Il Comune di Corato fermo al 26,7 di Raccolta Differenziata

Il Comune di Corato fermo al 26,7% di Raccolta Differenziata   Molto probabilmente le politiche messe in atto in questi anni non hanno prodotto i risultati sperati!!   Bisogna partire subito con il porta a porta esteso a tutta la città!   Questa è la sintesi che emerge dopo la presentazione venerdì 14 dicembre scorso di  “Comuni Ricicloni Puglia” 5^ edizione del rapporto regionale dedicato ai rifiuti ed allo stato della Raccolta Differenziata in Puglia.  Il nostro comune, con un trend di crescita di raccolta differenziata  in linea con la situazione regionale, ottiene  il 7° posto nella classifica dedicata ai Grandi Comuni e il 38° in classifica generale.

Un risultato appena decente, infatti, quello che emerge è che nonostante le iniziative messe in atto dalla nostra Amministrazione, non si sono raggiunti i risultati sperati, visto che prendendo a rifermento il solo periodo 2009 – 2011 si è registrata una crescita di RD del solo  5,8% facendo passare la percentuale dal 21,1% al 26,7% con un dato, riferito al mese di ottobre di quest’anno, del 25,5% (Fonte Regione Puglia).  Con questi risultati, siamo ancora lontanissimi dagli obiettivi fissati dalla legge nazionale e regionali che per il 2012 sono rispettivamente il 60%, ed  57%, per cui, stando all’evidenza dei dati, ci pare davvero difficile considerare le iniziative messe in campo come iniziative efficaci. La verità è un’altra.   Si poteva e si doveva fare di più, nonostante la complessità della gestione dei rifiuti che, come  sappiamo benissimo, per molti aspetti non è di sola competenza dei Comuni che molto spesso devono fare i conti con difficoltà amministrative, economiche ed impiantistiche la cui responsabilità è da rimandarsi anche ai livelli di governo sovracomunali. Del resto è certamente vero che i Comuni pugliesi oggi si trovano in una situazione complicata  sia sotto il profilo normativo, per esempio  la determinazione delle competenze e la nuova ecotassa,  sia sotto quello impiantistico vedi il nodo ancora aperto degli impianti di trattamento per la frazione umida.  Tuttavia, in questo contesto comune a molte aree della nostra regione,  la storia di questi anni di gestione dei rifiuti in Puglia dimostra che nonostante il contesto difficile  chi ha voluto è stato in grado di raggiungere obiettivi importanti. Vedi il Comune di Monteparano che da tre anni ormai è oltre l’80%, i Comuni dell’ex Ato BR 2 di San Michele Salentino, San Pancrazio Salentino ed Erchie , che ormai raggiungono percentuali stabilmente intorno al 60%, per non parlar di altre esperienze positive dell’ultimo anno registrate non lontano da noi a Rutigliano con l’82% ad ottobre 2012, Mola di Bari , Cellamare con il 75,5% a settembre 2012 e Mola di Bari con il 58,7% ad ottobre di quest’anno. Infine, lo straordinario risultato di Andria che in 2 mesi è passato dal 5,7 di agosto al 70,6 di ottobre, e Canosa di Puglia che è passato dal 6,7 di agosto al 74% di ottobre. Questi Comuni hanno forse operato in un contesto diverso da quello in cui si è trovato il nostro Comune??? Non hanno forse dovuto superare le enormi difficoltà, legate alla scarsità degli impianti, al costo dei trasporti e più in generale al peso tributario richiesto ai propri cittadini?? Eppure, nonostante questo sono andati avanti convinti che sul tema dei rifiuti  oggi si sta combattendo una battaglia di civiltà che ci deve far uscire definitivamente dalla cultura consumistica dell’usa e getta e portarci verso un futuro fatto di riduzione, riciclo, riuso e recupero come ormai da anni ci ricordano le direttive europee. La ricetta per raggiungere obiettivi importanti la conosciamo tutti ormai.  Bisogna avviare il porta a porta in tutta la città. Noi sono anni che sosteniamo che il modello di raccolta di rifiuti a Corato ossia quella della Raccolta differenziata di prossimità non è in grado proprio strutturalmente di produrre risultati efficaci, e che solo un porta a porta esteso a tutto il territorio può far raggiungere gli obiettivi previsti dalla legge. Ora, certamente le ultimi iniziative dell’Amministrazione sembrano finalmente aver preso il verso giusto e cioè quello del porta a porta solo che non basta farlo in uno o due quartieri bisogna estenderlo da subito a tutto il territorio cittadino. Per attivare un nuovo modello di gestione dei rifiuti di tipo porta a porta, noi a Corato, sicuramente siamo più avvantaggiati rispetto ad comuni in quanto  non siamo sottoposti ai vicoli imposti dalla L. R. 24/2012 che non consente la modifica dei contratti di gestione, e quindi possiamo in pochissimo tempo avviare il nuovo modello ed  ottenere risultati importanti. Legambiente Corato su questo è stata, è e continuerà ad essere disponibile ad una collaborazione e non su iniziative che, lo ribadiamo, come dicono i dati e non solo noi, si sono dimostrate un fallimento.     Comunicato n.3

 

 

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