Quale ZTL e che fine ha fatto il Piano Urbano del Traffico?
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- Pubblicato Venerdì, 24 Luglio 2015 23:14
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Quale ZTL e che fine ha fatto il Piano Urbano del Traffico?
Dopo anni si aspettano risposte concrete ed efficaci, dopo che si sono investite moltissime risorse.
Da oltre tre anni ed altrettante amministrazioni comunali abbiamo posto la questione della ZTL nella nostra città. L’acronimo significa Zona a Traffico Limitato di un’area, prevalentemente nel centro storico, per limitare l’accesso delle auto e favorire quello pedonale o mediante biciclette per un pieno utilizzo dell’area circoscritta, individuata e delimitata dalla Giunta Comunale con Delibera N° 190/2003, stabiliti con Ordinanza Dirigenziale N° 59 del 2003, e rispettive e successive modifiche ed integrazioni. Nel febbraio 2012, scrivevamo “Nuovo anno con il botto a sorpresa” (Vedi: https://www.legambientecorato.it/index.php/612-un-nuovo-anno-con-il-botto-a-sorpresa ).
Legambiente è stata l’unica e la prima realtà sociale a portare alla pubblica attenzione per la realizzazione di questo progetto nella nostra città. Dopo aver studiato il progetto della ZTL, con gli annessi studi di fattibilità, la giunta uscente Perrone aveva progettato ed attivati i finanziamenti dell’opera pubblica. Infatti, ci risulta che l’amministrazione Bucci si trovò con l’opera approvata ma allo stato prembrionale di esecuzione che si è definitivamente sbloccata grossomodo nell’ultimo anno. Ci risulta che sono stati attivati degli incontri pubblici con i cittadini e le attività produttive, con il conseguente passaggio per il dibattito all’interno del Consiglio Comunale, ora si aspetta una definitiva approvazione in giunta: l’orientamento sarebbe quello di limitare la chiusura del centro storico dalle ore 20 alle 3 del mattino. Sembrerebbe, a questo punto, che la montagna ha partorito un topolino. Praticamente la ZTL è nelle ore di chiusura delle attività commerciali. Se fosse confermata dai fatti, sarebbe un po’ pochino: le finalità della ZTL è la limitazione del traffico veicolare, per un pieno uso degli spazi urbani: della fruibilità delle attività commerciali vista come un’area sociale condivisa, per educare i cittadini ad un uso consapevole del mezzo a motore privato, utilizzando i parcheggi o andando a piedi o in bicicletta. La limitazione del traffico, in questo modo, non sortirebbe alcuna efficacia, se non limitare l’area della movida serale e notturna coratina, circoscritta effettivamente in Piazza di Vagno, sottoposta ad un uso, talvolta, non opportuno dei veicoli a motore. Sicuramente sarebbe stato più giusto, ad esempio, estendere le limitazioni in un orario centrale della mattinata per permettere l’accesso a fornitori e/o clienti ad inizio o fine mattinata, ed anticiparla dalle ore 18, nonché individuare un’area di scambio intermodale tra i vari mezzi di trasporto. Speriamo che non facciano la fine delle piste ciclabili, opera che ha avuto un certo costo, ha avuto l’unico merito di aver aperto un dibattito tra cittadini ed istituzioni sull’uso della bicicletta e la nascita di qualche piccola ciclofficina –attività che stavano quasi scomparendo, ma, dopo pochi anni di esercizio non proprio virtuoso, vista anche l’estrema pericolosità in alcuni punti, sembrano in fase di dismissione, perché da campagna –spot, non si è fatto seguito per sviluppare una nuova mentalità con rinnovati stili di vita e nuove strategie per una mobilità sostenibile, quando esistono buoni esempi. Il sindaco Massimo Mazzilli nel corso del nostro primo incontro, dopo la sua elezione, ci aveva assicurato dell’estensione della ZTL attorno al corso cittadino negli anni della sua sindacatura. (Vedi: https://www.legambientecorato.it/index.php/799-legambiente-incontra-il-neosindaco-mazzilli ). Infine, ricordiamo che da circa tre anni non si sa nulla del Piano Urbano del Traffico, che ha avuto un processo articolato di partecipazione, di discussione e di un certo (e cospicuo) investimento economico. Non vorremmo, a questo punto, che restasse un piano sulla carta, chiuso in un cassetto, come nel corso degli anni abbiamo più ricordato a tutte le amministrazioni locali che si sono succedute. ( Solo una piccola rassegna: https://www.legambientecorato.it/index.php/761-cercando-una-mobilita-sostenibile , https://www.legambientecorato.it/index.php/742-il-comune-di-corato-assente-al-rapporto-comuni-bicicloni-di-legambiente-puglia , https://www.legambientecorato.it/index.php/631-ancora-una-volta-nessuna-partecipazione-dei-cittadini ). La ZTL così ha molti limiti, può diventare un LOT- Limitato Orario di Traffico- con le speranze che non sia un ennesimo intervento spot, dopo aver eseguito un’opera pubblica con gli annessi, i connessi e le risorse economiche impiegate, e dopo qualche tempo con il rischio che possa essere dismessa o non essere pienamente efficace per il motivo per cui è stata concepita.