La raccolta differenziata con qualche problema
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- Pubblicato Lunedì, 07 Dicembre 2015 18:26
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La raccolta differenziata con qualche problema
E’ partita con tanti singhiozzi un sistema che necessitava di un altro approccio.
Da un po’ di tempo, è partita la raccolta differenziata in fretta e furia per la chiusura della discarica autorizzata di Trani che permetteva uno smaltimento dei rifiuti ad un costo veramente accessibile, che rendeva inutile ed inopportuna una raccolta differenziata porta a porta spinta, come abbiamo più volte come circolo locale di Legambiente, ha sensibilizzato nel corso almeno nell’ ultimo decennio, ma senza alcun risultato.
Il recupero di materie prime nel corso di un decennio ci avrebbero fornito un maggiore: vantaggio economico smaltire in discarica costa, ciò che viene raccolto in modo differenziato ha un valore economico; favorisce la salvaguardia ambientale, si risparmiano materie prime; promuove il risparmio energetico perché è meno dispendioso lavorare su materie non vergini. Si riteneva che la raccolta di prossimità con il cassonetto e i diversi bidoni dei principali materiali come: carta, vetro, plastica e metalli potesse bastare con una percentuale di raccolta differenziata intorno al 40 %, mentre la legge Ronchi già imponeva da anni ben altri obiettivi. Il decreto legislativo 22/97 -decreto Ronchi- non faceva altro che recepire tre direttive europee (sui rifiuti del 1991, sui rifiuti pericolosi del 1991, sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggio del 1994). Dava una svolta di impostazione nella gestione dei rifiuti: non più solo “sistemazione” definitiva in discarica o smaltimento in un inceneritore; si cambiava l’approccio: ridurre la produzione e la pericolosità, praticare il riutilizzo e il recupero (di materia prima e di energia poi) per limitarne le quantità destinate allo smaltimento finale in discarica. Nella nostra città la raccolta differenziata porta a porta sull’onda della quasi emergenza dei rifiuti del giro che fanno i rifiuti tra il nord e il sud della Puglia per essere smaltiti, l’amministrazione locale è stata costretta a partire con un nuovo modello di raccolta porta a porta. Siamo venuti a conoscenza di diverse criticità: la carenza dei bidoni e di raccolta in alcune comunità sociali, che non hanno un buon sistema di conferimento, creando delle criticità. I cittadini hanno visto sparire i cassonetti, abbandonano agli angoli delle strade i rifiuti. Altri si sono lamentati con noi che si sono trovati i rifiuti non propri sotto casa con bollini rossi e sono rimasti lì per qualche giorno. Per citare solo alcuni casi….E’ insufficiente utilizzare una campagna di promozione di passaggio dalla raccolta dei rifiuti di prossimità al porta a porta spinto, limitandosi ad una conferenza stampa, dei manifestini colorati a coloro che avvertivano del nuovo sistema, le casette di legno per la distribuzione dei kit di raccolta, ma era necessario spiegare come poterla fare, per esempio e per tempo, quale tipo di rifiuti inserire nella frazione organica, crediamo che sarebbe stato necessario un altro approccio per un corretto funzionamento del nuovo sistema, in tempi sicuramente più brevi e con maggiore efficacia. Sarebbe stato necessario preparare la popolazione sul nuovo sistema individuando degli animatori ambientali. Questa figura professionale riesce a trasmettere nozioni di ecologia e naturalismo attraverso momenti ludici, formativi e divertenti, divulgativi mediante incontri itineranti nei luoghi e spazi della socialità –ad esempio: le piazze, le scuole, le parrocchie e i luoghi di aggregazione, in generale –si potevano informare correttamente sul nuovo sistema. Attenzione: questo profilo non poteva essere improvvisato, per dare lavoro anche temporaneo ai propri accoliti. Esiste una formazione esplicita, organizzata secondo una progettazione attiva che individua contenuti, obiettivi e metodologie ed una formazione implicita, che è data dalle occasioni di esperienza che liberamente offre il contesto. Il primo tipo di formazione è indirizzato soprattutto a professionisti dell’educazione, come gli insegnanti, gli animatori dei ragazzi e gli educatori di contesti non formali, e a bambini, ragazzi e adulti, all’interno anche di centri di esperienza ambientale. Per un’efficacia dell’azione formativa occorre che essa sia impostata secondo una metodologia di didattica attiva, che favorisca l'autoformazione, l'apprendimento cooperativo, la lettura trasversale dei saperi, la messa in rete delle conoscenze, l'approccio laboratoriale ed il lavoro sul campo per lo sviluppo delle stesse competenze. Il secondo tipo di formazione, invece, è quella inerente nel valore formativo che le azioni ed il ruolo di un’associazione di cittadini che opera sul territorio, come, ad esempio, lo è da venticinque anni il nostro circolo di Legambiente. È più un tipo di formazione sociale ed ecologica, che si esplicita in momenti di partecipazione, campagne, seminari, convegni che vanno a comporre occasioni di formazione implicita che qualificano l’opportunità di un apprendimento permanente, come il lifelong learning. L’ istituzione di un servizio di tutoraggio, mediante un gruppo di divulgatori del compostaggio che costituisce circa la metà dei rifiuti solidi urbani: costituito da soggetti dinamici, predisposti al contatto sociale e fortemente motivati (p.es. tra associazioni ambientaliste), che possono da un lato tenere i corsi/serate informative, e dall’altro possono essere presenti sul territorio a disposizione per risolvere problemi.
Purtroppo, al momento della partenza di questa nuova evoluzione di raccolta rifiuti porta a porta, non siamo stati contattati, né coinvolti in questo nuovo processo, poiché non possiamo tacere su una questione di tale importanza, e pertanto, mediante il comunicato lo condividiamo con la città, sperando sempre che i processi politici, proprio perché si occupano della Poleis della città, appunto, coinvolgano le risorse che potrebbero eventualmente supportarla con contributi operativi. Abbiamo atteso qualche giorno prima di scrivere codesto comunicato, aspettavamo che il nuovo sistema trovasse un’adeguata sistemazione. Speriamo nel prossimo futuro, con l’approssimarsi del nuovo anno, una maggiore lungimiranza.