Ambiente di nuovo imp(i)azza

Ambiente di nuovo imp(i)azza

Per troppo tempo le restrizioni dovute al Covid hanno limitato i contatti interpersonali e, quindi, tutte quelle attività pubbliche utili a sensibilizzare la popolazione e le istituzioni.

 

Domenica 27 finalmente, il Circolo Di Legambiente “Angelo Vassallo” è potuto tornare alle attività dal vivo. In particolare, dietro l’impulso della socia Lucia Scarnera e del gruppo Salviamo Piazza Almirante, il Circolo ha individuato proprio in piazza Almirante uno spazio sociale che ha bisogno di essere rivitalizzato. Il circolo ha organizzato senza oneri dei momenti ludico esperienziali per i bambini e per gli adulti per dare un segnale semplice e chiaro: il decoro urbano è un impegno di tutta la comunità, nessuno deve sentirsi autorizzato a sporcare e tutti possono dare una mano nella cura degli spazi comuni. Mentre Alessia Lastella e Stefano Lotito, due giovani coratini diplomati all’Accademia di Belle Arti di Bari, coinvolgevano i più piccoli in un laboratorio per la creazione di gessetti colorati a partire da argilla e terra reso possibile dall’aiuto dell’Associazione Francesco Ludovico Tedone, i più grandicelli contribuivano a costruire uno “Spaventa-zozzoni”, ovvero una scultura realizzata con materiale di riciclo, che possa servire da monito a chi getta a terra i rifiuti. Infine, a tutti i passanti è stato chiesto di scrivere su un telo bianco le proprie impressioni sullo stato del decoro urbano e i propri desideri per una città migliore. Il momento più emozionante è stato probabilmente la scenetta teatrale organizzata da Beatrice Gallo e Lorena Farucci di Teatri Di.versi, interpreti rispettivamente dello Spaventa-zozzoni e di una simpatica turista spagnola che viene in visita nella nostra città. Questa manifestazione è stata l’occasione per avviare un dialogo su ciò che può essere fatto per affrontare il tema della pulizia e del verde; dialogo che il Circolo vuole portare avanti esortando le altre associazioni del territorio e i singoli cittadini a collaborare, poiché solo un’azione costante può portare ad un cambiamento positivo nella cultura ambientale diffusa.

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