Consulta della cultura: l’essere e il non essere
- Dettagli
- Categoria principale: ROOT
- Pubblicato Mercoledì, 12 Dicembre 2012 00:00
- Visite: 2760
Consulta della cultura: l’essere e il non essere La partecipazione implica ascolto ed idee innovative Nel corso di questi anni, più volte, il nostro circolo ha sottolineato la necessità di una nuova città possibile incentrata sulla partecipazione, sulla condivisione di esperienze e di competenze al servizio di tutta la comunità locale. Le consulte comunali, in questo contesto, dovrebbero rappresentare sia il luogo privilegiato della partecipazione alla vita sociale e culturale delle migliori esperienze e sensibilità presenti nella nostra comunità, sia il luogo della sintesi del patrimonio di conoscenze locali presenti in molte delle realtà associative di Corato.
Soffermandoci soltanto sulla Consulta Cultura di cui siamo membri come non abbiamo mancato di sollevare in altri interventi, quest’organismo di fatto è svuotato di ogni contenuto vedi, ad esempio, lo spettacolo in piazza dell’ultimo capodanno. Infatti, in quell’occasione i rappresentanti delle associazioni e delle scuole suggerirono una manifestazione in piazza più sobria e la popolazione si trovò in piazza i Gipsy Kings (family),che erano quasi in contemporanea con I Gipsy King (…..) indiretta sulla Rai,come hanno gli stessi cittadini rilevato sui vari media locali. In particolare facciamo queste semplici constatazioni: le convocazioni avvengono sempre nell’imminenza dei momenti più importanti, vedi ad esempio, l’estate o il dicembre coratino quando le riunioni di sono tenute solo in prossimità o quando gli eventi culturali erano già partiti; le stesse convocazioni vengono effettuate esclusivamente via posta e nella quasi totalità dei casi arrivano sempre o il giorno stesso della riunione o peggio ancora uno o due giorni dopo,come è stato detto da diversi rappresentanti di varie associazioni. Sotto quest’ultimo aspetto ci pare davvero singolare che nell’epoca della comunicazione digitale ed elettronica, le convocazioni "viaggiano" ancora via posta tradizionale. Evidentemente le email nell’era del web 2.0 e la posta elettronica certificata, data gratuitamente a tutti i cittadini italiani, non sono ancora molto conosciute nella nostra città quando invece consentirebbe da un lato una immediata e veloce convocazione e dall’altro un risparmio per le casse comunali, seppur piccolo ma di questi tempi è meglio di niente ..... !!! Sottolineiamo questo aspetto non per un capriccio o per sterile polemica, ma per ribadire un concetto fondamentale e cioè che una delle caratteristiche ormai imprescindibili alle quali deve adeguarsi la gestione della Cosa pubblica è quella della trasparenza e della partecipazione, quali precondizioni allo svolgimento della vita democratica. Senza questi due aspetti, non c’è nessuna democrazia c’è solo una gestione autoritaria ed autoreferenziale che nulla ha a che fare con il coinvolgimento dal basso dei cittadini con i vari talenti presenti nella nostra città e la valorizzazione degli organismi associativi che in realtà sono uno dei patrimoni fondamentali da tutelare per il bene di tutti. Auspichiamo che la prossima amministrazione abbia una maggiore sensibilità su questi strumenti di condivisione e di una nuova cultura della partecipazione finalizzata alla promozione, non tanto alla ricerca di fondi per la realizzazione di eventi culturali, ma per armonizzare e promuovere la cultura come un bene della nostra comunità, individuando anche personalità più sensibili a queste evoluzioni in atto. P.S. Sarebbe stato interessante che della prossima apertura del Teatro Comunale se ne fosse parlato diffusamente ed approfonditamente anche in Consulta, magari raccogliendo le esperienze che anche in questo settore sono presenti a Corato. Invece, anche in questo caso, quello che poteva essere un momento importante per la vita culturale della nostra città, sarà piegato ai soliti interessi di parte. È questo è un male! Per tutti! Continua.2