Le prospettive energetiche

Le prospettive energetiche

Un incontro per capire quali sono gli scenari energetici in atto per ridurre il cambiamento climatico.

L’Italia è in forte ritardo sulle performance climatiche: con nessun miglioramento rilevante nel 2024

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L’Italia con il 43°posto si conferma nella parte bassa della classifica tra i paesi del Pianeta e dell’Ue.

 

Pesano il rallentamento della riduzione delle emissioni climalteranti e una politica nazionale inadeguata a fronteggiare la crisi climatica
Preoccupa il ritardo per la riduzione graduale dei combustibili fossili, nonostante la continua e rapida crescita delle rinnovabili, in Puglia solo il 53% è prodotto da fonti rinnovabili, con una prospettiva di un incremento e un progressivo aumento del fabbisogno elettrico con il graduale passaggio elettrico dell’ automotive.
L’Italia, rispetto agli altri Paesi del Pianeta e dell’Ue, continua ad essere in forte ritardo sulle performance climatiche. Ma, purtroppo, i rischi sono molteplici: dal cambiamento climatico, all’aumento delle bollette, al rischio di ritornare al nucleare.

Per questo motivo, il circolo Legambiente A. Vassallo ha organizzato l’incontro: ”Energia e cambiamento climatico” il prossimo 28 febbraio presso l’ Auditorium De Gasperi alle ore17,30in via Sant’Elia. Intervengono: Giovanni Capurso, docente di storia e filosofia; Beppe De Leo, Legambiente Circolo Vassallo; Carlo Colonna, consigliere comunale; Giuseppe Faretra, presidente del Circolo Legambiente A. Vassallo-CoratoAPS.


“L’Italia sul fronte energetico persegue una politica miope incentrata su fonti fossili e su un possibile ritorno del nucleare. Non si può tornare indietro, tra l’altro, due referendum hanno già decretato un netto No al nucleare. -esordisce il presidente del Circolo Giuseppe Faretra- Si punti, piuttosto, su un hub nazionale delle rinnovabili, semplificando e velocizzando gli iter autorizzativi, e si riducano le emissioni del 65% entro il 2030 in coerenza con l’obiettivo di 1.5°C. La conferma arriva dalla classifica stilata dal rapporto annuale di Germanwatch, CAN e NewClimate Institute sulla performance climatica dei principali Paesi del pianeta, realizzato in collaborazione con Legambiente per l’Italia, a Baku alla Cop29. Pertanto, è necessario partire – conclude il presidente- dal basso per creare una forma di consapevolezza della popolazione puntando sull’efficienza, sull' autoproduzione di un bouquet di rinnovabili e puntare quanto prima sulle comunità energetiche per contrastare anche la povertà energetica dilagante.“

 

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