Parco Nazionale dell’Alta Murgia: Quale Futuro
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- Pubblicato Lunedì, 25 Gennaio 2010 00:00
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“Parco Nazionale dell’Alta Murgia: Quale Futuro?”
Il Parco Nazionale dell’Alta Murgia è nato cinque anni fa, dopo una lunghissima battaglia che ha visto impegnati negli anni movimenti, associazioni e partiti politici. Per il Parco sono state organizzate marce, convegni, discussioni. Negli anni, un popolo, quello dei comuni ricadenti nell’area parco, ha rivendicato contro ogni logica speculativa il diritto di fare del proprio territorio, un ambiente protetto dove poter far coesistere tutela e valorizzazione del patrimonio ambientale, paesaggistico e culturale, con lo sviluppo e l’economia sostenibile. Oggi, assistiamo di contro al ritorno in grande stile di un movimento di forte opposizione e contrasto al Parco dell’Alta Murgia, sostenuto dalla solita e vecchia motivazione: lo sviluppo dell’agricoltura e dell’economia non può coesistere con i vicoli dell’Area Protetta. Ancora una volta, si sta tentando di far prevalere le ragioni economiche su quelle ambientali con la convinzione che il futuro dell’agricoltura e dello sviluppo dell’Alta Murgia siano possibili solo intervenendo in maniera invasiva sul territorio, modificandone i connotati caratteristici. Se è pur vero che il mondo dell’agricoltura è oggi in forte difficoltà e crisi, la soluzione non è certo quella di abolire il Parco che, al contrario, è la vera risorsa economica su cui investire per dare un futuro ad un territorio che da sempre è stato oggetto di speculazioni e che, grazie all’Area protetta, potrebbe vivere una nuova stagione di sviluppo e rilancio. “Dopo cinque anni non è più possibile tornare indietro - dichiarano da Legambiente Circolo di Corato – occorre invece avviare quanto prima una nuova fase capace di creare un nuovo slancio per questo territorio. Coniugare la tutela e la valorizzazione dell’ambiente con le legittime istanze dell’agricoltura è una sfida difficile ma, come dimostrano le numerose esperienze degli altri Parchi Nazionali, è una sfida possibile e che si può vincere. Il Parco non può è non deve essere percepito come un luogo di divisione tra i vari attori sociali ma deve diventare il luogo per eccellenza di condivisione, sperimentazione di un nuovo modello di convivenza che ha al centro, per una volta, non l’economia ma il benessere e la salute di un territorio”. Per discutere di questo con la cittadinanza di Corato e per continuare a sostenere le ragioni del Parco, questa sera sono intervenuti Michele di Lorenzo - Vice Presidente Ente Parco, Aldo Fusaro – Direttore Legambiente Puglia, Michele Ventricelli – Conigliere Regionale SEL. “La tutela degli equilibri ambientali e lo sviluppo dell’economia verde costituiscono alcune delle ragioni principali della nascita del movimento politico – concludono da Sinistra, Ecologia e Libertà - Il mantenimento degli attuali assetti del Parco dell’Alta Murgia è fondamentale per poter concretizzare il rilancio dell’area protetta e lo sviluppo delle sue potenzialità economiche. Non si può pensare di far fare marcia indietro ad un ente e al territorio gestito, senza aver dato alcuna chance. Il Piano del Parco, per varie vicissitudini, è in corso di adozione e implementazione solo in questa fase, per cui si dovrà attendere ancora del tempo perché la presenza di un’area protetta che coinvolge migliaia di cittadini possa dimostrare le opportunità di crescita ambientale, sociale ed economica offerte dal Parco. Del resto gli interventi già attuati dalla Regione Puglia e i progetti in corso di realizzazione (anche con l’approvazione del Piano del paesaggio) non potrebbero avere alcuna ricaduta sul territorio, se fossero rimossi i vincoli previsti dal Parco.” L’ufficio Stampa di Legambiente,circolo di Corato Il circolo Legambiente di Corato sostiene la realizzazione di pozzi in Niger nella zona Gourmancé (sud-ovest). Puoi sostenere l'iniziativa attraverso bonifico bancario sul conto di SMA SOLIDALE ONLUS, Cod. IBAN: IT57 A061 7501 4170 0000 1838 280, presso la Banca CARIGE Agenzia 117, via Timavo 92/R GENOVA o effettuare il versamento sul CCP (conto corrente postale) n° 944 445 93, intestato a: SMA Solidale Onlus, Via Romana di Quarto, 179 - 16148 Genova indicando nella causale "per progetto Pozzi in Niger, cod S010". Per info www.missioni-africane.org o www.legambientecorato.it