Corato Città Mariana

L’anno appena iniziato si apre all’insegna di Maria.

La città ha diversi segni mariani con vari luoghi di culto: la chiesa Matrice chiamata Santa Maria Maggiore, la parrocchia dell’Incoronata, accanto al Palazzo di città e la parrocchia Santuario di Santa Maria Greca, senza contare la presenza del Santuario e dell’Opera delle Madonna delle Grazie, sita nella zona residenziale Oasi di Nazaret. Il rinnovamento della devozione mariana ebbe un forte avvio nella Marialis cultus di Paolo VI nel 1974.   Il papa vedeva uno dei motivi della crisi nel superamento delle forme della devozione tradizionale e prospettava Maria in una nuova profondità antropologica, biblica, ecclesiologica, dove anche l'aspetto della sua femminilità è spiegato come una categoria fondamentale di lettura del suo mistero”.La pietà della Chiesa verso la Vergine Maria è elemento intrinseco del culto cristiano. La venerazione che la Chiesa ha reso alla Madre di Dio in ogni luogo e in ogni tempo – dal saluto benedicente di Elisabetta (cfr Lc 1,42-45) alle espressioni di lode e di supplica della nostra epoca – costituisce una validissima testimonianza che la norma di preghiera della Chiesa è un invito a ravvivare nelle coscienze la sua norma di fede. E, viceversa, la norma di fede della Chiesa richiede che, dappertutto, si sviluppi rigogliosa la sua norma di preghiera nei confronti della Madre del Cristo.   Tale culto alla Vergine ha radici profonde nella parola rivelata e insieme solidi fondamenti dogmatici: la singolare dignità di Maria, Madre del Figlio di Dio e, perciò, figlia prediletta del Padre e tempio dello Spirito Santo”(Marialis Cultus n.56).Quest’anno è un anno particolare: ricorre il trecentocinquantesimo anniversario dell’apparizione della Madonna Greca, che nel 1656 salvò Corato dalla peste. L’icona mariana è tuttora conservata nella parrocchia –santuario omonimo a croce greca, sito sotto il livello stradale, sotto la chiesa parrocchiale a croce latina irregolare.   Il quadro Acheropita raffigura Maria seduta su una nube circondata da angeli. La ricorrenza della presenza dell’icona ha spinto l’arcivescovo Monsignor Giovan Battista Pichierri a proclamare il 2006 l’anno mariano per la città.   In questo modo, Maria con il suo immenso amore di Mamma Celeste, si mette in cammino per visitare i luoghi della sofferenza come l’ospedale “Umberto I” di Corato e le famiglie, ma anche per pregare, per stare con Lei, per vivere in modo intenso, personale e comunitario la vita e la spiritualità cristiana più autentica e più profonda, in un tempo in cui spesso prevalgono le varie forme di disgregazione sociale, Maria può diventare la stella polare.

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