Santa Maria Greca: la protettrice di Corato
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- Pubblicato Lunedì, 18 Luglio 2005 16:25
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L’immagine: rappresenta la Madonna con Cristo sulle ginocchia nel cielo circondata da angeli. I drappeggi orientali, il viso scuro e il pastorale greco sono le principali caratteristiche dell’immagine che viene portata in una processione solenne per il corso cittadino il giorno dell’apparizione il 18 luglio di ogni anno.
Il quadro rappresenta la Vergine che in modo austero osserva il proprio interlocutore in un paesaggio celeste . La Vergine è seduta sulle nubi,ha in mano il pastorale greco ,ha sulla Sua gamba sinistra Gesù benedicente.Gli angeli che li circondano sono rivolti alle due Figure. Sono di rilievo i drappeggi all'orientale ("alla greca" come riporta don Benedetto Calvi) come è vestita la Madonna.
Nella parrocchia-santuario di Santa Maria Greca è conservata l’immagine acheropita (non dipinta da mano d’uomo), dedicata alla Vergine.
Nel 1656 a Corato e nel regno delle due Sicilie si diffuse la peste. I rimedi medici non sortivano nessun effetto. Un sacerdote dell’epoca don Francesco Loiodice ebbe in visione la Madonna che lo invitava ad aprire un luogo di culto in Suo onore in una delle venticinque torri che circondavano la città di Corato.
Il prelato ebbe l’autorizzazione dal vescovo ad aprire un luogo di culto nell’oratorio sottostante la torre già denominata “torre greca”. Il 18 luglio 1656 a mezzogiorno l’immagine della Vergine si andò ad imprimere su una tavola in legno e si udì il suono di un campanello una cieca Beatrice Dell'Olio lì presente riebbe la vista e ,da quel momento in poi, Corato fu liberata dalla peste. L’icona è situata da oltre tre secoli nel santuario nel centro cittadino a croce greca sotto il livello stradale, in un clima di estremo raccoglimento e di silenzio(mentre la chiesa superiore