Alcune considerazioni
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- Pubblicato Mercoledì, 18 Novembre 2009 00:00
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Comitato per la difesa dall’elettrodotto Via Massarenti - Via Prenestina
Da più parti ci è stato richiesto di prendere posizione sulla protesta di alcuni cittadini che verrebbero ad essere danneggiati per la vicinanza della nuova tratta dell’elettrodotto che sostituirà il nostro di Via Prenestina / Via Massarenti. Lo facciamo per iscritto, inviando queste considerazioni ai giornali e ai siti coratini in maniera da evitare equivoci e fraintendimenti. ______________________________________________________ “Naturalmente esprimo la mia e la solidarietà del Comitato nei confronti dei cittadini che verrebbero ad essere danneggiati dalla costruzione della nuova tratta dell’elettrodotto che sostituirà quella di via Prenestina/Via Massarenti. Come “Comitato di difesa dall’elettrodotto” abbiamo portato avanti in questi 7 anni – in collaborazione con la Legambiente - non solo l’idea della riqualificazione ambientale, quanto quella del principio di precauzione a difesa della salute dei cittadini, dovunque essi si trovino – principio che l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e lo IARC (Agenzia Internazionale per la ricerca sul cancro) ritengono fondamentale; principio che richiede dalle autorità competenti di ridurre le esposizioni della popolazione e, soprattutto, dei bambini alle radiazioni elettromagnetiche. Questa posizione è stata espressa da noi in moltissimi documenti pubblicati sul sito di Legambiente e sui giornali coratini. Il progetto di riqualificazione delle periferie (P.I.R.P.) presentato dall’Amministrazione di Corato – progetto complesso di intervento fra il Centro storico e la zona 167 che aveva accolto come elemento discriminante della riqualificazione ambientale proprio l’interramento dell’elettrodotto - si era aggiudicato il secondo posto con 3 milioni e 600 mila € all’interno dei 129 progetti presentati alla Regione. L’inserimento del “discriminante Elettrodotto” era stato, secondo l’architetto Michele Sgobba, l’elemento decisivo per arrivare a un tale risultato. È chiaro che ci rammarica il fatto di sapere che diverse abitazioni di cittadini verranno ad essere coinvolte dalla presenza del nuovo elettrodotto. Secondo il parere delle autorità competenti, l’interramento dell’elettrodotto – da noi richiesto e favorito – non poteva essere attuato per motivi tecnici. Il progetto di spostamento dell’elettrodotto è stato deciso da una intesa tra il Comune di Corato e l’ENEL TERNA, che si è accollata la spesa per questo progetto. Il Ministero dell’Ambiente ha dato il placet per tutta l’opera di riqualificazione ambientale, compreso lo spostamento dell’Elettrodotto in zona campagna lungo la linea dell’acquedotto – linea che essendo di proprietà demaniale non prevedeva la presenza di abitazioni, così come ci aveva riferito il Sindaco. Infine tengo a precisare quanto segue: Si deve tener presente che l’elettrodotto di Via Prenestina/Via Massarenti da 150.000 Volt supera – per quanto riguarda l’esposizione alle onde elettromagnetiche - i livelli di guardia indicati dalle organizzazioni internazionali e dall’Unione europea (0, 5 / 0,2 microtesla!) passando ad una distanza ravvicinatissima 1) sulle palestre e i campi sportivi del Diamond, 2) il Liceo Oriani, 3) la Chiesa dei Testimoni di Geova, 4) le abitazioni lungo le linee dei tralicci, 5) il supermercato Di Meglio, 6) la ditta D’Introno! La distanza tra le linee ad alta tensione e questi edifici spesso non supera i 5 o i 7 metri! Mentre la distanza tra la nuova tratta dell’elettrodotto e le case coinvolte ci sembra superiore ai 30 metri. Di questo bisogna tener conto, perché allora il problema è qui di ben altra natura. Vito Di Chio Portavoce del Comitato per la difesa dall’elettrodotto Via Prenestina / Via Massarenti Il circolo Legambiente di Corato sostiene la realizzazione di pozzi in Niger nella zona Gourmancé (sud-ovest). Puoi sostenere l'iniziativa attraverso bonifico bancario sul conto di SMA SOLIDALE ONLUS, Cod. IBAN: IT57 A061 7501 4170 0000 1838 280, presso la Banca CARIGE Agenzia 117, via Timavo 92/R GENOVA o effettuare il versamento sul CCP (conto corrente postale) n° 944 445 93, intestato a: SMA Solidale Onlus, Via Romana di Quarto, 179 - 16148 Genova indicando nella causale "per progetto Pozzi in Niger, cod S010". Per inf www.missioni-africane.org o www.legambientecorato.it