DPP e PUG: La partecipazione continua?
- Dettagli
- Pubblicato Giovedì, 15 Marzo 2007 00:00
- Visite: 1689
COMUNICATO STAMPA SU PUG
Dopo essersi esaurita la consultazione con la città sul Documento Preliminare Programmatico, facciamo solo alcune semplici considerazioni. La prima è che la consultazione attivata, non sembra aver colto appieno lo spirito della L. R. n. 20/2001 che ha introdotto il PUG, per il fatto di essere stata attivata in ritardo e in pratica solo a DPP approvato, mente la legge richiede che la partecipazione sia un momento non solo successivo ma anche preliminare ovvero contestuale allo stesso DPP. La seconda considerazione attiene al metodo con cui gli incontri sono stati gestiti. In verità non si è trattato di un vero e proprio dibattito ma solo della raccolta di opinioni e di valutazioni senza che si sia realizzato una vera e propria discussione intorno al DPP. Da queste semplici considerazioni il dato che emerge è che la partecipazione richiesta dalla Legge Regionale sia stata intesa dall’Amministrazione semplicemente come un mero esercizio di stile, e vale a dire come qualcosa che attiene al piano esclusivamente formale e non sostanziale del DPP e quindi dello stesso PUG. In vero, si commette un grave errore in quanto la partecipazione introdotta dalla legge 20 è finalizzata a realizzare un metodo di governo del territorio per così dire dal basso e cioè che parte direttamente dai soggetti attori nella città (Categorie professionali, produttive, sindacali, scuole associazioni e movimenti, cittadini) per giungere all’amministrazione la quale, non solo ne deve ascoltare le impressioni, le valutazioni e le opinioni, ma ne deve interpretare le necessità e le esigenze per addivenire alla definizione di un DPP prima, e di un PUG poi, che siano il frutto di un processo di co-pianificazione concreta. Pertanto se da un lato gli incontri organizzati hanno sicuramente avuto il merito di consentire un primo livello di confronto tra città ed amministrazione, il che ha permesso di mettere in luce le criticità del DPP, dall’altro lato hanno avuto il difetto di essersi limitati ad un vuoto processo di consultazione senza la creazione di un vero e proprio dibattito circa gli obiettivi, le scelte, e le necessità di cui si devono fare carico il DPP ed il PUG. Peraltro, gli incontri si sono conclusi senza che l’Amministrazione abbia delineato il percorso che sarà seguito prima di giungere alla stesura del PUG, e quali altri strumenti di partecipazione si intendano attivare. A tal proposito voglio solo ricordare che gli Indirizzi del DRAG recentemente approvati dalla Regione Puglia richiedono espressamene che «Il DPP dovrà fornire indicazioni relative ai primi esiti e agli sviluppi futuri della cooperazione interistituzionale e della partecipazione civica per la formazione del PUG,indicando sia le sedi istituzionali utilizzate e da utilizzare per la condivisione di conoscenze, metodi e indirizzi di Piano, sia le forme partecipative ritenute più idonee al coinvolgimento della comunità locale: incontri tematici con le categorie socioeconomiche e professionali, l’associazionismo, organizzazione di laboratori presso scuole e luoghi della socialità, forum, sportelli del piano, incontri pubblici, altre forme di comunicazione adatte ai contesti locali». Di tutto questo non c’è nessuna traccia nel DPP e nessuna indicazione è stata fornita durante gli incontri organizzati. A questo punto la domanda da fare è: la partecipazione continua?... Attendiamo fiduciosi una risposta. Legambiente, Circolo di Corato