Orrori di luglio
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- Pubblicato Martedì, 26 Luglio 2011 00:00
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Orrori di luglio
Continua lo sfregio selvaggio dei cipressi del cimitero
Abbiamo fatto presente più volte ad istituzioni e cittadini, lo scempio che si sta consumando alle piante storiche del viale del Cimitero cittadino, chiedendo che chi di competenza prendesse i dovuti provvedimenti. Non abbiamo ricevuto nessuna risposta. Tuttavia i cipressi continuano ad essere sfregiati ed abbandonati nel disinteresse generale. Nuovi segni, tagli sui tronchi sono apparsi sia nella parte bassa, sia nella parte alta con l’aggiunta di insetti che stanno facendo la loro opera. Piano piano lentamente quasi tutti gli alberi stanno soffrendo, stanno morendo o sono già morti come si vede dai fusti secchi che appaiono dei monconi giallastri. E’ necessario prendere dei seri provvedimenti per tutelare e difendere le piante superstiti e sviluppare un piano di neopiantumazione di nuove essenze lì dove sono venute a mancare. Le immagini tristi ed inquietanti di scheletri indifesi sono evidenti e non lasciano nessun dubbio! Esistono regole e responsabilità che vanno chiarite e soprattutto il perché non si faccia nulla nel fermare lo sfregio selvaggio. Questo modo di gestione tra inciviltà, noncuranza e trascuratezza ,vedi la situazione del viale pedonale del cimitero come dimostrano le foto, non garantiscono la salute del patrimonio arboreo e la conseguente decenza per garantire il minimo decoro urbano!! Ricordiamo che un singolo albero è in grado di fornire abbastanza ossigeno per 10 persone e di assorbire, a seconda delle dimensioni, da 7 a 12 kg. di emissioni di CO2 all’anno. Inoltre, gli alberi riducono l’inquinamento acustico e possono farci risparmiare sino al 10% del consumo energetico. La tutela e la salvaguardia costituiscono un impegno comune di tutti i cittadini e delle istituzioni che devono favorirne la fruizione, la promozione e il rispetto. Il verde urbano è un bene comune da difendere e tutelare con il rispetto del ruolo che hanno i cipressi vista l’ubicazione, ma anche l’importanza storica di oltre un secolo e mezzo, in un viale che dovrebbe dare decoro nell’ultimo percorso nella nostra dimora terrena. Se sarà necessario, continueremo con questa nostra piccola battaglia per condividere la bellezza di un bene comune.
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