Rifiuti a perdere-seconda parte

Rifiuti a perdere

Sull’onda della ( quasi )emergenza le nostre proposte (seconda parte)

Abbiamo capito che il vero problema per un’amministrazione comunale, è solamente scongiurare l’ecotassa. Questa è l’imposta speciale per lo smaltimento in discarica per penalizzare economicamente l’interramento dei rifiuti e rendere residuale questa opzione nel ciclo integrato di smaltimento dei rifiuti.

 

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Quale ZTL e che fine ha fatto il Piano Urbano del Traffico?

Quale ZTL e che fine ha fatto il Piano Urbano del Traffico?

Dopo anni si aspettano risposte concrete ed efficaci, dopo che si sono investite moltissime risorse.

Da oltre tre anni ed altrettante amministrazioni comunali abbiamo posto la questione della ZTL nella nostra città. L’acronimo significa Zona a Traffico Limitato di un’area, prevalentemente nel centro storico, per limitare l’accesso delle auto e favorire quello pedonale o mediante biciclette per un pieno utilizzo dell’area circoscritta, individuata e delimitata dalla Giunta Comunale con Delibera N° 190/2003, stabiliti con Ordinanza Dirigenziale N° 59 del 2003, e rispettive e successive modifiche ed integrazioni. Nel febbraio 2012, scrivevamo “Nuovo anno con il botto a sorpresa” (Vedi: https://www.legambientecorato.it/index.php/612-un-nuovo-anno-con-il-botto-a-sorpresa ).

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Rifiuti e resti di macellazione: che fare

Rifiuti e resti di macellazione: che fare

Buone pratiche ed una serie di piccoli accorgimenti

E’ accaduto ed accade nella nostra città le campagne e le strade di accesso diventano ricettacolo di rifiuti di ogni tipo, di inerti, di scarti di lavorazioni varie e noi questo lo riscontriamo dalle periodiche segnalazioni dei cittadini e nel corso della campagna di Puliamo il Mondo, organizzato in Italia da venticinque anni da Legambiente, tra settembre ed ottobre in cui sensibilizziamo tutti a non far diventare alcune aree deturpando ogni sito dove è avvenuto l’abbandono.

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Riparliamo di scuola

Riparliamo di scuola

Tra provvedimenti e spot

Speravamo in un giusto ripensamento da parte del Parlamento considerando che questa nuova legge sulla scuola viola la Costituzione italiana gli articoli: art. 2/ art. 3/ art. 33/ art. 41/ art. 76/ art. 97. In modo particolare, in altre parole istruirsi è sì un diritto soggettivo di cittadini e cittadine, ma “rendere effettivo questo diritto” non è una faccenda privata, è un dovere della e per la repubblica, che, vincendo i pianti dei ministri del tesoro, deve trovare i mezzi per consentirne l’esercizio (articolo 34, comma quarto).

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