Craj un percorso di musica e di identità

 

Si chiama Craj, l’ultima fatica di Teresa De Sio, ovvero Domani. Il film è interamente ambientato in Puglia tra il Gargano e il Salento , in queste aree della nostra regione dove fattori  comuni le fasi della produzione agricola , l’oralità fatta di storie, racconti e motti di saggezza popolare sono stati cuciti da un percorso sulla musica popolare dei Cantori di Carpino ai locali interpreti della popolare pizzica  salentina. E’ un viaggio ideale nella campagna tra il paesaggio tra il Nord e il sud della Puglia e con esso della sua cultura intrecciata di temi e motivi come gli alberi di ulivo che si vedono in alcune scene. Bimbascione (Teresa De Sio) e il suo principe Floridippo (Giovanni Lindo Ferretti) lei a piedi e lui su un cavallo bianco s’incamminano tra le campagne della Puglia alla ricerca della trantola sognata da Floridippo. Nel corso di questo percorso fatto di paesaggi, memoria e sogno incontrano i maggiori rappresentanti della musica popolare pugliese. Nel corso di una conferenza stampa la cantante partenopea ha presentato il film al cinema Elia di Corato insieme al regista barese Nico Cirasola. Da anni la cantante Teresa De Sio interpreta la memoria della musica tra la tradizione e la ricerca di identità, dell’innovazione continua, da una parte, e della conservazione delle matrici, dall’altra la Musica Popolare, a questo punto,  serve, ha una funzione ed uno scopo sempre. E' la musica che danza nelle feste, nei rituali, che "cura" le anime strette dal "negativo dell'esistenza" e le libera. Per questo motivo , è l’unica musica veramente consumabile fino in fondo e che, quindi, non lascia scorie e non inquina.Musica ecologica dunque che racconta, che narra i motivi, i sentimenti, della gente, che rilassa e provoca i vari sentimenti dell’uomo. Musica il più possibile suonata in “acustico”, dal vivo con la partecipazione della gente. Negli ultimi decenni alcuni musicisti, tra cui Teresa De Sio  stessa, hanno lavorato alla costruzione di un suono contaminato, miscelando lingue tradizionali e nuove tendenze. In questa direzione ,molte cose belle sono state fatte. Nel corso di questi sfrenati e rigeneranti sposalizi stilistici, da un certo momento in poi, però, ha cominciato a sparire il “segno originario”. Craj è un percorso attraverso la musica tradizionale pugliese, in cui gli interpreti parlano delle loro esperienza di vita popolare e come questa si sia intrecciata in un connubio peculiare con la musica, con il territorio con la vita. Ci sono musicisti ancora “puri” che hanno attraversato i decenni con fierezza meridionale e contadina, senza accettare le lusinghe della cultura ufficiale, e senza “mischiarsi” con niente che non gli assomigliasse. I CANTORI DI CARPINO, MATTEO SALVATORE, UCCIO ALOISI, ENZO DEL RE, sono la storia ferma, ma anche il più convincente movimento possibile verso il “domani”. Sono il sud, nella  sua forma ,nella sua espressione e nei suoi contenuti più possenti, soleggiati, ricca di memoria, di espressioni, di vita. Le rodianelle, le viestesane, le ninnananne, le pizziche raccontano una storia singolare, ma universalmente comprensibile. Un orizzonte mitologico-musicale su cui ricostruire e rifondare un forte sentimento di PUREZZA e di AUTENTICITA'. Una biodiversità importante da affermare in un’epoca dove la globalizzazione ci sta facendo perdere il vizio della memoria e delle nostre radici culturali.

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