La produzione dell’energia eolica è compatibile con la tutela dei siti archeologici?

Dalla Gazzetta del Mezzogiorno di Lunedì 4 Febbraio 2008  

IL CASO

La Procura di Trani ha aperto un’inchiesta. La direzione del Parco ha emesso un’ordinanza che ordina il blocco dei lavori in corso Il dilemma dell’Alta Murgia   La produzione dell’energia eolica è compatibile con la tutela dei siti archeologici? .   di COSIMO FORINA    M I N E R V I N O. Alla Murgia e la sua salvaguardia, con la pseudosteppa mediterranea, la particolare fauna e flora, architettura rupestre, stratificazione geologica, grotte, si aggiunge la storia della presenza dell’uomo sin da tempi remoti, come dimostrano gli ultimi rinvenimenti evidenziati nella campagna di scavi condotti dalla Sovrintendenza nel territorio di Minervino. E a questi si unisce anche la scoperta di rarissime incisioni su roccia  a Spinazzola, ed ancora la vasta area archeologica della Rocca del Garagnone, insediamento dell’età del Bronzo più esteso dell’Italia meridionale.  A questa Murgia, con i suoi vincoli di area protetta dall’Unione europea e Parco nazionale si contrappone in modo contrastante, dopo l’offesa del versamento di fanghi, discariche abusive, il dissodamento dei terreni, cave smembra paesaggio, l’i n t e re s s e industriale dell’energia «pulita » prodotta dal vento. Un fiume di denaro pubblico che si coniuga con la rincorsa alla raccolta di pochi spiccioli di royalty per Comuni dai bilanci risicati. Tutto questo ora si trova in una inchiesta aperta dalla Procura della Repubblica di Trani che ha prodotto una ordinanza di fermo dei lavori, per assalto alle aree protette, da parte del Parco nazionale dell’Alta Murgia. La Procura vuole vederci chiaro su tutto l’iter che ha portato alla installazione delle torri. LE INFRAZIONI CONTESTATE - La direzione del Parco dell’Alta Murgia si è al momento soffermata su alcune infrazione. Questa la sintesi del testo dell’ordinanza emessa dal presidente del Parco dell’Alta Murgia, Girolamo Pugliese. Sotto accusa la società Murgeolica srl di Bolzano che presso la località “L a m b re n g h i ” di Minervino sta realizzando il suo impianto eolico. L’atto trova ragione dai rilievi mossi dal Comando Corpo Forestale di Gravina di Puglia e del Comando Territoriale per l’Ambiente del Parco Nazionale dell’Alta Murgia in cui si rileva che i lavori sono stati realizzati in assenza di autorizzazione: scorticamento e livellamento, con mezzi meccanici, di terreno saldo, propedeutici a quelli di scavo, sulla strada comunale detta dei Passeggeri in zona 2 del Parco Nazionale dell’Alta Murgia, su una superficie della lunghezza di ml 200 e della larghezza ml 3 da parte della Murgiaeolica srl. Altra nota interessa la zona “Trulli dei Vaccari” per l’accertamento di lavori di scavo per la posa in opera di cavidotti ricadenti nella zona 2 del Parco. Il Servizio tecnico del Parco ha accertato che anche i lavori di scavo di trincea, larghezza ml 1 profondità ml 1,5 per la posa in opera di cavi elettrici non erano stati autorizzati. Un comportamento di forzatura e spregiudicatezza tanto che il presidente Pugliese ha ingiunto alla Murgeolica, nel termine di quindici giorni, la rimessa in pristino dei terreni oggetto dei lavori. La notifica, per mezzo del Comado Forestale di Gravina è giunta alla Murgeolica di Bolzano, al direttore dei lavori Ing. Vito Barile, Ati impresa Mancha spa, Siemens spa capogruppo Mancha spa con sede in località Villa D’Orri, Sarroch (Cagliari). Alla ditta esecutrice dei lavori. Ramando Engineering srl, con sede a Spinazzola quale ditta subappaltatrice. L’ORDINANZA – Copia dell’ordinanza è stata inviata al sindaco di Minervino e alla Procura di Trani. Per quanto contestato è ammesso ricorso dinanzi al Tar di Bari entro 60 giorni, ovvero ricorso straordinario al presidente della Repubblica entro 120 giorni. Ma forse Parco, Comune di Minervino come anche quello di Spinazzola, visto che i cavidotti dovrebbero raggiungere il suo territorio,  la stessa magistratura, vorrebbero conoscere dalla Sovrintendenza della Puglia, prima che si proceda con altri lavori, cosa cela il sottosuolo della Murgia alla luce delle nuove scoperte. E se queste con la produzione di energia eolica. Tra dissodamento e versamento di fanghi, da  tempo il territorio è oggetto di assalti che mal si conciliano anche con lo sviluppo.  

Informazioni aggiuntive