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Lettera festa dell'albero 2015-2016

 

 

 

Alle scuole di ogni ordine e grado, Associazioni, gruppi e parrocchie.

Oggetto: Campagna Festa dell’Albero 2015-2016- L’Albero che amo- Adesione.

“Solo se riusciremo a vedere l’universo come un tutt’uno in cui ogni parte riflette la totalità e in cui la grande bellezza sta nella sua diversità, cominceremo a capire chi siamo e dove stiamo.”

Tiziano Terzani

Gentili Dirigenti, Docenti, Presidenti, Sacerdoti, Comunità,

l’anno che volge al termine ha visto due momenti importanti: la presentazione dell’enciclica di papa Francesco “Laudato sii” e il prossimo avvenimento sarà il più COP 21 i primi giorni di dicembre a Parigi. Basandosi sul lavoro per tutto l'anno di Azioni per il clima e il Programma per l'Ambiente delle Nazioni Unite, la due giorni del forum riunirà i partecipanti intersettoriali da parte delle imprese, del governo, della finanza, delle Nazioni Unite, delle ONG e della società civile per creare un'opportunità unica per rafforzare e promuovere l'innovazione del business, guidando l’economia di scala verso la green economy emergente. La Legambiente, tra le varie campagne che pianifica nel corso dell’anno, organizza la Festa dell’Albero. Dalle città alle aree rurali, racconteremo, attraverso gli alberi, le mutazioni in atto che, in pochi decenni, hanno messo in crisi la politica globale, soprattutto sul fronte della lotta ai cambiamenti climatici. L’albero è il testimone d’eccellenza nel racconto delle mutazioni ambientali che hanno determinato, ovunque, grandi catastrofi con terribili conseguenze per l’ambiente, le specie animali e l’uomo. Dai profughi ambientali delle isole di Tuvalu e Kiribati, fino agli orsi e ai pinguini del polo; e ancora i cittadini delle regioni italiane colpiti dalle devastanti alluvioni negli ultimi tempi. L’albero diventa, dunque, il simbolo della lotta ai cambiamenti climatici e, altresì, della difesa del territorio e delle specie che lo abitano. La Festa dell’Albero 2015 sarà l’occasione per ricordare a tutti il nostro formidabile alleato, forte ma, al contempo, indifeso. Ogni realtà di base nella sua struttura peculiare può dare dal basso il proprio contributo sensibilizzando il proprio contesto sociale con la massima libertà: un momento di riflessione, un percorso didattico ed educativo può essere veramente utile. Quest’anno abbiamo deciso di intitolare la campagna: ”L’albero che amo” . Le realtà sociali che decideranno di aderire dovranno comunicarlo quanto prima, via email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo., compilando il form qui sotto allegato. Dopo aver ricevuto le adesioni elaboreremo un articolato programma itinerante che si svilupperà fino alla fine del mese di gennaio 2016, che sarà comunicato anche ai Media, mediante il nostro sito www.legambientecorato.it e i social network. Il giorno verrà confermato via telefono e/o via mail. L’evento non ha alcun costo economico. Abbiamo bisogno del vostro aiuto concreto per diffondere una cultura di rispetto e gratitudine verso questi infaticabili polmoni verdi del Pianeta: predisponete nel vostro giardino o aiuola la fossa dove raccontate con una foto il significato degli alberi nelle vostre vite. Un albero a cui siete particolarmente legati, che avete salvato dall'abbattimento, che abbracciate per sentirvi meglio, che è stato piantato quando siete nati, che sta lì da sempre, che da oggi proteggerete...

Siamo, in ogni caso, disponibili per ogni eventuale chiarimento.

http://www.legambientecorato.it/index.php/866-festa-dell-albero-2015-2016

Piante disponibili: alloro (esaurito), carrubo, fico, maggiociondolo, noce, pittosporo, quercia sughera, acacia, acero, agrifoglio, cedro deodara, melograno,felce(esaurita), ginestra comune(esaurita) e di Spagna,ginepro (esaurito) ligustrino e ligustro, pioppo cipressino, robinia,salice(esaurita), tamerice.

Saluti verdi.

Giuseppe De Leo Presidente del Circolo

 

Corato,16/11/2015  Per Contatti: Giuseppe De Leo:346263936; Giuseppe Faretra: 3287053637

 

 

Scheda di adesione

Nome della realtà sociale_______________________________________________________________________________________________________ Via__________________________ Città____________________ recapiti telefonici __________________________________________________ Referente:_________________________________ recapito referente__________________________________________________________________ email____________________________________________________________Sito Web:_________________________________________________ Con la presente intendiamo partecipare alla Festa dell’Albero 2015-2016 dal titolo “L’albero che amo” .

Date proposte (almeno tre)____________________________________________________________________________________________________

Essenze richieste ( non sono vincolanti, dipende dalle disponibilità)_____________________________________________________________________

Che tipo di attività – manifestazione s’intende organizzare ? _canti _ drammatizzazioni e poesie _ riflessioni _ attività didattiche ed educative_(altro- specificare)________________________________________

Legambiente –circolo di Corato- comunicherà la conferma dell’adesione via telefono e/o email, prendendo accordi definitivi. Chi aderisce s’impegna a mettere a dimora le essenze anche predisponendo le buche e richiudendole.

Data ____________                                   Firma del referente o rappresentante 

 

 

 

Murgia a rischio

Murgia a rischio

E’ possibile un deposito di scorie nucleari

Dopo averci provato e riprovato nel promuovere l’energia nucleare ed averci visto attivi, come Legambiente nei comitati in tutte le parti di Italia per il No nei due referendum nel 1987 e nel 2011 ancora, ci ritroviamo a doverci mobilitare per difendere il nostro territorio dalle scorie radioattive di centrali italiane mai attivate e in fase di dismissione da circa trenta anni.

 Di nuovo ci risiamo, dopo anni di battaglie, tra l’altro, fra le pastoie della nascita dell’Ente parco, la prima gestione di un soggetto che tardava a partire, la Murgia torna all’attenzione il territorio visto che l'Altopiano murgiano è la residenza del Parco Nazionale della Murgia, parco rurale, dove sono presenti varie attività produttive e non dimentichiamo tutti i vincoli esistenti Sic e Zps rinvenienti dalla rete Natura 2000. La Murgia potrebbe diventare un possibile luogo di deposito di scorie nucleari in un’area racchiusa tra la Puglia e la Basilicata, secondo indiscrezioni, riterrebbero tra i possibili siti individuati dalla Società gestione impianti nucleari (Sogin), responsabile della dismissione delle vecchie centrali atomiche e della gestione dei rifiuti radioattivi, e dall’Istituto superiore per la protezione ambientale (Ispra). Si prevede solo l'ufficializzazione da parte del Ministero dell’Ambiente della Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee (Cnapi) ad ospitare il deposito nazionale, cioè la lista dei siti tra i quali verrà scelto la zona che conterrà la più sgradita discarica d’Italia. Poi dovrebbe iniziare lo spinoso e intricato iter per individuare il sito migliore dove creare l’impresa. Purtroppo, l’area murgiana, risulterebbe ancora nell'elenco dei possibili siti canditati. Nell’area predestinata vige un profondo top secret, guarda caso, ma in realtà la mappa era già stata trasmessa a inizio gennaio dalla Sogin, la società di Stato responsabile dello smantellamento degli impianti nucleari italiani e della gestione dei rifiuti radioattivi. Ad aprile, però, l'iter è stato frenato nei Ministeri per non influenzare con la campagna elettorale per evitare feedback elettorali con un esito con curve da montagne russe. Ora, archiviato il voto, l'Ispra, dovrà annunciare le sue osservazioni prima di consegnare tutto il plico ai ministeri competenti. I tecnici, infatti, devono verificare il rispetto della Guida tecnica per la localizzazione (pubblicata già nel giugno 2014) che prevede ben quindici criteri di esclusione delle aree su cui potrà essere realizzato il deposito all'interno di un Parco tecnologico o più esattamente un centro di ricerca. Nello specifico sono da scartare le aree vulcaniche, le località a più di 700 metri sul livello del mare o a una distanza inferiore a 5 chilometri dalla costa, le zone a sismicità elevata, a rischio frane, inondazioni, le zone che fiancheggiano i fiumi e tutte le superfici, dove c'è un pendio maggiore del 10%. Escluse anche le aree naturali protette- la Murgia lo è !- quelle che non siano ad adeguata distanza dai centri abitati, quelle a distanza inferiore di un chilometro da autostrade e strade extraurbane principali e ferrovie. Secondo questi criteri, le regione in cui il deposito potrebbe nascere, sono: Puglia, Lazio, Toscana, Veneto, Basilicata e Marche. Una volta identificata l'area adatta, il Governo garantirebbe di intraprendere un momento di confronto con le comunità locali, se lo dovesse fare come la “Buona scuola” o i silenzi assordanti sul TTIP (Transatlantic trade and investment partnership) stiamo freschi, al fine di scongiurare una seconda Scanzano, dove circa 12 anni fa le comunità locali si mobilitarono contro il Governo Berlusconi per non far arrivare i rifiuti nucleari in Lucania. La dichiarazione di Cesare Veronico, presidente dell’Ente Parco dell’Alta Murgia, non si è fatta attendere. In un post su Facebook, ha scritto:” Come si fa a pensare di localizzare un deposito di scorie radioattive a 2 passi dal Parco Nazionale dell'Alta Murgia, appena premiato dalla Comunità Europea per il lavoro che svolge sul turismo sostenibile e già in lotta contro le esercitazioni a fuoco nel Parco? A breve inizia la Festa del Parco Nazionale con la presenza di Suzanne Vega, Gerry Leonard(chitarrista di Bowie), Caparezza e con tante iniziative. Questo festival sarà interamente dedicato a scongiurare l'ipotesi di scorie nucleari e di ogni tipo di rifiuto sull'Alta Murgia.” Ricordiamo a tutti, che la Murgia ha dato e sta già dando…… Ricordando che i missili Jupiter furono istallati nella Murgia in sette basi di lancio con trenta testate e vi rimasero dal 1958 al 1967. La potenza di ciascun missile era stimata di 100 volte superiore a quella delle bombe sganciate su Hiroshima e Nagasaki. Le basi sono rimaste in attività fino al 1987. L’onorevole Giuseppe D’Ambrosio del Movimento 5 Stelle, aveva, nel corso di un incontro pubblico, circa un anno fa dichiarato che nella Murgia in passato erano stati tombati dei rifiuti di dubbia natura che aveva indicato il pentito Salvatore Annaconia alla commissione antimafia oltre venti anni fa, indicando sulla questione il colpevole silenzio di Giorgio Napolitano, all’epoca Ministro degli Interni, nonché la questione controversa della discarica di Grottelline, sito di interesse naturalistico, ambientale, storico, archeologico e monumentale, in un’area nel territorio di Spinazzola a confine con quello di Poggiorsini. «È impensabile che in un’area di pregio storico come quella di Grottelline possa sorgere una discarica di rifiuti. Basti pensare alla rarità dei reperti trovati che confermano l’importanza di questo sito in tempi passati. Anche le stesse abitazioni rupestri scoperte, risalenti a quasi 10 mila anni fa, sono una rarità perché nella maggior parte dei casi sono state distrutte dagli aratri. Non solo la presenza di grotte, di una chiesa rupestre e dell’intero sito del Neolitico, ma pure la presenza di un problema idrogeologico rende l’area estremamente delicata. A ciò si aggiunge la sua prossimità a costruzioni storiche importanti come il Castello di Garagnone. In virtù di ciò è necessario tutelare un luogo che pure, in seguito al nascere spontaneo di una fitta vegetazione acquatica, nasconde ora una ricca biodiversità... Sarebbe opportuno trovarne uno alternativo che risponda a migliori standard per localizzare impianti per l'interramento dei rifiuti». È questo il commento di Stefano Ciafani, vicepresidente nazionale di Legambiente, in visita a le ‘Grottelline’ già un anno fa, e Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia. Non solo in quell’occasione Legambiente organizzò un convegno sul tema 31 marzo 2014 promuovendo un incontro di mobilitazione contro l’ipotesi di una discarica di rifiuti a Grottelline, un’area di eccezionale valore storico, naturalistico, culturale e archeologico. La Murgia è a rischio attivo nel corso degli ultimi venti anni è stata vessata nel corso degli anni da uno spietramento selvaggio, le questioni sempre aperte delle servitù militari, veramente incompatibili con l’ecosistema parco ed al centro di querelle istituzionali, ha bisogno di una forma di costante rilancio delle proprie peculiarità. Sarebbe auspicabile una determinazione del Consiglio comunale come per il No alle trivellazioni nel mar Adriatico. Auspichiamo che le forze sociali possano riprendere un nuovo percorso per la difesa e la tutela del territorio. Il nostro circolo si rende disponibile a riattivare insieme questo cammino.

Attività in cantiere senza sosta

 

Attività in cantiere senza sosta

Il periodo estivo è una fase di organizzazione del circolo

L’estate per la nostra associazione è un periodo di programmazione delle varie attività  prossime autunnali ed invernali, che caratterizzeranno i nostri impegni, le nostre campagne e il dinamismo socioambientale con cui coinvolgiamo sistematicamente i cittadini e le istituzioni.

Il primo evento pubblico programmato è per il pomeriggio del 17 settembre nel Salone della parrocchia San Gerardo Maiella dibatteremo sul tema: “Legalità, ambiente e rifiuti: riflessioni e testimonianze per una crescita sostenibile”. Nel programma provvisorio hanno già assicurato la loro presenza: don Maurizio Patriciello- parroco Quartiere Verde Caivano –Napoli e Francesco Bartucci - Geologo del Comitato tecnico-scientifico di Legambiente Puglia. Questa manifestazione è organizzata dal nostro circolo insieme alle Commissione cultura e comunicazioni sociali, Commissione Problemi Sociali e Lavoro, Giustizia e Pace, Salvaguardia del Creato, Commissione diocesana per l'ecumenismo e il dialogo interreligioso dell'arcidiocesi di Trani-Barletta Bisceglie Nazaret. A fine settembre in poi è prevista Puliamo il Mondo, a Corato ha superato le venti edizioni, in cui si coinvolgeranno nel corso di varie giornate tutte le fasce di età della nostra città, istituzioni, scuole, associazioni e realtà sociali. Nel frattempo, sta partendo la pianificazione della campagna invernale Festa dell’Albero che ci accompagnerà fino all’inizio del prossimo anno. Stiamo valutando variazioni per le suddette campagne per cercare di migliorale e il periodo estivo permette un’attenta valutazione. Sono in progettazione altre manifestazioni per il venticinquesimo anno del nostro circolo e una nuova campagna locale per la nostra città innovativa. Confidiamo nella collaborazione di tutti perché tutto è possibile realizzare con la fattiva partecipazione di tutti. E’ l’estate per noi di Legambiente è un cantiere aperto per ferie, ma attivi sotto traccia per le altre stagioni. Buona estate a tutti. Tutti gli eventi sono in collaborazione con Rete Attiva - l'interassociativo cittadino composto da sedici realtà sociali di Corato.

Un No per promuovere la sostenibilità

Un No per promuovere la sostenibilità

Il Ttip non sa da fare

Si continua silentemente nelle logiche del profitto illimitato contro la tutela dei diritti inalienabili, sanciti formalmente nelle convenzioni europee e internazionali, vuol dire assumersi la responsabilità di determinare un cambiamento che sia a beneficio di tutti e non ad appannaggio dei soliti noti ovvero di multinazionali in sintesi il TTIP. Varie realtà sia italiane ed internazionali stanno sollevando la questione. L'UE intende presto per firmare due accordi commerciali di vasta portata: uno con l’accordo CETA – Comprehensive Economic and Trade Agreement -l’Accordo Economico e Commerciale Globale è un trattato di libero scambio tra Canada e Unione europea e l’altro con gli Stati Uniti (TTIP = Trattato transatlantico sul commercio e gli investimenti). La linea ufficiale è che questo creerà posti di lavoro e aumentare la crescita economica. Tuttavia, i beneficiari di tali accordi non sono i cittadini di fatto, ma le grandi aziende e le multinazionali: gli investitori stranieri (cioè le aziende canadesi e statunitensi) si prendono il diritto di citare in giudizio per danni, se credono di avere avuto perdite subite a causa di leggi o misure dell'UE o dei singoli Stati membri dell'UE. Questo può anche influenzare le leggi che sono state emanate nell'interesse del bene comune, come la tutela dell'ambiente e dei consumatori. Si chiama ISDS (Investor to State Dispute Settlement: risoluzione delle controversie tra stato e investitore) ed è una clausola tipica dei trattati sugli investimenti. Permette alle corporations di portare in giudizio un governo che - per esempio approvando leggi per proteggere l’ambiente o i diritti dei cittadini – dovesse minacciare le loro prospettive di profitto. Stati e imprese nazionali non possono ricorrere all’ISDS: solo le multinazionali possono farlo, i cittadini e le associazioni No. Noi ne abbiamo già parlato lo scorso novembre sul nostro sito http://www.legambientecorato.it/index.php/15-avvisi/809-il-ttip-alcune-osservazioni-tra-silenzi-e-realta 

 

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