Un progetto per l’ambiente e la solidarietà
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- Pubblicato Mercoledì, 07 Ottobre 2009 00:00
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Un progetto per l’ambiente e la solidarietà
A Corato due sacerdoti hanno spiegato le questioni di un continente dimenticato.
Il due e il tre settembre è stato un momento particolare: Sono stati presenti a Corato due padri della SMA (Società Missioni Africane)Padre Vito Girotto e Padre Pierluigi Macalli. La loro venuta, è stata dal nostro circolo attesa da tempo. All’inizio di quest’anno, all’interno del nostro circolo abbiamo deciso di supportare il progetto della SMA per costruire pozzi in Niger. La rapida desertificazione del Niger è dovuta ad una molteplicità di fattori: i devastanti periodi di siccità partendo degli anni '70, l'eccessivo sfruttamento dei pascoli, l'abbattimento degli alberi per procurarsi la legna per cucinare, e le sabbie con un'alta concentrazione di quarzo puro che rende difficilmente utilizzabile il soprasuolo e poveri i raccolti. In linea di massima, il Niger può essere afoso, con temperature medie intorno ai 30° C, che possono superare i 50° C nella stagione più calda (tra marzo e giugno). Il Niger è stato duramente condizionato dalle siccità che hanno colpito il sahel per diversi anni. Durante questi mesi, il clima è così torrido da far evaporare la pioggia prima che tocchi il suolo. Il periodo più fresco, invece, è quello che va da dicembre a febbraio, con temperature notturne che nel deserto scendono sotto zero. I padri ci hanno riferito che in un futuro prossimo, l’effetto serra e le varie anomalie climatiche potrebbero generare conseguenze ancora più drammatiche. In questo contesto, la missione di Bomoanga si trova in zona Gourmancé (sud-ovest) alla frontiera con il Burkina Faso a circa 125 Km dalla capitale Niamey, le lunghe file di attesa di bidoni e la ricerca d’acqua delle donne a partire dalle 4 del mattino, specie nel periodo di fine stagione secca per portare acqua potabile per uso domestico. La popolazione del villaggio-centro è stimata a circa 700/800 persone, i villaggi visitati sono più di una ventina di cui 12 con piccole comunità cristiane, distanti dalla missione anche oltre 60 km. Il popolo Gourmancé è interamente dedito alla agricoltura e stimato in questa regione attorno a 30.000 abitanti. . Il circolo cittadino di Legambiente con questa campagna intende promuovere un altro mondo, dove altre culture vivono su intere giacimenti di riserve mondiali non solo di materie prime,ma di uno sviluppo che spesso viene compresso da interessi di grandi multinazionali o da gruppi locali che premono affinché un’evoluzione ecocompatibile abbia uno sbocco nella prassi, in quelle pratiche quotidiane, ma anche con le scelte che i politici sono chiamati a fare. Domanda: Qual è attualmente la situazione in Niger? Padre Gigi: La situazione è di cambiamento, una mutazione rapida da un punto di vista politico :si sta passando dalla quinta alla sesta repubblica con delle elezioni .C’è un po’ di apprensione Dalle informazioni che ho tramite Internet,sono partito dopo Pasqua, da maggio finora (gli inizi di settembre 2009) sono avvenuti diversi cambiamenti,ma mi astengo da fornire giudizi, sto a seguire con trepidazione le evoluzioni. La speranza è che non degeneri in un nuovo colpo di stato come è stato in un passato non molto lontano…. Spero in una forma di stabilizzazione nei rapporti con le istituzioni . Domanda : che cosa possiamo fare concretamente per questa popolazione ? R: Il Niger è una realtà molto varia….La nostra Chiesa è minoritaria…La nostra presenza è una minoranza a Gourmancè dove come SMA (Società Missioni Africane ) siamo presenti da alcuni anni; personalmente sono lì da due anni . Il nostro intervento è basato sulla condivisione della nostra vita con la gente e questo ci porta a promuovere iniziative concrete : come lo scavo di pozzi e la realizzazioni di pompe a pedali, organizziamo dei mulini a gasolio per rendere il lavoro delle donne molto più rapido: quattro ore di pestello possono diventare quattro minuti nella macchina ed attività sociali similari. Un ‘attenzione particolare la concentriamo a favore delle donne, dei bambini per promuovere la scuola , la formazione sono ambiti in ci cui siamo impegnati . Domanda : ….e noi da qui che tipo di supporto possiamo dare alle vostre attività? R. Ho colto l’invito di Corato per impegnarsi la costruzione di un pozzo a fontana che potrebbe costare dodici mila euro . Se avremo questo tipo di disponibilità ,di solidarietà, di sostegno e di sensibilizzazione ,saremo ben contenti di fare questo per portare acqua all’interno del villaggio. Domanda:Che cos’è la Sma (Società Missioni Africane) e cosa fa questa congregazione in Africa ? Padre Vito La Sma è una comunità missionaria , è una sigla che significa Società Missioni Africane , è un istituto missionario a vita. Nel mondo siamo un migliaio , gli italiani siamo solo quarantaquattro. La Sma propone un’opera di evangelizzazione ,che si realizza in un’attività costante di umanizzazione delle società in cui operiamo . La scelta del nostro fondatore( N.d.R: Melchior de Marion Brésillac crea l’istituto per la missione in Africa nel 1858) è del continente africano , dove noi siamo presenti in sedici stati con presenze diverse ,ma più o meno importanti, ma sempre significative. Questo lavoro di sensibilizzazione e di umanizzazione, ci porta ad amare questo continente, e farlo diventare il nostro secondo continente, facendoci vedere anche gli aspetti positivi. Quando si parla dell’Africa si sottolinea la povertà, degli immigrati che ci arrivano continuamente…ma non si conoscono tutte le forme della cultura orale, quegli aspetti dell’accoglienza che noi missionari respiriamo e questo ci fa vivere per anni,ma soprattutto per tutta la vita in questo grande continente che ha la più grande riserva planetaria di materie prime,ma soprattutto di grande umanità. Incontro tante volte , persone povere che non perdono mai il sorriso e questo mi da la possibilità di ritornarci dopo che sono stato per un po’ di tempo qui in Italia. D. In che modo si può cercare di creare un ponte tra la cultura europea /occidentale e quella africana ? R. Per poter amare l’Africa bisogna cercare di apprezzarla per quello che è secondo i mezzi di come quella cultura si esprime. Se ci guardiamo attorno: tanta musica , tanti movimenti che anche gli uomini di colore americani hanno portato e promuovono, talvolta, sono nati in Africa. Bisogna apprezzare Africa e anche cercare di farla apprezzare anche da parte di chi non la conosce o da chi pensa che l’Africa sia un continente geograficamente piccolo. L’Africa è un grande continente , non è molto popolato, come l’Asia perché c’è il grande deserto del Sahara che impedisce alla popolazione di vivere. Gran parte della cultura africana è orale .Poi, bisogna cercare nel corso dei viaggi turistici non soltanto andare nei villaggi,ma cercare di andare in qualche missione dove ci sono magari dei missionari che conosciamo e renderci conto della vita della gente e vedremo come questa Africa profonda ha una grande umanità ed una meravigliosa cultura fatta di proverbi , che conservano una grandissima saggezza. (Aggiunge padre GIGI) poi bisogna vedere negli immigrati non come un problema ma come delle risorse, bisogna vedere in questa gente più delle persone e dei fratelli . Il circolo Legambiente di Corato sostiene la realizzazione di pozzi in Niger nella zona Gourmancé (sud-ovest). Puoi sostenere l'iniziativa attraverso bonifico bancario sul conto di SMA SOLIDALE ONLUS, Cod. IBAN: IT57 A061 7501 4170 0000 1838 280, presso la Banca CARIGE Agenzia 117, via Timavo 92/R GENOVA o effettuare il versamento sul CCP (conto corrente postale) n° 944 445 93, intestato a: SMA Solidale Onlus, Via Romana di Quarto, 179 - 16148 Genova indicando nella causale "per progetto Pozzi in Niger, cod S010". Per inf www.missioni-africane.org o www.legambientecorato.it