LeMilledop a Corato: la ricchezza di un territorio

In futuro l’Italia potrebbe divenire la nazione simbolo della biodiversità nel mondo, ma perché questo avvenga è necessario sensibilizzare la società sul ruolo che il Belpaese può avere a livello internazionale nell'indicare la dimensione economica, sociale, culturale e ambientale di un'agricoltura in grado di difendere e di promuovere il suo patrimonio di saperi tradizionali e nel farne un elemento di identità e di posizionamento nello scenario competitivo globale.   La Puglia ha otto DOP ( Denominazione di origine protetta),due Igp (Indicazione geografica protetta) oltre a centoquarantasette prodotti tradizionali.  Per questo motivo si è tenuto a Corato il 18 e il 19 maggio  un workshop regionale: “LeMilledop: i territori delle identità italiane” ,organizzato dalla Legambiente – Puglia, si colloca all’interno di “Countdown 2010”, l’iniziativa europea promossa dalla IUCN – The World Conservation Union, il più importante network mondiale sulla conservazione della natura – nata per dare seguito agli impegni internazionali per fermare la perdita di biodiversità entro il 2010.   per discutere con gli amministratori e gli operatori locali per valorizzare e per promuovere i prodotti tipici del paniere regionale. Le due giornate si sono articolate in un  primo momento di analisi e di valutazione della ricchezza del patrimonio enogastronomico regionale messo in relazione con il territorio con una particolare attenzione alla relazione al neoistituito parco dell’alta Murgia, mentre nella seconda giornata si sono presentate le varie esperienze produttive locali.   Sono intervenuti diversi relatori di rilievo: rappresentanti delle istituzioni locali,della Coldiretti,docenti universitari, produttori locali, introdotti da Francesco Tarantini, presidente regionale di Legambiente Puglia, hanno evidenziato il bisogno di uno sviluppo agricolo locale che possa unire la produzione agricola che diventi un volano di sviluppo locale.   L’approccio territoriale che sta alla base di questo progetto permetterà di dar vita a sistemi locali in grado di proporre un’offerta complessiva: produzioni agricole di qualità, ricchezza di paesaggi e biodiversità, di nature e di culture, in particolare enogastronomiche, e di assicurare ai prodotti agroalimentari una maggiore capacità di penetrazione sui mercati, grazie al valore aggiunto rappresentato appunto dal forte legame con il territorio.   La promozione di prodotti di qualità può rappresentare una carta vincente soprattutto per il mondo rurale, in particolare nelle zone marginali come può essere la Murgia , in quanto garantirebbe il miglioramento dei redditi degli agricoltori, favorendo la permanenza della popolazione rurale in tali zone. Nel corso della seconda giornata, una degustazione di prodotti tipici ha concluso il workshop.   Un esempio significativo di questa relazione è avvenuto nei parchi e nelle aree protette che per la gran parte contengono la ricchezza del patrimonio eno-gastronomico del nostro Paese e della nostra regione, ricca di specie arboree autoctone,  testimoniata dai tanti prodotti tipici censiti in queste aree, di cui oltre la metà sono prodotti con denominazioni Dop e Igp. Produzioni che sugli ecosistemi delle aree protette hanno un effetto positivo sul mantenimento del paesaggio, la conservazione e il recupero della biodiversità e il mantenimento degli habitat.   “I prodotti agroalimentari tradizionali e le tipicità del territorio – ha dichiarato Antonio Nicoletti, responsabile Aree protette di Legambiente – rappresentano elementi importanti di promozione di uno sviluppo locale sostenibile e durevole, che si deve necessariamente collocare nello stretto legame tra la tutela del paesaggio, la conservazione della natura e della biodiversità, proprio perché la qualità delle produzioni agricole non può considerarsi disgiunta dalla qualità ambientale”.   Con LeMilledop: i territori delle identità italiane Legambiente intende creare le basi, sia sul versante dei produttori che dei consumatori, per portare al pieno riconoscimento delle valenze economiche, sociali ed ambientali dell’agricoltura di qualità, aumentando in primo luogo il numero delle produzioni italiane tutelate dall’Unione Europea.

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