Le masserie: i monumenti di pietra dell'uomo
- Dettagli
- Pubblicato Sabato, 22 Aprile 2006 00:00
- Visite: 3488
Una serie di corpi di fabbrica, disposti generalmente a quadrilatero, con muretti a secco fatto di pietra calcarea di vari tagli, forma e dimensione, con una strade sterrate o appena asfaltate tra uliveti, vigneti e mandorleti, in sintesi le masserie. Il termine deriva da “massae” o “massaricus”, ovvero una estensione di terreno di proprietà privata, con una serie di dimore ed annessi servizi che variano,secondo le possibilità economiche del proprietario ed all’ampiezza dell’ appezzamento dei terreni da coltivare. La casa rurale è un insieme di vari manufatti architettonici, in cui il tempo è scandito dalla vita domestica, nella pianificazione delle attività dedite al lavoro nei campi,all’allevamento dei greggi e degli armenti, nella trasformazione di alcuni prodotti della terra, fatti in loco. I contadini nel periodo di produzione non si spostavano dai lotti agricoli in cui lavoravano,dimoravano in alloggi di fortuna o in” casedde” o in trulli per permettere una piena operatività lavorativa e per la penuria di veicoli a motore che permettessero un rapido spostamento dal centro urbano alla campagna. L’alta Murgia ha, in questi radi insediamenti, una serie di monumenti di architettura rurale, spontanea, dalla dimensione dei volumi minori, rispetto a quello principale, con differenti stili, essenziali, lineari, semplici ed austeri, con annessi, talvolta, vecchie cappelle per permettere la celebrazioni religiose o vecchie cappellette votive che rappresentano la devozione di un popolo antico, legato alla natura, alla fede ed ai valori cristiani essenziali nella vita. Gli edifici rurali nascono tra il XV E il XVI secolo a forma quadrangolare, per difendersi dalle intemperie e dalle scorrerie dei briganti. Accanto alla dimora del massaro ,ovvero del conduttore dei terreni agricoli, si articolarono sempre nuovi caseggiati per conservare le varie derrate o riparare i vari animali: pagliai,grotte scavate nella roccia, cantine, stalle, jazzi (recinti di muretto a secco per difendere le pecore dai lupi), aie per gli animali da cortile, depositi di attrezzi agricoli. Il materiale più volte utilizzato ha una grande peculiarità nella pietra locale,tagliata a forma di quadrilateri ,la solidità delle masserie alle intemperie: rifugio alla pioggia invernale, fresco alla calura ed all’afa estiva. Veniva utilizzata anche il tufo per i locali di servizio e per i muri perimetrali del piano superiore. Fuori dal caseggiato le chianche (pietra calcarea bianca locale tagliata in forma quadrilatera) lastricavano l’ingresso delle logge principali e l’ingresso stesso della masserie. Caratteristica delle masserie sono le logge, i portici, le scale, i mezzani, ricavati nelle parti superiori dei vani, erano le dispense per uso domestico e per mettere da parte le conserve che venivano prodotte nel corso delle varie fasi di produzione durante l’anno. Talvolta, cantinette o piccoli anfratti seminterrati nella roccia fresca ed umida servivano per conservare al fresco le derrate deperibili. Davanti all’ingresso, alberi da alto fusto o pergolati ,riparavano dal sole nel corso dell’estate e attenuavano il rigore invernale. Importante era la presenza dell’orto per uso domestico, fondamentale per il sostentamento dei vari componenti del casale con la produzione di ortaggi e qualche albero per permettere anche una buona coltivazione di frutta. Fuori dalle masserie una grande importanza avevano le cisterne quanto più ampie possibili scavate nella roccia, generalmente di acqua piovana ad uso domestico e per abbeverare i greggi presenti all’interno degli stessi locali. Nei pressi delle stesse cisterne, erano presenti dei veri e propri abbeveratoi :grandi vasche scavate nella pietra che permettevano il condurre a bere dei greggi. La presenza di questa parte era molto importante per la carenza dei fiumi che caratterizza il territorio murgiano. Quindi, ogni pozzo d’acqua rappresentava una piccola forma di ricchezza, di possibilità di avere più capi di bestiame possibile e le vasche, i pozzi, le polle una forma di approvvigionamento idrico utile ed indispensabile in un’area priva di corsi d’acqua superficiali.