Pubblichiamo il primo annuncio del Congresso nazionale di Legambiente che si terrà a Bari.
Invito a Bari
Francesco Tarantini*
Fra cinque mesi, dal 2 al 4 dicembre, si terrà a Bari il nono congresso nazionale di Legambiente. Un appuntamento importante per tutta l’associazione che sarà chiamata a confrontarsi sui molteplici temi che ci vedono impegnati, a partire dalla questione energetica che rappresenta lo snodo principale per il futuro dell’Italia. Un appuntamento che ci sembra ancora più significativo perché per la prima volta il congresso di Legambiente si svolgerà in una città del Sud. Per il nostro gruppo sarà un impegno notevole quello di creare le migliori condizioni di accoglienza e di confronto fra i delegati che giungeranno dai Circoli di tutt’Italia. Allo stesso tempo però crediamo che rappresenti un’occasione da cogliere fino in fondo per vivere l’esperienza dell’associazione, per incontrarci intorno a molti temi che nei nostri territori sono ormai di grande attualità.
Durante gli ultimi anni, nelle regioni meridionali, si è andato formando un variegato paesaggio di esperienze amministrative, di pratiche imprenditoriali, di affermazioni della legalità, di vivace presenza della società civile, di distretti industriali e di centri di ricerca che non è diventato ancora una politica nazionale. Da qui però ci sembra opportuno partire per mettere a fuoco un’idea di Mezzogiorno in grado di reagire alla crisi economica e alle criticità storiche che ne hanno condizionato lo sviluppo. La Puglia è senza dubbio una storia di successo del Meridione. È una regione trainante in un percorso virtuoso che l’ha vista sposare le ragioni ambientali, dalle fonti rinnovabili al distretto dell’edilizia sostenibile. Si è opposta con fermezza al ritorno del nucleare, ha approvato un piano energetico ed è diventata la prima regione per l’energia del sole e quella del vento. Ma ha svolto anche un buon lavoro sulle politiche inerenti le aree protette, la lotta all’inquinamento industriale e alle ecomafie, la protezione civile, l’edilizia a basso impatto e la mobilità sostenibile. Molto, inutile dirlo, rimane da fare. Le basi su cui progredire però esistono e anche la nostra associazione, con il radicamento territoriale che ci ha sempre caratterizzato, ha contribuito a crearle tenendo insieme il coinvolgimento dei cittadini e una lettura avanzata, in tempi non sospetti, per l’economia della regione.
Proprio da questi territori ci sembra che Legambiente possa lanciare una proposta a tutto il paese, un nuovo modello economico per l’Italia visto dal Sud che abbia come obiettivi principali la legalità, il sostegno alle rinnovabili, la centralità dei piccoli comuni, l’investimento sui beni ambientali e sulla qualità come chiavi per il benessere diffuso. Su questo e su molto altro potremo discutere a Bari per immaginare, tutti insieme, la Legambiente dei prossimi anni. Vi aspettiamo.
* Presidente di Legambiente Puglia