale.   SOLARE TERMICO: Tecnologia in grado di captare e convertire l’energia solare incidente su di una superficie in energia termica trasmessa ad un fluido (generalmente acqua).     SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE: “Sostenibilità a livello ambientale significa conservare il capitale naturale. Ne consegue che il tasso di consumo delle risorse materiali rinnovabili, di quelle idriche e di quelle energetiche non deve eccedere il tasso di ricostituzione rispettivamente assicurato dai sistemi naturali e che il tasso di consumo delle risorse non rinnovabili non superi il tasso di sostituzione delle risorse rinnovabili sostenibili. Sostenibilità dal punto di vista ambientale significa anche che il tasso di emissione degli inquinanti non deve superare la capacità dell'atmosfera, dell'acqua e del suolo di assorbire e trasformare tali sostanze”. “Inoltre, la sostenibilità dal punto di vista ambientale implica la conservazione della biodiversità, della salute umana e delle qualità dell'atmosfera, dell'acqua e dei suoli a livelli sufficienti a sostenere nel tempo la vita e il benessere degli esseri umani nonché degli animali e dei vegetali”.   STAKEHOLDER: ogni soggetto o categoria di soggetti portatori di un interesse di qualsiasi natura (economico, politico, ideologico) nei confronti della realizzazione (o della "non realizzazione") del progetto.   STATO: La condizione delle risorse naturali sia in termini di quantità che di qualità. Viene espressa attraverso specifici indicatori di stato.   STATO DI ALLARME: è una situazione di inquinamento atmosferico suscettibile A stabilire una condizione di rischio ambientale e sanitario.   STRATIGRAFIA: successione verticale delle litologie.   SUBSIDENZA: abbassamento del suolo per diminuzione di volume dei sedimenti.   SVILUPPO SOSTENIBILE: Nel 1987 la Commissione Mondiale per l’Ambiente e lo Sviluppo fissa nel Rapporto Brundtland la definizione di sviluppo sostenibile inteso come “sviluppo che risponda alle necessità del presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare le proprie”. Si assume per la prima volta che lo sviluppo economico deve essere necessariamente coniugato alla tutela ambientale e s’introduce il principio di equità  intergenerazionale, così come, quindici anni prima, veniva prospettato nella Conferenza delle Nazioni Unite a Stoccolma. Lo sviluppo sostenibile diviene condizione necessaria affinché non sia irrimediabilmente intaccato il patrimonio di risorse naturali, con implicazione dirette per le prospettive di sviluppo.   TEP: Tonnellate di petrolio equivalente (unità di misura di energia) pari a 10 milioni di Kcal.   TETTONICA: studio delle relazioni esistenti fra le masse rocciose di una regione.   TOPOGRAFIA: Andamento plano-altimetrico  del terreno.   VALORE LIMITE DI QUALITÀ: limite massimo di accettabilità delle concentrazioni e limite massimo di esposizione relativo a inquinanti  nell'ambiente esterno.   V.A.S. (Valutazione Ambientale Strategica): Introdotta con la Direttiva Comunitaria 2001/42/CE viene definita nel Manuale per la Valutazione Ambientale dell’U.E. come “Il processo sistematico inteso a valutare le conseguenze sul piano ambientale delle azioni proposte – politiche, piani o iniziative nell’ambito di programmi – ai fini di garantire che tali conseguenze siano incluse a tutti gli effetti e affrontate in modo adeguato fin dalle prime fasi del processo decisionale, sullo stesso piano delle considerazioni di ordine economico e sociale”.  ZPS (Zone di Protezione Speciale): designate ai sensi della direttiva 79/409/CE, sono costituite da territori idonei per estensione e/o localizzazione geografica alla conservazione delle specie di uccelli di cui all'allegato I della direttiva citata, concernente la conservazione degli uccelli selvatici.

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