La festa della Luce: un momento di gioia e di comunità

La comunità parrocchiale di San Francesco d’Assisi di Corato ha promosso la ”festa della luce” giunta alla seconda edizione. Il momento ha segnato un occasione importante per tutta la comunità parrocchiale che vive in una zona semiperiferica del centro urbano ha avuto la finalità di “promuovere una nuova cultura del tempo libero e del sano divertimento attraverso forme di aggregazione e socializzazione Evangelicamente ispirate, di divulgare e di testimoniare nel quartiere - ha detto il parroco don Nicola Bombini - la svolta antropologica dell’attività missionaria della Chiesa, indicata dal Concilio Ecumenico Vaticano II e recentemente sollecitata dalla C.E.I.”.   In questa occasione, si è visto il volto missionario della Parrocchia in un mondo che cambia, dove emergono vari bisogni e come momento di aggregazione di più fasce d’età.   La Parrocchia, dunque, non più centro di ingenuo buonismo assistenziale, ma Casa e Scuola di Comunione ecumenica e missionaria nel territorio, dove poter sperimentare in tutte le espressioni l’Amore di Dio e l’Amore del prossimo.E’ stata un’opportunità di diffondere nuove espressioni di promozione umana sapientemente ispirata alle Feste Cristiane, di cui spesso non si conosce il significato ed i rispettivi risvolti umani e sociali, non a caso, infatti, è stata fatta la scelta del 20 novembre, giorno in cui ricorre la Solennità di Cristo Re dell’Universo, con la quale, concludendo l’anno liturgico, la Comunità intende ricordare ad ogni uomo la propria dignità di Figlio di Dio, creato a Sua Immagine e Somiglianza ed elevato alla dignità regale di Cristo Re nel Regno dell’Amore reciproco.   La comunità parrocchiale è inoltre, infatti, da ben più di 12 anni da quando le ordinarie attività parrocchiali, per evidenti motivi logistici e di sicurezza, si sono trasferite provvisoriamente dalla sede di Via Carmine a quella di Via Andria. Oramai la popolazione parrocchiale si aggira su circa ottomila persone con non poche e gravi difficoltà che, dopo ancora tanti anni, la Parrocchia è costretta ad affrontare per accogliere e servire bambini, giovani, anziani, famiglie - e non solo - ed offrire loro almeno il servizio ordinario dell’accoglienza e dell’aggregazione sociale, vista nell’ottica cristiana.I disagi sono acuiti e resi dal fatto che molti spazi parrocchiali sono in comune con l’Istituto Professionale Statale per il Commercio, il che comporta ulteriori gravi limitazioni e disturbi reciproci nello svolgimento delle rispettive ed indispensabili attività formative. L’auspicio è che quanto prima la comunità possa usufruire della cessione dell’area sulla quale dovrà sorgere la futura Chiesa Parrocchiale, come da progetto già depositato presso l’Ufficio Tecnico del Comune di Corato.

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