Itinerario a Corato e dintorni
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- Pubblicato Giovedì, 03 Novembre 2005 00:00
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La città di Corato è ubicata in una zona strategica tra l’altopiano delle Murge e il mare, tra le antiche vie dell’Appia Traiana che collegava Roma a Brindisi, in un percorso strategico per chi vuole spostarsi nella zona del nord barese. Il territorio situato nell’entroterra a Nord di Bari è in una zona tra le più floride della Puglia dove primeggiano gli ulivi, spesso secolari, della specie “la coratina”, nella quale, nei vari centri urbani primeggiano testimonianze uniche del romanico pugliese,che ha nelle sue varie ,splendide e bellissime cattedrali, monumenti unici di pietra e di stile. Partendo da Giovinazzo ,oltre la cattedrale monumentale che si affaccia sul mare, il centro storico è ricco di vicoli, si affacciano su resti di testimonianze composto da piccoli palazzi gentilizi , antichi conventi,case ,torri di avvistamento e di difesa, ricordiamo la trecentesca chiesa dello Spirito Santo. Molfetta, il Duomo Vecchio ,nei pressi del porto , ma anche il centro storico ricco di viuzze e palazzi . Nei pressi di Molfetta , il Pulo è una testimonianza della presenza dell’uomo in epoca preistorica. Bisceglie ha un centro storico ristrutturato di epoca Medioevale che si affaccia sul mare,con un castello ed antiche chiese: Santa Margherita,la Cattedrale, San Adoneo; nel suo agro sono da visitare il dolmen e le grotte di Santa Croce. Trani ha nella sua cattedrale uno dei prototipi dell’evoluzione del romanico esaltato dalla bianca pietra locale, e nella piccola penisola di Colonna,on un’antica abbazia benedettina che sporge sul mare. Bello anche il centro storico pieno di negozi e locali di intrattenimento. Barletta , molto bella la cattedrale e il quartiere che si affaccia sul mare con un castello con un rinnovato giardino. Palazzo della Marra,barocco, ospiterà i quadri della collezione del De Nittis. Bellissimo il teatro Curci, con i suoi palchetti in legno; importanti sono anche la Cantina della Disfida , il monumento di Eraclio, la chiesa del Santo Sepolcro. A Corato sono importanti il Duomo, comunemente conosciuto come chiesa Matrice , la chiesa di San Vito,(romanica a croce contratta),considerata da più studiosi di storia dell’arte il prototipo del romanico in Puglia, il dolmen sito tra Corato e Bisceglie, le tombe neolitiche di San Magno, la chiesa gotico –romanica di San Domenico ; il centro cittadino, a forma circolare, è circondato da alcuni palazzi neoclassici. Nei pressi è possibile visitare , il monumento della disfida tra i tredici cavalieri italiani e francesi ( tra Corato ed Andria, lungo la ex S.S 98) e a dieci chilometri Castel del Monte. Sulla via per Castel del Monte è imponente il Santuario dell’Oasi di Nazaret. Ruvo di Puglia ha una delle cattedrali più belle della regione con un bel ipogeo , un centro storico ben tenuto. Il Museo Iatta è un contenitore culturale , ricco di testimonianze di epoca classica. Importante è la processione notturna degli Otto Santi nel corso della settimana Santa. Nell’entroterra Canosa, troneggia su un una collina , racchiude nella sua cattedrale una delle testimonianze più autorevoli del romanico,la tomba di Boemondo . Molto belli anche gli ipogei Lagrasta e resti romani e paleocristiani. Nei pressi Canne sito di notevole importanza storica. Bella Gravina ,con il suo centro antico,con la cattedrale di origine Medioevale, la chiesa di Santa Sofia, del Purgatorio, la chiesa –grotta di San Michele. Altamura è un grosso centro agricolo ,in cui la romanico – gotica cattedrale , è al centro di un bellissimo centro storico. Il museo civico ha un percorso storico –culturale con al centro l’Uomo di Altamura, e il sito dove sono state rinvenute tracce dei dinosauri. Spinazzola è a circa 400 metri sul livello del mare. Ha condiviso larga parte della storia dei più grossi comuni circonvicini. Da antica statio romana sulla via Appia, si trasformò ben presto in piccolo agglomerato urbano, che dopo la fine dell’Impero Romano subì innnumerevoli invasioni (Goti, Visigoti, Longobardi, Ungheri e Saraceni) per poi essere definitivamente fortificata in epoca normanna, e condividere poi la lunga storia del resto dei comuni della regione, fino alla dominazione spagnola. Punto d’importanza strategica quindi, legato alle sorti di Venosa in epoca romana. Un destino legato dunque ad altre città, alternativamente verso questo e verso quel versante, salvo forse il periodo di splendore in cui fu ricco feudo dei Ferrillo e dei Pignatelli (e nel 1615 dette i natali ad Antonio Pignatelli, futuro papa Innocenzo XII, il papa della bolla contro il nepotismo). Spinazzola fu ascritta alla contea di Gravina sotto i Normanni, per poi essere conferito al distretto di Matera all’inizio dell’Ottocento, e subito dopo, come si è detto, al distretto di Altamura della provincia di Bari. Venosa è adagiata su un pianoro a circa 415 metri sul livello del mare, alle cui falde scorrono il torrente Rendina ed il Lampeggiano o Fiumara di Venosa (forse il “pauper aquae Daunus” di Orazio). La città fu colonizzata dal console romano Lucio Postumio Megello nel 291 a.C. e la Via Appia (Regina Viarum), nel 190 a.C. fu prolungata fino a Venosa. Nel 65 a.C. si registra la nascita di Quinto Orazio Flacco. Nella guerra contro Cartagine il console Terenzio Varrone, sconfitto da Annibale a Canne nel 538 , si rifugiò con 700 cavalli a Venosa ma in pochi giorni riuscì a raccogliere un corpo di 4 mila uomini. Il console Claudio Marcello dimorò a Venosa e fu sconfitto da Annibale presso Banzi e ucciso. I suoi resti furono sepolti a Venosa. In età tardo-antica e paleocristiana la città subisce ripetute incursioni ostrogote e saracene; stimoli culturali provengono da bizantini e longobardi. Venosa fu allodium degli Altavilla, dinastia normanna che diede vita al primo regno unitario nell'Italia Meridionale. Ruggero il Normanno, nel 1133, la conquistò devastandola. Carlo I d’Angiò vi costruì il primo ospedale conosciuto per i soldati invalidi. Successivamente Venosa fu feudo dei Sanseverino, degli Orsini, dei del Balzo che, nel 1470, vi fecero innalzare il maestoso castello. Infine il feudo pervenne ai Gesualdo. La città custodisce nei variegati siti archeologici testimonianze tangibili dell'antica e Splendidae Civitatis Venusinorum.