Tra Agricoltura ed Alimentazione
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- Pubblicato Sabato, 03 Novembre 2007 00:00
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Ci stiamo occupando in questi giorni di agricoltura e di alimentazione con il convegno che abbiamo organizzato per sabato 3 novembre.
Credo che al di là degli esiti che l’incontrò avrà sia opportuno fare una riflessione sul tema e su quello che l’associazione a livello nazionale sta facendo a riguardo. Legambiente come associazione ambientalista non può non parlare di agricoltura di qualità e di alimentazione. Temi questi di assoluta importanza e che per un territorio come il nostro, a forte vocazione agricola, diventano strategici per creare situazioni, momenti di dibattito, dove vari mondi possano incontrarsi e discutere sulle prospettive future, sulle necessità e sulle politiche che investono questo settore. Per cui organizzare questo convegno rappresenta per noi l’occasione per discutere di questi temi con un approccio ambientalista cosa che non di poco conto visto che molto spesso quando si parla di agricoltura si fa riferimento, alla produzione, al consumo ma poco ala qualità ed alla sostenibilità ambientale delle produzioni. In questa direzione infatti, si sta muovendo l’associazione che su questi temi ha organizzato alcune delle sue campagne ed iniziative più riuscite. La prima è quella legata al marchio «LAIQ» (Legambiente per l’Agricoltura Italiana di Qualità) che rappresenta sicuramente lo strumento più incisivo in tema di sviluppo e sostegno diretto alle produzioni agricole di qualità e soprattutto libere da OGM, alla lotta contro la diffusione incontrollata delle biotecnologie in agricoltura, contro l'uso indiscriminato della chimica di sintesi nelle produzioni, per l'eliminazione delle farine animali nei mangimi e per il benessere animale. LAIQ in realtà non è solo una campagna, ma è proprio un disciplinare di produzione destinato alle imprese produttrici al fine di invogliarle a non utilizzare nei loro prodotti sostanze o metodi produttivi ritenuti insalubri per l'uomo, gli animali e l'ambiente. In sintesi si tratta di un insieme di buone pratiche che le aziende che intendono aderire devono rispettare ed entrare di conseguenza con i loro prodotti nel Paniere LAIQ. Questa iniziativa permette all’associazione non solo di entrare direttamente nel mercato e nel mondo della produzione ma grazie alla creazione del marchio LAIQ permette direttamente ai singoli consumatori di poter acquistare prodotti che non presentano in tutta la filiera produttiva nessun tipo di contaminazione. In questo modo Legambiente riesce a legare direttamente il mondo della produzione con quello del consumo nell’ottica di un sistema agricolo e produttivo legato alla sostenibilità ambientale. Sempre con lo stesso obbiettivo ma con un approccio completamente diverso opera un’altra campagna ormai storica che è quella di «PiccolagradeItalia» destinata alla valorizzazione, conservazione e sostegno ai piccoli comuni, ossia i comuni con meno di 5000 abitanti Uno degli obiettivi principali di questa iniziativa è proprio la promozione, tutela dei mille sapori che attraversano le regioni italiane testimonianza di una biodiversità sociale, storica e produttiva che rappresenta il vero ed autentico tessuto connettivo del nostro Paese. Valorizzando le produzioni dei Piccoli Comuni vero tesoro di qualità ambientale è evidente che si va in pratica a sostenere una economia diversa legata al piccolo ed al bello e non alle grandi produzioni, legata alle tradizioni tipiche di un territorio e in aperto contrasto con i fenomeni di omologazione e globalizzazione alimentare oramai purtroppo diffuse nelle nostre abitudini alimentari. Altra campagna fondamentale è il rapporto annuale «Pesticidi nel Piatto» che da una forografia dettagliata sull’uso dei pesticidi in Italia. Dall’ultimo rapporto emerge come in Europa cinque Stati Membri usano il 75% di tutti i pesticidi usati in Europa Francia, Spagna, Italia, Germania e Regno Unito messi insieme utilizzano circa il 75% del totale dei PPP utilizzati nell'Europa a 25 (dati del 2003). Per quanto riguarda il nostro Paese nello specifico i dati sono poco confortanti: l'Italia è in testa alla classifica degli utilizzatori di insetticida col 33% del totale europeo ed è al secondo posto nell'utilizzo di fungicidi. (Fonte:Eurostat 2007) Mentre, la fotografia della Puglia rivela che 7 sono i prodotti risultati irregolari e tra questi ci sono 3 campioni di olio extravergine di oliva I campioni multiresiduo si trovano soprattutto tra la frutta e tra questi spiccano un campione di pere con ben 6 principi attivi e diversi campioni di uva di vario genere (il 28% dei campioni di uva ha più di 1 residuo) che presentano anche 5 o 6 sostanze. Tra i pesticidi più ricorrenti – sia nei campioni irregolari sia in quelli regolari – ci sono il metalaxil, il procimidone, il fenitrotion e il chlorpirifos. Da questa carrellata delle iniziative messe in campo da Legambiente emerge che quando si parla di agricoltura si parla di un vasto mondo che va dalla lotta agli OGM, alla valorizzazione dei prodotti tipici, per arrivare sino alla battaglia per la sicurezza alimentare. Le relazioni sono infinite e tante sono le problematiche che si intrecciano introno e dentro il tema agricoltura. L’obiettivo è un agroalimentare di qualtià che valorizzi le produzioni tipiche, rinunci agli OGM e dia garanzie sul piano della sicurezza. C’è moltissimo da fare. Noi per lo meno siamo partiti.