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Manifestazione per Festa della Repubblica nel Festival delle Liberazioni

Manifestazione per Festa della Repubblica nel Festival delle Liberazioni.

Il Circolo Legambiente Angelo Vassallo di Corato ha partecipato al Festival delle Liberazioni, organizzato da ANPI di Corato e Bisceglie, insieme ad altre realtà sociali del nostro territorio.>Nel corso della mattinata della Festa della Repubblica su Corso Mazzini all’altezza del monumento a Cavallotti l’Associazione Amici dei libri con il nostro circolo hanno realizzato un laboratorio sulla Costituzione per i bambini. Maria Pia Sardano e Serena Petrone hanno parlato degli articoli 1-2-3-4 e 9 della nostra Costituzione, interpretandoli con delle filastrocche ai bambini presenti. All’articolo 9 dove si parla di ambiente oltre alla presentazione delle volontarie degli Amici dei libri, sono intervenuti i volontari di Legambiente. La presenza di quattro lecci ultra centenari si lega bene alla nostra costituzione che è più giovane in quanto sono state piantate all’incirca nel 1915. Per prima cosa i volontari di Legambiente hanno puntualizzato che tutte le piante sono degli esseri viventi, ma per crescere bene tanti anni e assorbire la Co2 che noi produciamo svolge il suo dovere, per questo ha il diritto a essere curata, altrimenti soprattutto in città rischiano l’essiccamento. Le piante in città svolgono oltre a quanto detto prima svolgono il compito di abbellirle con la loro ombra e la loro chioma. Le querce e altre piante che si trovano in aperta campagna in collina e in montagna difendono il territorio da frane e distruzioni. Anche in quel caso svolgono un compito e da parte nostra ci chiedono solo rispetto e nient’altro, tutto questo ed altro si lega bene ai diritti e doveri enunciati nella nostra Costituzione. Siamo stati contenti di aver partecipato all’interno del Festival per promuovere l’ambiente con i diritti delle persone: queste sono le attualità dei nostri tempi che hanno sempre una forte attualità.

Raffaello Mastrolonardo torna a Corato

Raffaello Mastrolonardo torna a Corato

Molti lo conoscono come l'autore del bestseller "Lettera a Leontine" altri per lo straordinario romanzo "Gente del sud" di sicuro Raffaello Mastrolonardo è uno scrittore poliedrico, con un talento speciale nel raccontare la nostra terra.

E così nasce il nuovo libro "Viaggio nelle Puglie" edito da Rizzoli che verrà presentato in anteprima a Corato nello spazio Eventi del Sonicart B-Side in collaborazione con LEGAMBIENTE Corato circolo A.Vassallo APS. Non mancheranno durante la serata le letture di alcune poesie del libro "La coda della cometa" TEA opera edita alcuni mesi fa sempre dallo stesso scrittore.

L'appuntamento ad INGRESSO LIBERO è per Giovedì 16 giugno dalle ore 19,30 in Corso Mazzini 8, Corato.

Popoli della pace…Avanti

Popoli della pace…Avanti

E’ un momento storico quello che stiamo vivendo …. Non solo la guerra in Europa ci porta indietro di oltre settant’anni , evidenzia la possibilità di sviluppare progetti comuni di pace e di uno sviluppo sostenibile delle nostre comunità nazionali in un’ ottica di una maggiore integrazione europea. Stiamo constatando le fragilità delle istituzioni europee e la possibilità di cercare nuovi orizzonti nell’ essere europei.

Decliniamo la pace. Che si riparta dalla pace e dalla solidarietà. Si può pensare di mettere in moto processi virtuosi come l’ Agenda 2030, creare e generare economie circolari più virtuose in società nazionali in un contesto internazionale che creino orizzonti comuni. Si scriva una nuova pagina nella storia e per questo motivo partiamo dal basso dai cittadini, dalle associazioni e dai partiti. Liberiamo la pace e facciamo delle nostre azioni , momenti per e non per essere contro.

Riflettiamo sulle nostre azioni quotidiane su come essere costruttori di pace. Apriamoci alle dinamiche della vita in un mondo che è la nostra casa comune, dove tutti i cittadini possano avere il diritto di cittadinanza. Disegniamo insieme questo nuovo progetto, cerchiamo collaborazioni ed azioni per fare e costruire il nuovo popolo della pace. La pace può partire qui e lo dobbiamo fare ora. Auguri di pace.

Giuseppe Faretra-Presidente di Legambiente-Circolo Angelo Vassallo-Corato

Un riconoscimento ad un nostro socio

Un riconoscimento ad un nostro socio

Abbiamo appreso che un nostro socio Faretra Giuseppe è stato insignito del premio “Sentinella del creato” di Greenaccord. Giuseppe Faretra è iscritto al nostro circolo di Legambiente da trenta anni, ha ricoperto il ruolo di Vicepresidente, segretario e da 15 anni webcontent manager del sito e dei social ufficiali legati al nostro circolo. E’ un riconoscimento che ci dice che stiamo nella parte giusta. Il volontariato è uno strumento capace di influenzare i processi di cambiamento della società in cui viviamo attraverso pratiche virtuose di cittadinanza attiva. Da sempre i volontari sono il cuore pulsante di Legambiente: mettono a disposizione tempo, competenze e passione per prendersi cura del proprio territorio e costruire un nuovo modello di sviluppo, più equo e sostenibile, basato sull’economia circolare.

“Questo riconoscimento lo intendo dedicare – ha dichiarato Giuseppe Faretra- a tutto il mondo del volontariato sociale e ambientale che a tutti i livelli nel corso di questi anni stanno facendo tanto. Sono donne e uomini, giovani e anziani che fanno tanto silenziosamente e gratuitamente per gli altri. Il premio è anche il loro! Nel corso di questi anni negli articoli, ha continuato Giuseppe Faretra, nei comunicati anche quando non si è d’accordo sui provvedimenti delle varie amministrazioni, non si sono mai attaccate le persone, ma criticate le decisioni nel rispetto degli amministratori. Non bisogna far venir meno il rispetto della persona anche quando non si condividono le idee o i progetti.”

Greenaccord è un’Associazione Culturale, di ispirazione cristiana e senza fini di lucro, nata per stimolare l’impegno di tutti gli uomini e le donne di qualsiasi credo e confessione religiosa, sul tema della salvaguardia della natura.

Greenaccord nella motivazione è stato riportato:” Premio Sentinella a Giuseppe Faretra, giornalista del settimanale diocesano di Trani-Barletta- Bisceglie “In Comunione”, per essersi occupato delle tematiche ambientali con perizia e qualità. Promotore di corsi di formazione per i giornalisti, anche deontologici, ne ha organizzato uno sul tema: “La Deontologia del giornalismo ambientale”. Attivo in varie realtà ecclesiali della zona di Corato. Insegna ed è attivista di Legambiente Corato .Tutte queste attività fanno sì che il suo modo di vivere il giornalismo sia completo e sia frutto di preparazione, competenza e esperienza”.

Greenaccord propone una serie di forum nazionali ed internazionali rivolti a tutti i professionisti dell’informazione allo scopo di sollecitare una riflessione laica ed approfondita attraverso un dibattito continuativo sul ruolo e la responsabilità del giornalista nei confronti delle tematiche ecologiche.

Mercenari, mercanti e militanti nel Sahel

Mercenari, mercanti e militanti nel Sahel

Si trovano dappertutto e forse sono la maggioranza. I mercenari compongono e infiltrano praticamente tutti gli ambiti della società. Sono coloro che lavorano, agiscono e combattono solo in cambio di una remunerazione. Li troviamo nelle piccole, medie o grandi agenzie umanitarie e, visto come vanno le cose nel Sahel e dintorni, hanno davanti a loro un un futuro assicurato. Li scopriamo nel mondo della politica intesa come interessata amministrazione dell’esistente. Si rivelano in modo comico e indecente nelle periodiche e nevralgiche competizioni elettorali. Si scambiano gli schieramenti e le ‘maglie’ esattamente come in ambito sportivo odierno. Persino nello sport, che di una società è uno degli specchi fedeli, il mercenariato è non solo accettato ma anche imposto per contratto bilaterale. In ambito educativo i mercenari costituiscono l’assoluta garanzia di continuità di un sistema che alla fine non cerca altro che di riprodurre se stesso. Nell’orbita religiosa, considerata come una delle espressioni dell’assoluto divino, questa categoria di persone trova il proprio spazio di manovra e di rilevanza. Sfruttando l’umana fragilità, lo sradicamento sociale, la perdita di riferimenti etici e la globalizzazione della miseria, crescono i mercenari di consolazione, successo, prestigio e progresso sociale. Si fanno un nome, una carriera e un futuro. Colmano con promesse di felicità futura e di guarigioni immediate, il vuoto creato dalla inutile corsa all’accumulazione di denaro che, non da oggi, si rivela come l’unico dio a cui sacrificare la vita. I mercenari si trovano anche nelle relazioni umane, spesso rivestite di un’aura di quasi sacralità, come la la famiglia, le amicizie e le relazioni intime di cui la prostituzione assume un ruolo emblematico. Non parliamo, infine, dello spazio militare che, ormai da tempo e per scelta, ha promosso i mercenari al ruolo riconosciuto di ‘Contractors’, i quali, senza leggi o limiti legati alla deontologia del mestiere, hanno le strade aperte ad ogni tipo di abuso. A loro assomigliano i mercanti che, in certo modo, ne assicurano la perpetuità. Comprano, acquistano e soprattutto SI vendono. Gli acquirenti non mancano. Le banche, i partiti, i sindacati, le organizzazioni non governative, i religiosi in cerca di clienti, le multinazionali che vanno dove si paga meno la mano d’opera o le leggi sono favorevoli agli investimenti. Oggigiorno nulla si crea e nulla si distrugge ma tutto si vende a partire dai corpi umani e dal tempo, mercanzia rara come la salute. Si vendono assieme alle paure, i vaccini, i test dell’indotta pandemia dei nostri tempi, il passaporto sanitario, le parole, le verità e i brandelli di futuro appesi ad un filo come panni stesi ad asciugare. Tutto si mercanteggia a partire dalla giustizia che si modella a seconda di chi è indagato e dovrebbe rendere conto dei suoi atti. Quando il mondo si trasforma in un solo e grande mercato non rimane altro che sperare che arrivino loro, i militanti. Fortuna esistono anche e soprattutto qui. I militanti che, fedeli alla definizione che li rende così preziosi, lavorano attivamente alla difesa o alla propazione di un’idea, di una dottrina, di una convinzione che li supera e per la quale sono disposti a dare la vita. Per i diritti umani, per la dignità della donna, contro ogni tentativo di asservimento o schiavitù delle creature più fragili, per un’ecologia integrale, perche giustizia sia fatta, contro la dimenticanza o lo stravolgimento della storia, per la libertà di espressione, per il rispetto delle parole, per la decenza del lavoro e per una pace disarmata. Nel Sahel, come altrove in Africa, sono da contare a centinaia i militanti che fanno esperienza della repressione e della persecuzione. Sono uccisi, rapiti, presi come ostaggi, censurati e soprattutto si trovano ospiti nelle diverse prigioni di stato che si contraddistinguono per crudele inadempienza del proprio ruolo a servizio della giustizia. Si trovano uomini, donne, giovani e adulti che stanno pagando di persona la convinzione che le ragioni per cui si vive sono più importantie decisive della vita stessa. A loro non basta la ‘nuda vita’ per sentirsi pienamente umani. Ci sono tra loro i santi, i profeti, i poeti, i partigiani, gli innamorati, i migranti in cerca di utopie che malgrado tutto esistono ancora. Ed è grazie a loro che la storia avanza con un senso e una direzione. Sono semplicemente imprescindibili.

Mauro Armanino, Niamey, 25 aprile, la liberazione

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